(Forlimpopoli, 4 agosto 1820 – Firenze, 30 marzo 1911)
è stato uno scrittore, gastronomo e critico letterario italiano, autore di un notissimo libro di ricette: La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene.
Pellegrino
Artusi completa gli studi al seminario di Bertinoro, poi si dedica
all'attività commerciale paterna, che è quella di droghiere. Durante la
giovinezza si verifica un grave episodio che colpisce la famiglia
Artusi: in seguito allo shock per l'irruzione in casa del brigante
chiamato "Passatore", che ruba tutti gli oggetti di valore e il denaro
presenti, e violenta la sorella di Pellegrino, Gertrude, questa
impazzisce e viene chiusa in un manicomio. La famiglia, colpita anche
economicamente dall'episodio, decide di trasferirsi a Firenze. Qui
Pellegrino esercita l'attività di mediatore finanziario, raggiungendo
ottimi risultati. Continua a vivere in Toscana fino alla morte, pur
mantenendo sempre i rapporti con il paese natio. Avendo la fortuna di
condurre una vita abbastanza agiata può dedicarsi liberamente alle sue
due passioni: la cucina e la letteratura. Dal 1865 in poi l'autore
lascia il commercio e si mette a scrivere, pubblicando due libri di
successo, entrambi a sue spese. Nel 1891 pubblica "La scienza in cucina
e l'arte di mangiar bene": la prima edizione raggiunge circa mille
copie. Successivamente, il libro esce in più edizioni, giungendo a
trentadue nel 1932. Il manuale della cucina "Artusi" diventa un
best-seller dei tempi; è il libro per cucinare
che in ogni casa non deve mancare. All'interno vi sono ben 790 ricette
diverse, che vanno dagli antipasti ai dolci, passando per minestre,
liquori, brodi, secondi piatti. Ogni ricetta è descritta dall'autore
con stile diretto e arguto, ed è accompagnata da aneddoti divertenti e
riflessioni. La "novità" dell'opera artusiana sta nell'approccio
gastronomico nazionale, che comprende in un unicum la varie tradizioni
culinarie regionali. Lo stesso Artusi si diletta a raccontare nel libro
un episodio di cui è protagonista. Arrivato a Livorno, entra in una
trattoria per consumare la cena. Dopo aver mangiato un minestrone, si
reca presso l'alloggio di un tal Domenici. Durante la notte Artusi non
riesce a dormire a causa dei fortissimi dolori allo stomaco,
che attribuisce subito al minestrone consumato poche ore prima in
trattoria. Ed invece il giorno dopo viene a sapere che quel Domenici è
caduto vittima del colera che si è diffuso in tutta la città. Così
capisce che il suo dolore allo stomaco
ha origine dalla malattia infettiva, e non dal minestrone, del quale
decide di approntare una sua originale ricetta. A Forlimpopoli, dove
Artusi è nato, vi è il centro culturale "Casa Artusi". Ogni anno in
questo posto si organizza la "Festa Artusiana": nove giorni interamente
dedicati alla cultura del cibo e alla gastronomia. Sono tante le
iniziative e gli eventi che sono stati creati in onore del celebre
autore. Tra tutti, spicca "Pellegrino Artusi. L'Unità d'Italia in
cucina", una pellicola che mette in evidenza quanto il "credo
gastronomico" di Artusi sia ancora attualissimo. Il filmato è stato
scritto da Laila Tentoni e Antonio Tolo, diretto dal regista Mauro
Batoli, interpretato da Dario Derni. Oltre al famoso libro di ricette,
Artusi ha scritto anche due saggi di critica letteraria molto ben
riusciti. Pellegrino Artusi all'età di 90 anni. Dopo aver condotto una
vita celibe (vivendo solamente con un domestico del suo paese natale e
una cuoca toscana), il suo corpo riposa presso il Cimitero di San
Minato al Monte.
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