Io vedo, io vedo.
Non so che cosa, mamma.
Fondo era il fiume da valicare.
Fondo era il fiume ed io mi ero smarrito
tra cespugli di spine e di brughiere.
Si trovava a pastura il mio cuore,
sulle montagne annose del tempo.
Ma io non lo udivo brucare.
Ma io non lo udivo brucare.
Come non udivo le mie parole arruffate
che a districarle non ci riuscivo.
M’erano di ghisa pesante,
pesante ghisa, aulente di fornace,
le palpebre, sipario degli occhi,
e tutto mi pareva novizio, anche l’anima
coi suoi misteri.
Io vedo io vedooo.
Io vedo che bisogna camminare
per essere nella luce.
Bisogna camminare, bisogna camminare!
Io vedo, io vedo
e mi spavento di ombre.
Geppo Tedeschi
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