lunedì 30 novembre 2020

Buon Dicembre

 

Dicembre è un bel mese,
allegro e pieno di spese.
Contiene la Festa delle feste
che tutti felici c'investe,
infatti fa nascere il Signore
e Lui per tutti chiede Amore.
Ci chiede di sentirci tutti fratelli
che siam brutti, che siam belli,
che siam gialli oppure neri
basta essere sinceri.
Doniamo Amore ai bisognosi
e non sentiamoci gelosi,
di nessuno e di niente,
sorridiamo alla gente.
Se del bene a lor faremo,
molto ben ci sentiremo.
Non però, solo per Natale,
altrimenti  niente vale.
Facciamo del bene tutto l'anno,
con tanta gioia e niente affanno.
Buon Dicembre! Sentiamoci Amici
e che il Signore ci renda Felici.

Lucia.

Buonanotte A chi.. 🌠 🌙

Buonanotte A chi... guarda il mondo con lo sguardo meravigliato...
A chi...sa aprire il cuore all'amore...
A chi...dispiega le proprie ali alla scoperta di nuovi cieli e non si accontenta del quieto vivere ...
A chi...sa ascoltare le parole e ancora di più i silenzi ...
A chi...ha sempre tempo per un abbraccio ...
A chi...ha conosciuto il dolore e proprio per questo ama di più la vita ...
A chi ...sa sorridere con gli occhi e col cuore perchè conosce il prezzo delle lacrime.....alle donne come me, fiere rughe perchè parlano di vita vissuta a piene mani ...e agli uomini che sanno amarle per quello che sono ...
A chi ...ha il cuore ferito ma non si stanca di viaggiare verso l'isola che non c'è ...
A chi ...ha un sogno folle nel cassetto ...
A chi...non ha più sogni ma non si arrende e ne cerca ancora ...e infine ...
Buona notte A TUTTI VOI e che la vita sia dolce con noi e con le persone che amiamo ...
Lucia 🌙

 

Non importa......

 


Tanti Auguri a Red Canzian 🍾🥂



pseudonimo di Bruno Canzian
(Quinto di Treviso, 30 novembre 1951),
è un compositore, cantante, polistrumentista e produttore discografico italiano.

 

(Aforisma africano)

 

Fa' come la palma: le tirano sassi e lei lascia cadere i datteri.

Yvonne Sanson


è stata un'attrice greca.

Nasce in Grecia da madre turca e padre francese di origine russa. Bruna, prosperosa, sguardo altero, agli inizi degli anni quaranta emigra in Italia per studiare e nel dopoguerra esordisce sul grande schermo con piccole parti che evidenziano il suo particolare fascino. Le porte del successo si aprono con il ruolo della fatale Ginevra nel dannunziano Il delitto di Giovanni Episcopo  (1947). La consacrazione popolare avviene quando comincia ad interpretare accanto ad Amedeo Nazzari una serie di melodrammi strappalacrime a tinte fosche che appassionano l'Italia per quasi un decennio e la costringono nel cliché di donna passionale, destinata all'infelicità, da cui non riuscirà più a liberarsi: da Catene (1949) a Tormento (1950), da I figli di nessuno (1951) a Chi è senza peccato (1952), da Torna! (1953), a L'angelo bianco (1955) fino a Malinconico autunno (1958). Diretta da altri registi, non riesce a trovare ruoli di spessore, se non la moglie abbandonata ne Lo smemorato di Collegno  (1962) e la madre borghese del letterario Il conformista  (1970). Svanita a poco a poco la popolarità con la giovinezza, dirada le sue apparizioni sino al ritiro dalle scene. Negli anni '60 subisce un tracollo finanziario dovuto a seri problemi col fisco ed è costretta a lavorare come traduttrice. Le sue ultime interpretazioni risalgono al 1973 e al 1982 quando partecipa a due sceneggiati televisivi.

 

Buongiorno a tutti e Buona settimana.

Cerchiamo di essere responsabili e Aiutati che Dio ti aiuta.
Lucia 🍀🐞

 

domenica 29 novembre 2020

☆☆BUONANOTTE☆☆

 

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Centinaia di candele possono essere accese con la fiamma di una sola candela, in questo modo la vita della fiamma si allungherà.
La felicità non si esaurisce mai se viene condivisa.
web

LA TUA CASA..... IL PIANETA TERRA

Lettera all´inquilino
Signor abitante, vorrei informarla che il contratto d' affitto accordatole da milioni di anni è in scadenza.
Dobbiamo rinnovarlo, tuttavia dobbiamo sistemare alcuni punti fondamentali:
1. Dovrà pagare il conto della corrente elettrica. è molto alto! Come ha potuto spendere così?
2. Dapprima fornivo acqua in abbondanza; ma oggi non dispongo più di simili quantità. Dobbiamo rinegoziare il suo utilizzo.
3. Se vi ho dato tanta terra, come mai alcuni mangiano abbastanza mentre altri stanno muorendo di fame? Se si prenderà cura della terra ci sarà alimentazione per tutti!
4. Ha tagliato gli alberi che offrivano ombra, aria ed equilibrio. Il sole è cocente ed il caldo è aumentato. Dovrà ripiantarne nuovamente!
5. Tutti gli animali e le piante dell' immenso giardino devono essere curati e preservati. Ho cercato alcuni animali e non li ho più trovati. So che loro esistevano, quando le affittai la casa...
6. Non ho visto i pesci che abitavano i fiumi e i laghi. Li ha pescati tutti? Dove sono?
7. Dovrà verificare gli strani colori del cielo! Non vedo l' azzurro!
8. Parlando di rifiuti, che sporcizia!!! Per strada ho trovato oggetti strani... polistirolo, gomme d' auto, plastiche...
Bene... dobbiamo parlarne. Devo sapere se vorrà continuare ad abitare qui.
In caso affermativo, cosa può fare per rispettare il contratto?
Avrei avuto piacere di averla sempre con me, ma per tutto c' è un limite. Potrà cambiare? Attendo risposte e provvedimenti...
Web

 

Le 4 Candele dell'Avvento

La prima candela Viola è detta “del Profeta”, poiché ricorda il profeta Michea, che aveva predetto che il Messia sarebbe nato a Betlemme e simboleggia la speranza.

 

Louisa May Alcott


(Germantown, 29 novembre 1832Boston, 6 marzo 1888)
è stata una scrittrice statunitense.Divenne famosa
per aver scritto la quadrilogia di libri per ragazzi Piccole donne.

Louisa May Alcott nasce a Germantown, che attualmente fa parte della città di Philadelphia, figlia del noto filosofo Amos Bronson Alcott e di Abigail May Alcott. Nasce nel giorno del compleanno del padre che, in una lettera al cognato Samuel Joseph May, scrisse: «È con grande piacere che ti annuncio la nascita della mia seconda figlia ... nata circa alle dodici e mezza questa mattina, nel giorno del mio 33esimo compleanno». Louisa era la seconda di quattro sorelle: Anna Bronson Alcott, Elizabeth Sewall Alcott e Abigail May Alcott. La famiglia si spostò a Boston nel 1834, in seguito si sposta nel Massachusetts, dove il padre fonda una scuola sperimentale ed entra a far parte di un club con Ralph Waldo Emerson. Nel 1840 la famiglia Alcott si trasferisce in un cottage con annessi due acri di terreno lungo il Sudbury River a Concord, Massachusetts. Per un breve periodo, dal 1843 al 1844, la famiglia vive in una comunità chiamata Utopian Fruitlands, che però fallisce. Louisa ricevette un'educazione privata, tra gli insegnanti troviamo Ralph Waldo Emersone altri amici di famiglia. Fu un'abolizionista e una femminista. Nel 1848, Louisa legge e ammira la "Dichiarazione dei Sentimenti" pubblicata dalla Seneca Falls Convention sui diritti delle donne. A causa delle condizioni economiche in cui gravava la famiglia, fu costretta a lavorare fin da giovane come insegnante occasionale, sarta, governante, aiutante e, in seguito, scrittrice. Nel 1879, la sorella più piccola, May, muore. Louisa prende in carico la figlia della sorella, Louisa May Nieriker ("Lulu"), che ha solo due anni. Negli ultimi anni, diviene una sostenitrice del suffragio universale esteso alle donne ed è stata la prima donna a iscriversi alla lista dei votanti a Concord (Massachusetts) in un'elezione scolastica. Louisa May Alcott muore a Boston il 6 marzo 1888, due giorni dopo aver visitato il padre sul letto di morte. La morte è attribuita a un avvelenamento da mercurio, contratto durante la Guerra Civile Americana quando era stata curata con un composto a base di mercurio. Il suo primo libro è stato Flower Fables del 1855, una raccolta di racconti originariamente scritti per Ellen Emerson, la figlia di Ralph Waldo Emerson. Nel 1860, Louisa inizia a scrivere per l'Atlantic Mounthly. Allo scoppio della Guerra Civile Americana, lavorò (dal 1862 al 1863) come infermiera all'Union Hospital a Georgetown. Il suo romanzo Mood del 1864, basato su esperienze realmente vissute dall'autrice, è stato anche esso promettente. Louisa May Alcott scrisse storie appassionanti e storie sensazionali sotto lo pseudonimo di A. M. Barnard. Tra le opere sotto questo pseudonimo, troviamo A Long Fatal Love Chase e Pauline's Passion and Punishment. Questi libri ebbero un immediato e notevole successo commerciale perché scritti in uno stile popolare. Louisa produsse storie per bambini in cui l'elemento "moralità" era il dominante. Il successo letterario arrivò nel 1868 con la pubblicazione della prima parte di Piccole Donne , un racconto semi-autobiografico nel quale descrisse con molto senso dell'umorismo e realismo episodi della sua infanzia con le sorelle a Concord. Il secondo libro, Piccole donne crescono  del 1869, segue la vita della sorelle March nell'età adulta e nel matrimonio. Piccoli uomini  del 1871 narra la vita di Jo alla Plumfield School che l'autrice fondò assieme al marito Bhaer, episodio narrato alla fine di Good Wives. Il quarto libro, I ragazzi di Jo, del 1886 completa la saga della Famiglia March. Louisa Alcott basò l'eroina "Jo" su se stessa in Piccole Donne ma Jo si sposa alla fine del secondo libro mentre l'Autrice non si sposò mai.

 

Alfabeto dell'Autunno


 

Autunno

 


Vola, fuggiasca rondine,
che verrò teco a voi.
Tutto è qui morto — o rondine,
dove dirizzi il vol?
Lontan lontan ceruleo
sorride il ciel; sorride
più in alto il sole — o rondine,
quale più ti sorride?
Vola, fuggiasca rondine,
fuggiasco volerò:
tutto è qui morto — perdermi
lontan, lontan io vò.
 
(Alfredo Oriani)

Eccoci alla prima domenica dell'avvento .


Buonagiornata a tutti!!!
DONACI LA SALUTE
Dio onnipotente, fonte della vita e rimedio di ogni male, donaci la sicurezza della tua presenza perché possiamo avere confidenza solo in te. Per questo, avvolti dal tuo amore e dalla tua potenza, possiamo ricevere la guarigione e la salvezza, secondo la tua libera volontà.
Tra i nostri dolori tu solo sei la forza. Grazie, Signore, perché sei con noi. Amen.🙏

 

sabato 28 novembre 2020

Buonanotte al chiar di luna


AL CHIAR DI LUNA
 
Calma, calma questo cuore agitato,
tu, notte tranquilla di luna piena.
Troppe gravi preoccupazioni,
più e più volte
gravano sul mio cuore.
Versa tenere lacrime
Sopra brucianti pene.
Con i tuoi raggi argentati,
portatori di sogno e di magia,
morbidi come petali di loto,
o notte, vieni, accarezza
tutto il mio essere
e fammi dimenticare
tutte le mie pene.

R. Tagore

TRE COSE..


Tre cose sono irrinunciabili nella vita: ...
Il Tempo ….le Parole …e le Opportunità ...

Tre cose non devi negare alla tua vita, sono:
La Serenità …l’ Onestà …e la Speranza …

Tre cose devi evitare nella tua vita sono:
L’ Orgoglio …l’ Arroganza ….e la Collera ....

Tre cose dipendono da Te, sono …
I tuoi Sogni ...il tuo Successo …e il tuo Destino ….

Tre gioielli che si possiedono nella vita sono :
L’ Autostima …l’ Amore …i veri Amici …
Anonimo

 

Matteo Renato Imbriani

Figlio del letterato Paolo Emilio Imbriani, seguì il padre in esilio, ed ebbe una ferrea educazione, dapprima in un collegio privato di Torino, poi in un collegio militare. Nel 1859 combatté coi Piemontesi, nel 1860 fu con Garibaldi a Castel Morrone. Nel 1866, capitano, combatté nel Trentino. Successivamente si recò in Francia, per rilevare la salma del fratello Giorgio, caduto nel 1870 a Digione, contro i Prussiani. In irpina, soggiornerà a lungo negli anni finali della vita, ci fu nel triennio 1872-1875 quando con la moglie si stabilì a San Martino nella casa di famiglia. Veri centri della sua attività politica furono Napoli e la Puglia, che lo elesse deputato nei collegi di Trani e di Corato. Anche a lui si deve la realizzazione dell'Acquedotto Pugliese. Morì, nella sua amatissima Casa Giulia il 12 settembre 1901. La moglie Irene Scodnik è stata il suo più attendibile biografo. Nella sua ultima abitazione è presente una lapide, fregiata da rame bronzeo, di quercia e d'alloro, con una magnifica nobilissima iscrizione.

  « (Napoli) Matteo Renato Imbriani ammoniva da questa casa il popolo prediletto

d'intendere con opera animosa e costante alla integrità e alla libertà d' Italia minacciate da rissose ambizioni, insidiate da colleganze codarde. Il sodalizio democratico,ricordando il magnanimo cittadino e proseguendone l'opera, ravviva la sua fede nella vittoria dell'Ideale.

XX Settembre MCMV.  »
 
(Epigrafe di Mario Rapisardi)

Dopo la sua morte molte altre lapidi furono a lui dedicate: ad Ariano Irpino il 20 settembre 1902; ad Avellino sulla facciata del Palazzo dei Tribunali 26 ottobre 1902 dove si legge un'epigrafe di Giovanni Bovio e ovviamente a San Martino Valle Caudina. Anche sulla facciata del palazzo comunale di Poggio Mirteto vi è, dal 1911, una lapide che ricorda come "apostoli della libertà" lui ed Andrea Costa. Nel nord-est del centro storico di Perugia vi è una via denominata Matteo Renato Imbriani; Parma gli ha invece intitolato una delle principali strade del caratteristico quartiere dell'Oltretorrente. Anche a Trieste, Catania, Zafferana Etnea, Sesto Fiorentino, Lecce, Barletta e Canosa di Puglia esistono strade a lui intitolate. Una imponente statua in bronzo nel centro storico, una via ad essa adiacente e una scuola media sono state a lui dedicate a Corato. A Bari gli è stata dedicata anche una scuola media oltre all'omonima via dove si trova la scuola.

La luce



Prendi un sorriso........


 

se.........


 

venerdì 27 novembre 2020

La nebbia.

 

Chi son quelle tacite mani,
che staccan le foglie dai rami ?
Chi il cielo di grigio dipinge?
Chi innanzi il silenzio sospinge
e fa d'ombre un corteo per la strada?
E'  la nebbia! Chi sa dove vada
lo dica al bambino impaurito,
al passero che, infreddolito,
pispiglia pia piano sul tetto.
La nebbia_chi sa chi l'ha detto?
_ha un lungo cammino da fare:
un lungo cammin più del mare:
di notte, di giorno, di sera,
finché tornerà primavera.
Web

Tu non sei mai solo

Tu non sei mai solo,
hai un Angelo accanto a te,
anche se può sembrarti lontano,
là da qualche parte nel cielo
che vola tra le nuvole,
ma quello è il posto
da cui gli Angeli provengono,
non dove risiedono.
Tu devi solo chiamarli
perché siano subito al tuo fianco.
Perché tu non si mai solo,
tu hai un Angelo accanto a te,
almeno uno se non di più.
Chiedi loro qualcosa,
aspetta la risposta
attraverso la TV,
la posta o attraverso i sogni,
ci sarà un loro messaggio
dall'alto per aiutarti, guidarti,
per farti sentire amato.
Perché tu non sei mai solo,
c'è un Angelo accanto a te.
Quindi, se ti senti solo,
o se ti senti triste, ricorda
tu non si mai solo, c'è un Angelo
accanto a te.
Anonimo

Buonanotte


Tra le tue braccia

Cullami, Signore, come se io fossi
un bimbo stanco tra le tue braccia
che chiede amore
e amore tu gli dai

Guardami, Signore, con il tuo sorriso
in un istante, mi fai cantare
la gioia della vita che mi dai.

Parlami, Signore, fammi credere
che la notte più nera
passa quando io ti chiamo
passa quando sei vicino a me


 

Lasciami venire con te

Lasciami venire con te. Che luna stasera!
La luna è buona – non si vedrà
che si sono imbiancati i miei capelli. La luna
me li farà di nuovo biondi. Non te ne accorgerai.
Lasciami venire con te.

Ci sederemo un poco sul muretto, sull’altura,
e rinfrescandoci al vento di primavera
forse immagineremo pure di volare,
perché spesso, e perfino ora, sento il fruscío della mia veste
che pare il battito di due ali forti,
e quando ti chiudi in questo rumore del volo
senti irrigidirsi il collo, i fianchi, la tua carne,
e cosí stretto nei muscoli del vento azzurro,
nei nervi robusti dell’altezza,
non ha importanza che tu parta o torni
né conta che i miei capelli siano bianchi,
(non è questo che mi dà pena – mi dà pena
che non mi s’imbianchi anche il cuore).
Lasciami venire con te.

Lo so, ciascuno cammina da solo verso l’amore,
solo verso la gloria e la morte.
Lo so. L’ho provato. Non giova a niente.
Lasciami venire con te. Che luna stasera!

Ghiannis Ritsos


Autunno


Fiore d’Autunno,
nel calice,
la nebbia s’è posata;
e la stagione bella
è già passata.
Riccio spinoso,
cadono le castagne,
ad una ad una;
e lo scoiattolino
le raduna.
Volo di nebbia,
brilla un lumicino;
e accanto al focolare
c'e' sempre un buon bambino.
 
Non so l'autore❤

 

ISTRUZIONI PER LA VITA


1. Ama profondamente e con passione. Potrai soffrirne, ma è l'unico modo per vivere pienamente la vita
2. Apri le tue braccia ai cambiamenti, ma non dimenticarti dei tuoi valori
3. Coltiva la conoscenza. È la chiave dell'immortalità
4. Convivi almeno sei mesi prima di sposarti
5. Credi in Dio, ma chiudi la tua auto
6. Credi nell'amore a prima vista
7. Dai alla gente più di quanto si aspetta e fallo con amore
8. Di' sempre "Salute!" quando senti qualcuno starnutire
9. Durante l'anno, dedica un po' di tempo alle cose che non hai mai fatto
10. Giudica i tuoi successi dagli sforzi che hai fatto per raggiungerli
11. Impara a memoria le tue poesie preferite
12. Impara tutti i ruoli e poi abbandonane alcuni
13. Leggi più libri e guarda meno televisione
14. Nei litigi con chi ami, parla del presente e non rivangare il passato
15. Nel disaccordo colpisci leggermente. Non coinvolgere nessuno
16. Non credere a tutto quello che senti, trattieni ciò che ti colpisce e dormirci sopra
17. Non fidarti di chi ti bacia con gli occhi aperti
18. Non giudicare qualcuno dai suoi familiari
19. Non interrompere mai chi ti sta adulando, ma domandati dove vuole arrivare
20. Non lasciare che un piccolo litigio rompa una grande amicizia
21. Non ridere dei sogni di nessuno
22. Parla piano, ma pensa rapidamente
23. Passa del tempo da solo
24. Pensa agli affari tuoi
25. Prega: ha un incommensurabile potere
26. Quando dici "Scusami", guarda la persona negli occhi
27. Quando dici "Ti amo", pensaci
28. Quando qualcuno ti fa una domanda non chiedere "Perché vuoi saperlo?"
29. Quando rispondi al telefono sorridi. Chi chiama lo capirà dalla voce
30. Quando sei stato sconfitto non dimenticare la lezione
31. Quando ti accorgi di aver commesso un errore, fai un passo indietro
32. Ricorda che il grande amore e le grandi conquiste comportano dei rischi
33. Ricorda che il tuo carattere è il tuo destino
34. Ricorda che la migliore relazione è quella in cui l'amore che dai e più grande di quello che ricevi
35. Ricorda che non ottenere quello che desideri è talvolta una grande fortuna
36. Ricordati che il silenzio e talvolta la migliore risposta
37. Ricordati le tre "R": Rispetto di sé stessi. Rispetto degli altri. Responsabilità di tutte le tue azioni
38. Sappi leggere tra le righe
39. Se fai una montagna di soldi, usali per aiutare gli altri mentre sei vivo. È la più grande soddisfazione della ricchezza
40. Sii gentile con la Terra
41. Sposa qualcuno con cui ami parlare. Quando diventerai vecchio conversare sarà più importante di altro
42. Telefona a tua madre e se l'hai persa ogni tanto dille una preghiera
43. Un'atmosfera d'amore nella tua casa e importante. Fa' di tutto per creare una tranquilla e armoniosa famiglia
44. Vivi una buona, onorevole vita. Quando sarai vecchio e penserai al passato starai bene una seconda volta
H. JACKSON BROWN

Angelo Cocconcelli

 
nome di battaglia "Cassiani"
(Cavriago, 27 novembre 1912San Pellegrino, 29 novembre 1999)
è stato un presbitero, antifascista e partigiano italiano.
Sacerdote cattolico reggiano,
parroco per 58 anni della chiesa di San Pellegrino,

e partigiano durante gli anni seguenti all'armistizio di Cassibile
militante nel movimento cattolico delle Fiamme Verdi,
operanti nell'appennino reggiano.

Nel 1924, all'età di dodici anni, entra nel seminario di Marola, venendo trasferito successivamente in quello di Albinea, dove rimane sette anni (1929-1936). Il 12 luglio 1936, nella cattedrale di Reggio Emilia, gli viene conferita l'ordinazione sacerdotale. Fino al 1939, fu curato della parrocchia di San Terenziano, nel suo paese natale di Cavriago, quando, all'inizio della Seconda guerra mondiale, viene nominato cappellano dei lavoratori italiani emigrati in Slesia (Germania). Nel 1940 è mandato nella regione austriaca di Salisburgo e Linz, dove lavorano circa seimila operai italiani. A Linz, invitato dal vescovo locale, visita i prigionieri di guerra polacchi: per questo viene arrestato dalle SS, poi messo agli arresti domiciliari e quindi, successivamente, espulso. Fu tra le prime voci italiane a denunciare i campi di sterminio nazisti. Il 26 ottobre 1941 viene mandato nella parrocchia di San Pellegrino dove si dedica all'aiuto delle famiglie in difficoltà a causa della guerra. In quei mesi don Cocconcelli accoglie nella parrocchia i primi nuclei clandestini dei partigiani locali, facendone un punto di riferimento antifascista. Nel settembre 1943, ospita le prime riunioni del Comitato di Liberazione Nazionale reggiano, partecipando in prima persona, come cassiere e membro effettivo, adottando il nome di battaglia di Cassiani. Dopo un anno di attività clandestina, viene arrestato. Riesce a fuggire, rifugiandosi presso una vicina parrocchia. I fascisti fermano il parroco che lo ha aiutato e intimano a don Cocconcelli di presentarsi entro 24 ore, pena la fucilazione del sacerdote che lo ha aiutato nella fuga. Don Angelo si costituisce e gli viene imposto di rimanere in città per poter svolgere le sue funzioni pastorali. Tuttavia, una volta libero, fugge sull'Appennino emiliano e, dal 1944 al 1945, si unisce alle Fiamme Verdi. Viene allora condannato a morte dal Tribunale Speciale Fascista. Diventa membro del comando congiunto Fiamme Verdi-Brigata Garibaldi. Nell'immediato dopoguerra, nel 1949, il vescovo Beniamino Socche lo nomina presidente diocesano della Pontificia Opera di Assistenza: il suo impegno si concentra nel soccorso alla popolazione colpita dall'alluvione del Po del 1951, l'istituzione di asili per i figli delle mondariso e delle colonie estive. Negli anni cinquanta, dà impulso all'Azione Cattolica locale ed avvia la costruzione di opere parrocchiali: il cinema-teatro, le sale per il catechismo, il campo gioco per l'oratorio, l'asilo. Nel 1974 Paolo VI lo nomina suo cappellano d'onore. Nel 1981, viene eletto presidente provinciale della Fism (Federazione Italiana delle Scuole Materne), ruolo che ricoprirà per circa un decennio. Nel 1986, inaugura la casa degli anziani di San Pellegrino. Muore il 29 novembre 1999, a San Pellegrino.

Recentemente la sua figura è stata raccontata nel programma "La Storia siamo noi".
Nel settembre 2005 il comune di Reggio Emilia gli ha intitolato un tratto della tangenziale SS9.
A don Angelo Cocconcelli è stata intitolata la casa di riposo della chiesa di San Pellegrino.
In memoria di Don Angelo, ogni anno la società calcistica U.S. San Pellegrino Everton organizza sul campo parrocchiale di San Pellegrino un torneo calcistico cui partecipano varie società del comune di Reggio Emilia.
In occasione del centenario della nascita che ricorrerà il 27 novembre 2012 la comunità di San Pellegrino su iniziativa del parroco don Giuseppe Dossetti  si è preposta di pubblicare un libro che riunirà la storia, i documenti e le foto rintracciabili di don Angelo.


Se vai.......