lunedì 30 novembre 2020

Yvonne Sanson


è stata un'attrice greca.

Nasce in Grecia da madre turca e padre francese di origine russa. Bruna, prosperosa, sguardo altero, agli inizi degli anni quaranta emigra in Italia per studiare e nel dopoguerra esordisce sul grande schermo con piccole parti che evidenziano il suo particolare fascino. Le porte del successo si aprono con il ruolo della fatale Ginevra nel dannunziano Il delitto di Giovanni Episcopo  (1947). La consacrazione popolare avviene quando comincia ad interpretare accanto ad Amedeo Nazzari una serie di melodrammi strappalacrime a tinte fosche che appassionano l'Italia per quasi un decennio e la costringono nel cliché di donna passionale, destinata all'infelicità, da cui non riuscirà più a liberarsi: da Catene (1949) a Tormento (1950), da I figli di nessuno (1951) a Chi è senza peccato (1952), da Torna! (1953), a L'angelo bianco (1955) fino a Malinconico autunno (1958). Diretta da altri registi, non riesce a trovare ruoli di spessore, se non la moglie abbandonata ne Lo smemorato di Collegno  (1962) e la madre borghese del letterario Il conformista  (1970). Svanita a poco a poco la popolarità con la giovinezza, dirada le sue apparizioni sino al ritiro dalle scene. Negli anni '60 subisce un tracollo finanziario dovuto a seri problemi col fisco ed è costretta a lavorare come traduttrice. Le sue ultime interpretazioni risalgono al 1973 e al 1982 quando partecipa a due sceneggiati televisivi.

 

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