mercoledì 31 marzo 2021

O Gesù🙏

 
O Gesù, buono e misericordioso,
ascolta la preghiera che ti rivolgiamo.
Santifica ogni famiglia,
Aiutala a crescere nella fede;
conserva in essa l'unità,
la pace, la serenità.
Benedici i nostri figli,
proteggi i giovani.
Soccorri quanti sono provati dalla malattia,
dalla sofferenza e dalla solitudine.
Sostienici nelle pene di ogni giorno,
donaci il Tuo amore.
Amen🙏



La memoria.....


 

Un Poeta al Giorno Octavio Paz 📖 🖋

Ascoltami 
 
Ascoltami come chi ascolta piovere,
né attenta né distratta,
passi lievi, pioviggine,
acqua che è aria, aria che è tempo,
il giorno non finisce di andarsene,
la notte tuttavia non arriva,
figure della nebbia
voltano l’angolo,
figure del tempo
nell’ansa di questa pausa,
ascoltami come chi ascolta piovere,
senza ascoltarmi, ascoltando quel che dico
con gli occhi aperti verso dentro,
addormentata e vigili i cinque sensi,
piove, passi lievi, rumori di sillabe,
aria e acqua, parole che non pesano:
quel che fummo e siamo,
i giorni e gli anni, questo istante,
tempo senza peso, pesantezza enorme,
ascoltami come chi ascolta piovere,
riluce l’umido asfalto,
il vapore si alza e cammina,
la notte si apre e mi guarda,
sei tu e la tua forma di vapore,
tu e il tuo volto di notte,
tu e i tuoi capelli, lampi lenti,
traversi la strada ed entri nella mia fronte,
passi d’acqua sopra le mie palpebre,
ascoltami come chi ascolta piovere,
l’asfalto riluce, tu traversi la strada,
è la nebbia errante della notte,
è la notte addormentata nel tuo letto,
è l’onda del tuo respiro,
le tue dita d’acqua bagnano la mia fronte,
le tue dita di fiamma bruciano i miei occhi,
le tue dita d’aria aprono le palpebre del tempo,
sorgere di apparizioni e resurrezioni,
ascoltami come chi ascolta piovere,
passano gli anni, tornano gli istanti,
ascolti i tuoi passi nella stanza vicina?
non qui né lì: li ascolti
in un altro tempo che è proprio ora,
ascolta i passi del tempo
inventore di spazi senza peso né luogo,
ascolta la pioggia scorrere per la terrazza,
la notte è ormai più notte fra gli alberi,
fra le foglie si è annidato il fulmine,
vago giardino alla deriva
- entra, la tua ombra copre questa pagina.
 
Octavio Paz
 

Charlie Chaplin: Quando ho cominciato ad amarmi – 1940



Quando ho cominciato ad amarmi davvero e ad amare, mi sono reso conto che il dolore e la sofferenza emotiva servivano a ricordarmi che stavo vivendo in contrasto con i miei valori.
Oggi so che questa si chiama autenticità.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero e ad amare, ho capito quanto fosse offensivo voler imporre a qualcun altro i miei desideri, pur sapendo che i tempi non erano maturi e la persona non era pronta, anche se quella persona ero io.
Oggi so che questo si chiama rispetto.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero e ad amare, ho smesso di desiderare una vita diversa e ho compreso che le sfide che stavo affrontando erano un invito a migliorarmi.
Oggi so che questa si chiama maturità.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero e ad amare, ho capito che in ogni circostanza ero al posto giusto e al momento giusto e che tutto ciò che mi accadeva aveva un preciso significato. Da allora ho imparato ad essere sereno.
Oggi so che questa si chiama Autostima.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero e ad amare, non ho più rinunciato al mio tempo libero e ho smesso di fantasticare troppo su grandiosi progetti futuri. Oggi faccio solo ciò che mi procura gioia e felicità, ciò che mi appassiona e mi rende allegro, e lo faccio a modo mio, rispettando i miei tempi.
Oggi so che questa si chiama semplicità.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero e ad amare, mi sono liberato di tutto ciò che metteva a rischio la mia salute: cibi, persone, oggetti, situazioni e qualsiasi cosa che mi trascinasse verso il basso allontanandomi da me stesso. All’inizio lo chiamavo “sano egoismo”, ma oggi so che questo si chiama amor proprio.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero e ad amare, ho smesso di voler avere sempre ragione. E così facendo ho commesso meno errori.
Oggi so che questa si chiama umiltà.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero e ad amare, mi sono rifiutato di continuare a vivere nel passato o di preoccuparmi del futuro. Oggi ho imparato a vivere nel momento presente, l’unico istante che davvero conta.
Oggi so che questo si chiama benessere.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero e ad amare, mi sono reso conto che il mio Pensiero può rendermi miserabile e malato. Ma quando ho imparato a farlo dialogare con il mio cuore, l’intelletto è diventato il mio migliore alleato.
Oggi so che questa si chiama saggezza.

Non dobbiamo temere i contrasti, i conflitti e i problemi che abbiamo con noi stessi e con gli altri perché perfino le stelle, a volte, si scontrano fra loro dando origine a nuovi mondi.
Oggi so che questa si chiama vita.

 

Tina Pica


 

Primavera



La prima rondine
venne ieri sera
a dirmi:
- E' prossima la Primavera!
Ridon le primule
nel prato,gialle,
e ho visto,credimi,
già tre farfalle.
Accarezzandola
così le ho detto:
- Sì è tempo,rondine,
vola sul tetto!
Ma perchè agli uomini
ritorni in viso
come nei teneri
prati il sorriso
un'altra rondine
deve tornare
dal lungo esilio,
di là dal mare.
La Pace,o rondine,
che voli a sera!
Essa è per gli uomini
la primavera.
 
G.Rodari

 

Aria di Pasqua


 

Non è .......


 

La quarantena........


 

Frase di oggi


 

Mercoledì Santo


 

Addio Marzo


 

Accendiamo.......


 

Prendi un sorriso........


 

martedì 30 marzo 2021

PREGHIERE A MARIA SS.MA DELLA CATENA

 


O Madre tenera, che tieni in mano,
del trionfo massimo, il segno arcano.
Le tue catene, trassero dal cielo,
il Verbo e il chiusero nell’uman velo.
O Madre, tiraci in alto i cuori,
sino all’altezze di tue virtù.
Fuor dai terrestri, putridi amori,
sino alle braccia del tuo Gesù.
Mirami, o Madre, come legato
Sto in fondo al carcere del mio peccato.
Qui, senza luce, privo di bene,
strascino languido le mie catene.
Scioglimi o Madre, dal laccio rio;
dammi la libera vita di Dio!
Lieto al tuo piede, verronne allor,
le tue a baciar catene d’or.
Madre, la storia dei tuoi favori,
è una catena che allaccia i cuori:
ma a meglio renderci, lieti e felici,
Madre, preghiamoti ci benedici.
Oh, benedetti dalla tua mano!
Chi dal tuo seno ci strapperà?
Il mondo, satana, verranno invano:
le tue catene son libertà.
AMEN

L'Amicizia.........


 

Siamo


 

Un Poeta al Giorno Paul Verlaine 📖 🖋

Spleen
Le rose erano tutte rosse
e l'edera tutta nera.
Cara, ti muovi appena
e rinascono le mie angosce.
Il cielo era troppo azzurro
troppo tenero, e il mare
troppo verde, e l'aria
troppo dolce. Io sempre temo
- e me lo debbo aspettare!
Qualche vostra fuga atroce.
Dell'agrifoglio sono stanco
dalle foglie laccate,
del lustro bosso e dei campi
sterminati, e poi
di ogni cosa, ahimé!
Fuorché di voi.
 
Paul Verlaine

 

Preghiera


 

Frankie Laine


nome d'arte di Francesco Paolo LoVecchio
(Chicago, 30 marzo 1913 – San Diego, 7 febbraio 2007),
è stato un cantante statunitense.
È stato uno dei grandi della musica leggera del XX secolo,
con oltre duecentocinquanta milioni di dischi venduti
(ventuno i dischi d'oro guadagnati in carriera).
Ebbe il periodo di maggior fulgore tra gli anni quaranta e cinquanta. Il suo primo brano successo, That's My Desire, risale al 1947. Ad esso seguirono poi altri successi come That Lucky Old Sun, Swamp Girl, Cry of the Wild Goose e Mule Train. Laine ha interpretato anche molte canzoni utilizzate dal cinema. Tra esse si ricordano Jezebel, I Believe, High Noon (il leitmotiv del film Mezzogiorno di fuoco), e "Quel treno per Yuma" Jealousy (Jalousie), The Girl in the Woods, When You're in Love, Way Down Yonder in New Orleans, Your Cheatin' Heart, Granada, Hey Joe!, The Kid's Last Fight, Cool Water, Someday, Moonlight Gambler, Rawhide e Rider in the sky, quest'ultime due poi ripresa anche dai Blues Brothers. Nella parte di se stesso è apparso in un cameo della commedia musicale del 1956 Donne... Dadi... Denaro. Nel 1964 partecipò al Festival di Sanremo interpretando due canzoni: Che me ne importa a me in coppia con Domenico Modugno e Una lacrima sul viso assieme Bobby Solo. La sua attività continua durante gli anni settanta, con numerose tournée, dischi e un ritorno alle colonne sonore incidendo il brano Blazing Saddles per il film Mezzogiorno e mezzo di fuoco diretto da Mel Brooks. Continua ad esibirsi con successo, ancora novantenne, fino al 2005. Ricoverato in un ospedale di San Diego, in California, per un'operazione all'anca, è morto per infarto cardiaco dopo due settimane di degenza.

 

La capanna incantata

 


La mia capanna è come una piccola luce
in mezzo al bosco
il legno con il quale è stata costruita
ha il profumo della natura,
le due finestre sono occhi spalancati sul mare,
la porta azzurra è...
la speranza che si apre al mondo".
Credevo che un grande amore non morisse mai.
Immaginavo che fosse come un albero
pronto a sfidare qualsiasi tempesta
e soprattutto il tempo.
Invece mi sono accorto che non e' cosi'
perche' anche un grande albero puo' perdere
lentamente i suoi rami e diventare secco.
Quando lo tagliano,appaiano all'interno tanti segni.
Sono i segni nascosti del tempo,
delle passione e dei dolori
che non si possono vedere prima.
E allora ti domandi del perche',
se l'albero e' stato bagnato,
se e' stato curato quando era il tempo.
Ti passano nella mente mille cose
e vorresti sapere se quell'amore
era veramente grande come l'albero
oppure era una specie
d'amore come ce ne sono tanti.
I grandi amori non muoiono
per un colpo di vento
o per un poco d'acqua in meno.
Muoiono se li fai morire dentro
e non finiscono se hai dato loro tanto,
sino a logorarti il cuore.
 
R. Battaglia.

Le persone.........


 

GRAZIE!!!!!


 

Il ritorno della rondine

 


Chissà....


 

Nell'Uovo......


 

C'era e non c'è più


 

Marzo

 


Marzo piange, il capriccioso,
ogni giorno un pochettino,
pesta i piedi dispettoso
e si tira un ricciolino.
Non si sa se è pianto o riso:
mentre par che si disperi,
scuote i riccili leggeri
e ci mostra un bel sorriso. 
 
Luisa Nason
 

L'Accenno di un Canto Primaverile

Il vento portò da lontano
l'accenno di un canto primaverile,
chissà dove,lucido e profondo
si aprì un pezzetto di cielo.
In questo azzurro smisurato,
fra barlumi della vicina primavera
piangevano burrasche invernali,
si libravano sogni stellati.
Timide,cupe e profonde
piangevano le mie corde.
Il vento portò da lontano
le sue squillanti canzoni.

A.Blok.


 

Fior di giaggiolo

 


Fior di giaggiolo
tu sei l'amore che ha preso il volo
e ti confermo che amo te solo.
Fior di giaggiolo


Fior di ginestra
sto sempre ad aspettarti alla finestra
ho tanta sete e la tua bocca è fresca
Fior di ginestra


Fior d'Amaranto
ti voglio bene e non so dirti quanto
e ti penso sempre in ogni momento
Fior d'Amaranto


Fior di verbena
non farmi più patire questa pena
dimmi che mi pensi con la luna piena
Fior di verbena


Fiore di bosso
tu sai che t'Amo e di più non posso
allora deciditi a fare il primo passo
Fiore di bosso


Fior di mughetto
se un ti decidi io ti fo un dispetto
e minnamoro di un bel moretto
Fior di mughetto


Fior di rosaio
hai aspettato troppo amore mio
e allor la decision l'ho presa io
Fior di rosaio


Fior di susino
l'ho incontrato davvero un morettino
mi vuole bene e l'anello ho al ditino
Fior di susino


Lucia.😉


lunedì 29 marzo 2021

Preghiera d'intercessione alla Madonna

Porgi soccorso, o Vergine gentile,

a quest'alma tapina,

e non guardar ch'io sia terreno e vile

e tu, del ciel Regina,

o stella mattutina,

o tramontana del mondan viaggio,

porgi il tuo santo raggio

alla mia errante e debil navicella.

Ricevi, o Donna, nel tuo grembo bello

le mie lagrime amare,

tu sai che ti son prossimo a fratello,

e tu non puoi negare.

Vergine, non tardare

chè carità non suol patir dimora;

non aspettar quell'ora

che il lupo mangi la tua pecorella

Amen

beato francescano Jacopone da Todi



La poesia

La Poesia mi intercala in un inferno solo mio,
da cui un eco mi chiama afferrandomi alla

gola,
ed io non so resistergli, una calamita che

m’incolla,
la mia eucarestia, il mio sincero Pane.
Dannato per il troppo desiderio di scoprire i

segreti che solo io so scovare. Donare agli

altri senza remore, con devozione,
appassionatamente, febbrilmente.
Seduttore di sintesi poetiche, bramo il

rimescolar di note rimate,
consumate, affusolate, mentre attendo a

mani aperte la neve cadere giù.
Erpici che scavano, martellandomi la mente,
mi distruggono la linfa e resto dissanguato,

ma le poesie vivono.
La scrittura poetica è una lucente bellezza

che sconfigge l’oscurità,
riscattando il buio, squarciando la morte che

non copre mai nessuna rima. Impasta il sole

al sale creando un mare di sapori e di saperi,
cambia i venti. Priva di ipocrisia,
è come il fiore del deserto che profuma la

valle
pur non essendoci nessuno ad odorare il suo

immenso aroma.
Umile, come il mare,
che pur sapendo di essere il padrone del

tempo e dello spazio,
dona la sua maestosità e il suo infrangersi

incessante a tutti.
Fa pensare e fa penare,
brucia le parole insensate, che gli uomini, a

fiumi versano senza pesare.
È un canto che in ogni luogo ed ora recita il

rosario della vita.
Senza una ragione, la poesia aggroviglia la

materia,
provocando burrasche di sentimenti;
come il gracidare delle rane che per amore

si sgolano notti intere.
Lo stillare d’una pioggia che batte e leviga i

cuori in tempesta,
addolcisce le ferite, scavate lungo gli argini

del tempo.
Cosa sarebbe il mondo intero senza una

leggera piuma di poesia?
Sterile Madre Terra offende l’uomo che triste

s’incammina su selciati senza sogni, giunge

una poesia e tutto si colora.
Voglio andare là, a riempire il vuoto lasciato

dalla mancanza di poesia, frantumando i tanti

solitari vagabondi,
e portare il canto dove non c’è parola vera.

Bramante

 
 

Sono io il mare

 



Se vuoi conoscere il mare
cercami negli occhi
Non trovi un'onda
dalle albe a tutti i tramonti
che ti spoglia nuda e che t'avvolge
come il cielo abbraccia il mare
e sfarina negli occhi il sale
dove diventa miele
La follia ricama i suoi perigli
contorni e ammagli di colori
del mio infinito mare
Scie di sole tra granelli di colori
si perde ogni confine
come spuma
e sfogliano le labbra
come pelle di poesia

Bramante

Bramante

 

Autoritratto

Donato "Donnino" di Angelo di Pascuccio, detto il Bramante
e conosciuto anche come Donato Bramante
(Fermignano, 1444Roma, 11 aprile 1514),
è stato un architetto, pittore
e poeta italiano, tra i maggiori artisti del Rinascimento. Formatosi a Urbino, uno dei centri della cultura italiana del XV secolo, fu attivo dapprima a Milano, condizionando lo sviluppo del rinascimento lombardo, quindi a Roma, dove progettò la basilica di San Pietro. In qualità di architetto, fu la personalità di maggior rilievo nel passaggio tra il XV e il XVI secolo e nel maturare del classicismo cinquecentesco, tanto che la sua opera è confrontata dai contemporanei all'architettura delle vestigia romane e lui considerato "inventore luce della buona e vera Architettura". da madre urbinate e padre toscano; si formò artisticamente nella città dei Montefeltro. Il periodo della formazione e la prima attività di Bramante non è documentata. Quasi sicuramente fino al 1476 restò ad Urbino, dove probabilmente fu allievo di fra Carnevale e divenne pittore "prospectivo", cioè specializzato nella costruzione geometrica di uno spazio per lo più architettonico quale sfondo di una scena dipinta. Probabilmente fu anche allievo ed aiuto di Piero della Francesca e conobbe Melozzo da Forlì che influenzarono poi la sua attività pittorica.. Nell'ambiente urbinate sicuramente conobbe Luca Signorelli, Perugino, Giovanni Santi, Pinturicchio e Francesco di Giorgio Martini di cui probabilmente divenne collaboratore e da cui apprese molto nell'arte dell'architettura,. Forse a seguito di viaggi che infine lo porteranno in Lombardia, entrò in contatto anche con le opere di Mantegna e di Leon Battista Alberti, nonché con le produzioni artistiche di centri come Perugia, Ferrara, Venezia, Mantova e Padova. Durante il suo periodo milanese Bramante esercitò, nell'ambiente di corte, anche la sua passione letteraria. Infatti Bramante all'epoca era lodato anche come musicista e poeta e "fu di facundia grande ne' versi", come scrive nel 1521 Caporali. Ci ha lasciato infatti un piccolo canzoniere di 25 sonetti, 15 di tema amoroso petrarchesco e altri di argomento burlesco o biografico, tra cui uno in cui lamenta lo stato delle sue scarse finanze



Se vai.......