(Torino, 27 maggio 1902 – Torino, 26 marzo 1980)
è stato un popolare attore italiano di teatro, cinema e televisione.
Erminio Macario nasce a Torino il 27
maggio 1902; le condizioni economiche della famiglia lo costringono a
lasciare la scuola per lavorare. Comincia a recitare fin da bambino
nella compagnia filodrammatica della scuola; a diciotto anni entra a far
parte di una compagnia che si esibisce nelle fiere paesane. L'anno di
esordio nel teatro di prosa è il 1921. E' il 1925 quando viene notato
dalla grandissima Isa Bluette che lo chiama a far parte della sua
compagnia di rivista. Erminio Macario si costruisce nel tempo una
comicità personale e una maschera clownesca le cui caratteristiche più
appariscenti sono un ciuffo di capelli sulla fronte, gli occhi
arrotondati e la camminata ciondolante; i suoi personaggi sono
caratterizzati inoltre da un adattamento del dialetto torinese. Accanto
alla Bluette Macario intuisce che il successo di uno spettacolo consiste
soprattutto nella presenza sulla scena di donne avvenenti, belle e
soprattutto dalle gambe lunghe.Nascono così le famose "donnine" che si
chiameranno via via, Wanda Osiris, Tina De Mola, Marisa Maresca, Lea
Padovani, Elena Giusti, Isa Barzizza, Dorian Gray, Lauretta Masiero, Sandra Mondaini,
Marisa Del Frate. Nel 1930 Macario forma una sua compagnia di
avanspettacolo con cui girerà l'Italia fino al 1935 e viene consacrato
come "Re della rivista". Nel 1937 scrittura Wanda Osiris insieme alla
quale mette in scena una delle prime commedie musicali italiane,
"Piroscafo giallo"e Bel-Ami, debuttando al Teatro Valle di Roma. Nel
1938 nasce il grande amore per la bellissima sedicenne Giulia Dardanelli
che ben presto diviene la sua seconda moglie. Nel 1939 il grande
successo di "Imputato, alzatevi" diretto da Mario Mattoli e sceneggiato
da grandi umoristi come Vittorio Metz e Marcello Marchesi. Per tutti gli
anni '40 Macario sforna in teatro un successo dietro l'altro.
Memorabili restano le riviste "Febbre azzurra" (1944-45), "Follie
d'Amleto" (1946), "Oklabama" (1949) e tante altre. Nel 1951 il comico
conquista anche Parigi con "Votate per Venere" di Vergani e Falconi,
grande e lussuosa rivista femminile. C'è né una che lo ricompensa
ampiamente con successo di incassi di oltre un milione di lire al
giorno: è la rivista "Made in Italy" (1953) di Garinei e Giovannini, che
segna il suo ritorno in coppia con la "divina" Wanda Osiris. Dalla metà
degli anni '50 le riviste cedono il posto alle nuove commedie musicali e
si affermano nuovi gusti e tendenze. Il comico piemontese si dedicherà
alla commedia musicale accanto a grandissime primedonne quali Sandra Mondaini
e Marisa Del Frate con le quali realizza indimenticabili spettacoli
come "L'uomo si conquista la domenica" (1955), "E tu, biondina" (1957) e
"Chiamate Arturo 777" (1958). Nel 1957 il cinema gli offre una grande
prova: il regista e scrittore Mario Soldati
lo vuole nel film "Italia piccola", nel quale Macario si offre
nell'inconsueto ruolo di attore drammatico, dimostrando ancora una volta
una notevole versatilità. Il regista da così modo al comico di
dimostrare una volta di più che dietro alla sua maschera si nasconde un
attore completo e dalle grandi potenzialità. Da allora tornerà spesso
sullo schermo, soprattutto accanto all'amico Totò, col quale gira sei film campioni di successo al botteghino.
Impegna gli ultimi anni nella creazione di un suo teatro in via Maria
Teresa, a Torino: nel 1977 decide di inaugurarlo misurandosi col grande
Molière, realizzando un'esilarante rivisitazione della commedia "Il
medico per forza", ma le lungaggini burocratiche gli impediranno la
realizzazione di questo sogno. Anziano, continua la sua attività
teatrale: l'ultima replica dello spettacolo "Oplà, giochiamo insieme" è
del gennaio 1980. Durante la rappresentazione Erminio Macario accusa un
malessere che si scoprirà essere un tumore. Si spegne il 26 marzo 1980,
nella sua Torino.
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