Da i verdi umidi margini
La violetta odora,
Il mandorlo s'infiora,
Trillan gli augelli a vol.
Fresco ed azzurro l'aere
Sorride in tutti i seni:
Io chiedo a' tuoi sereni
Occhi un piú caro sol.
Che importa a me de gli aliti
Di mammola non tócca?
Ne la tua dolce bocca
Freme un piú vivo fior.
Che importa a me del garrulo
Di fronde e augei concento?
Oh che divino accento
Ha su' tuoi labbri amor!
Auliscan pur le rosee
Chiome de gli arboscelli:
L'onda de' tuoi capelli,
Cara, disciogli tu.
M'asconda ella gl'inanimi
Fiori del giovin anno:
Essi ritorneranno.
Tu non ritorni più.
(G. Carducci)
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