giovedì 30 giugno 2022
La POETESSA di Oggi REBUCCI Mc. ARTHUR, Dina.📖🖋
Lucciole
Accendi il lumino, accendi,
presto, accendi, sorella:
la spiga è bionda e bella,
il papavero aspetta.
La formichina ha fretta,
è rimasta per via;
la coccinella
non sa più dove sia
il fiore, sua casetta.
Fa lume: sali, scendi;
la luna s’è celata,
la notte s’è ammantata
di buio, le è caduta
laggiù una stella.
Presto, accendi, sorella,
fa’ lume, aiuta
il grillo amico all’orlo della tana.
E vicina e lontana
di lucciole per l’aria
ondeggia la luminaria.
Dina Mc Arthur Rebucci
Mani. Le mie.
Mani che si soffermano ad accarezzare il dolore.
Mani che tremano.
Mani che hanno paura.
Mani reticenti.
Mani che vorrebbero esprimere carezze ma che indietreggiano di fronte alle lacrime.
Mani di cristallo che vanno in mille pezzi di fronte alla sofferenza degli altri.
Mani che cercano una stretta per dare un significato a ciò che sussurra il cuore.
Mani di plastica.
Mani di cartapesta.
Mani di cemento.
Mani di ossa, pelle, nervi e muscoli.
Toccano le mani.
Giocano le mani.
Blandiscono le mani.
Si accaniscono le mani.
Mani che sfiorano la pelle.
Mani che fingono indifferenza.
Mani che sentono.
Mani che soffrono.
Mani che cercano un contatto.
Mani che desiderano essere scaldate in altre mani.
Mani frementi, agitate, impazienti.
Mani che riposano solitarie nel mio grembo.
Mani rapite dal tempo.
Mani che si posano sugli occhi ottenebrando il chiarore del sole mentre la notte sacrifica al giorno l'ultima ora di buio....
Mani. Le mie.
Web
Un carabiniere
mercoledì 29 giugno 2022
Preghiera per la pace🙏
Buna giornata Amici/e cari🦋🍀⛅️🍒👋
lunedì 27 giugno 2022
Pietro Mastri
pseudonimo di Pirro Masetti
Firenze il 24 aprile 1868 - 20 febbraio 1932
è stato un poeta e avvocato italiano.Poeta, trasse dal Pascoli modulazioni e movenze esteriori, più sensibili, naturalmente, nelle poesie giovanili; ma ebbe uno sviluppo interiore assolutamente indipendente. Fu un nobile spirito, profondamente sincero, tormentato dal bisogno di spiegarsi in alcun modo il destino degli uomini e il perché delle cose, finché non conquistò una sua melanconica serenità, ritrovata la fede religiosa. La sua opera poetica rispecchia le varie fasi della sua anima, dalla desolazione delle rime di Aneliti (Lo specchio e la falce, Milano 1907) alla fiducia di Ora e sempre delVecchio padron di tartana (Ultimi canti, ivi 1933). Gli affetti domestici vi hanno larga e tenera eco. Tuttavia in quella nobile storia di un'anima, sono piuttosto rari i momenti felici di abbandono, in cui l'autobiografia si trasformi in schietta poesia. Fu anche critico fine e buon conoscitore delle letterature straniere. Fu uno dei fondatori del Marzocco. Oltre alle raccolte citate, cfr.: L'arcobaleno (Bologna 1900); La meridiana (Firenze 1920); La fronda oscillante (ivi 1923); La via delle stelle(Milano 1927). Scritti critici: Su per l'erta (Bologna 1903); Il giovane e l'Altro(Ferrara 1920). Un dramma: La casa alle tre vie (Milano 1926). È stato comunque molto vicino a Diego Garoglio e a Enrico Corradini. La vita del poeta era molto triste ma allo stesso tempo emozionante, ma nessuno sapeva ciò che provava. La madre e il padre li aveva perduti, quindi la sua ispirazione è venuta come all' improvviso. Il Pascoli lo ha aiutato molto insegnandogli l'arte della poesia e della scrittura anche se svolgeva il lavoro d'avvocato. Ora si ricorda come un grande poeta pieno di ispirazioni.
Preghiera per gli uomini
Anche stanotte, sul risplendente
altare nel mistero
inesausto del pane e del vino;
ridona anche a noi
una notte d'innocenza,
questa almeno ch'è tua, questa ch'è nuova
sempre, ogni anno, nei secoli dei secoli;
perché nel fondo
della nostra coscienza
possiamo ritrovare
un'eco della voce Tua, che fu
più vasta di quella del mare,
più forte di quella del tuono,
tale che scosse dai cardini il mondo,
sì dolce al perdono, Gesù
Cristo, nostro Signore.
Pietro Mastri
sabato 25 giugno 2022
Un POETA al Giorno Silvio Pellico 📖 🖋
DIO AMORE.
Del mio Diletto, ed era — ah! la tremante
3Lingua osa dirlo appena — era il Signore!
Il Signor che di gloria sfavillante
Regna ne’ cieli, e sua delizia è pure
6Il picciol uomo in questa valle errante!
Ed attonite il mirano le pure
Intelligenze scendere ammantato
9A questo erede di colpe e sciagure,
Ed il povero verme lacerato
Sanar colle sue mani, e a tutti i mondi
12Ridir sua gioia, se da tale è amato.
Io lo vidi per baratri profondi
Movermi incontro, e gridar dolcemente:
15»Perchè cotanto al mio desìo t’ascondi?»
E più e più appressavasi, e ridente
Più e più del suo viso era il fulgore,
18E n’arsi ed arderonne eternamente.
Amo, e sovra il cor mio palpitò il core
Del mio Diletto, ed era — ah sì! il proclamo
21All’universo in faccia — era il Signore!
Io lo vidi, il conobbi, ei m’ama, io l’amo!
Silvio Pellico
Come mai l'ora legale
Come mai l'ora legale è sempre un grave problema per i contadini?
Perché non riescono mai a mandare avanti il gallo!😂
Pessimismo o ottimismo???
Un contadino ha due figli, uno pessimista e uno ottimista.
Le stesse cose sono viste sempre diversamente da due ottiche opposte sia a scuola, che nella vita o nell'amore.
Ad esempio un bel voto e' visto cosi'
dal pessimista:
"Ahime', rischio di essere visto male dai miei compagni,
e poi rischio di non studiare piu' e quindi di andare male in futuro...".
Al contrario l'ottimista
se prende un cattivo voto dice:
"Bene, cosi' in futuro mi impegnero' di piu'".
Il contadino afflitto da tale situazione decide di recarsi dal medico per trovare una soluzione e questi gli suggerisce:
"Tu hai due stalle.
Per il prossimo compleanno tu metti una bella moto
in una stalla regalandola al pessimista
e un sacco di letame nella seconda stalla regalandolo all'ottimista".
Arriva il giorno del compleanno e il contadino dice ai rispettivi figli
di entrare nelle rispettive stalle per ritirare il regalo.
Il pessimista entra e trova la moto:
"Ahime', e se ho un incidente, e se me la rubano, chi e' piu' sfortunato di me!".
L'ottimista entra nell'altra stalla e poiche' dopo un'ora non e' ancora uscito, il padre va a vedere e trova il figlio tutto sporco di letame
che dice: "Eppure qui sotto ci deve pur essere una moto...!
Cosa vuol dire
essere ottimisti e pessimisti?
Sono “aspetti mentali” che ognuno di noi immagazzina dentro di se
in relazione al proprio vissuto ...
Un mixage di emozioni e reazioni che come onde fluttuano
dentro la nostra mente che si esternano in azioni ,decisioni,
e nell'arco della giornata possono variare un pò come il tempo che va...
Essere ottimisti non costa nulla, sta a noi scegliere
da che angolazione guardare il bicchiere pieno o a metà…
quindi ieri è stata una giornata fantastica,
oggi è una giornata eccezionale,
e domani sarà meravigliosa per tutti!...
E' meglio essere ottimisti ed avere torto piuttosto che pessimisti ed avere ragione. (Albert Einstein)
Se continuate a ripetervi che le cose andranno male, avrete la possibilita' di scoprirvi profeta.
Un pessimista e' un uomo che si lamenterebbe del rumore se la fortuna bussasse alla sua porta.
Ottimista e' chi dice: "Domani e' domenica"; pessimista chi dice: "Dopodomani e' lunedi'". (Gustave Flaubert)
Il cucchiaio
venerdì 24 giugno 2022
O Padre, 🙏
O Padre, 🙏
che hai mandato San Giovanni Battista
a preparare a Cristo Signore un popolo ben disposto,
allieta la tua Chiesa con l’abbondanza dei doni dello Spirito,
e guidala sulla via della salvezza e della pace.
Per Cristo nostro Signore.
Amen🙏
Realizzare la verità
giovedì 23 giugno 2022
La POETESSA di Oggi Margherita Porete 📖🖋
Chi ha carità non ha vergogna,
né timore, né ansietà;
Chi ha carità sempre guadagna
dove altri perdono;
tanto più dà, tanto più abbonda,
va libero e sicuro dove altri muiono.
Marguerite Porete
mercoledì 22 giugno 2022
Un punto importante dell'umana saggezza
Leggenda
E come avvolto tra fiamme o splendore invisibile,
un cavaliere nella città, perché l'amore è il mio scudo;
più in là rifulge il silenzio, i pozzi dell'infanzia,
gli occhi verdi di un bambino e il fruscio della tua pelle.
Le tue mani, come due aironi feriti e tremanti,
e i tuoi capelli e le tue labbra nella bionda primavera,
così vicini a me, amore mio, come la luce del silenzio,
come due apparizioni trasfigurate dall'amore:
solo un corpo traslucido nell'oscurità del sole.
Pere Gimferrer
Prima visione di marzo
Ordinare questi dati è forse poesia.
Il vetro delimita, tra pioggia e tendine,
l'immobile fosforescenza del giardino.
Un anello può ardere tra la neve selvaggia.
Guardate l'apparizione, il suo maglione azzurro.
Così posso dirvi
questo o quello, avvicinarmi un po'
alla verità inafferrabile, come
cercando l'equilibrio di una nota indecisa
che ancora non è e già è passata, che pura!
Violini o atmosfere.
Color muraglia, l'aria
lancia altra aria e si fa tempo e spazio.
Così noi
muoviamo le nostre lance dinanzi al brumoso mare
e sono certe le luci, lo sfiorare sordo di speroni e cinghie,
gli occhi del sauro e forse qualcos'altro, come in un bel quadro.
Pere Gimferrer
Pere Gimferrer
(Barcellona, 22 giugno 1945)
è un poeta, scrittore, critico letterario e traduttore spagnolo.
Le sue opere letterarie sono sia in castigliano che in catalano.
È stato nominato membro della Reale Accademia Spagnola nel 1985. Gli è stato conferito il Premio Nazionale delle Lettere Spagnole nel 1998. Avvia la sua attività poetica con Mensaje del Tetrarca (1963) e successivamente Arde el mar (Premio Nazionale della Poesia, 1966), La muerte en Beverly Hills (1968) e Extraña fruta y otros poemas (1969). Nel 1968 è stato inserito nell'Antologia della nuova poesia spagnola. Il poeta rivendicava l'influenza da autori a lui contemporanei che conosceva personalmente, come Vicente Aleixandre e Octavio Pace, nonché le opere di Lautréamont, Federico García Lorca e Wallace Stevens.Nel 1970 ha scritto ed ha pubblicato 'Els miralls', il suo primo libro di poesia in catalano, presto seguito da 'Hora foscant' (1972) e 'Foc cec' (1973). Questa è una poesia discorsiva, metaletteraria, che tenta di collegare il Barocco e le avanguardie. Esplora i tenui confini tra realtà e realtà artistica. Nel 1981 ha raccolto tutte le sue opere anteriori in 'Mirall, espai, aparicions' che includeva un nuovo libro, 'Aparicions'. Successivamente ha pubblicato 'El vendaval' (1989) e 'La llum' (1991), in cui domina la nota visuale, l'epigramma. 'Mascarada' (1996) è un lungo poema in cui, con uno sfondo parigino, insiste su soggetti con esperienze amorose, arrivando ad estremi di crudezza e provocazione. In 'L'agent provocador' (1998), le prose poetiche sono una riflessione su come l'io diventa autocosciente nella scrittura, il passaggio dall'io attivo all'io riflessivo, associando dettagli autobiografici. Nel 2000 Visor ha realizzato 'Poemas' (1962-1969), raccolta di tutta la poesia originariamente scritta in castigliano.È stato anche autore di prosa, come in 'Dietari' (1979-1980) e 'Segon dietari' (1980-1982), raccolta degli articoli pubblicati nel giornale 'El Correo Catalán'. Vi è una serie di temi ricorrenti: l'atteggiamento di rifiuto e di silenzio che caratterizza gli intellettuali in determinati momenti della storia; la critica al potere ed alla politica; il poeta e l'artista in costante apprendimento; la volontà di definire il periodo culturale catalano; le evocazioni personali letterarie, artistiche, cinematografiche.Si è dedicato anche alla stesura di un romanzo, Fortuny (1983), per cui ha ricevuto il premio Ramón Llull ed il premio Joan Crexells.
Bisogna anche sorridere😁
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