Conosciuto anche per antonomasia come il Certaldese, fu una delle figure più importanti nel panorama letterario europeo del XIV secolo. Alcuni studiosi (tra i quali Vittore Branca)
lo definiscono come il maggior narratore europeo del suo tempo, uno
scrittore versatile che amalgamò tendenze e generi letterari diversi
facendoli confluire in opere originali, grazie a un'attività creativa
esercitata all'insegna dello sperimentalismo. La sua opera più celebre è
il Decameron,
raccolta di novelle che nei secoli successivi fu elemento determinante
per la tradizione letteraria italiana, soprattutto dopo che nel XVI secolo Pietro Bembo
elevò lo stile boccacciano a modello della prosa italiana. L'influenza
delle opere di Boccaccio non si limitò al panorama culturale italiano
ma si estese al resto dell'Europa, esercitando influsso su autori come Geoffrey Chaucer, figura chiave della letteratura inglese. Giovanni Boccaccio insieme a Dante Alighieri e Francesco Petrarca fa parte delle cosiddette «Tre corone» della letteratura italiana. È inoltre ricordato per essere uno dei precursori dell'umanesimo, del quale contribuì a gettare le basi presso la città di Firenze,
in concomitanza con l'attività del suo contemporaneo amico e maestro
Petrarca. Fu anche colui che diede inizio alla critica e filologia
dantesca: Boccaccio si dedicò a ricopiare codici della Divina Commedia e fu anche un promotore dell'opera e della figura di Dante: a Boccaccio si deve infatti l'epiteto divina, attributo con cui è divenuta nota la Commedia.
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