domenica 31 marzo 2024

"Il segreto della felicità è questo:



 "Il segreto della felicità è questo: fate in modo che i vostri interessi siano il più possibile numerosi e che le vostre reazioni alle cose e alle persone che vi interessano siano il più possibile cordiali anziché ostili".

Bertrand Russell

“Dietro una persona piena di rabbia

 


“Dietro una persona piena di rabbia prima ancora dell'urlo c'è un abbraccio di meno un occhiolino contrario

c'è un bacio non stampato bene
una presenza appassita
o un'assenza piena,
prima di combattere quella rabbia
potremmo amare quel vuoto
dietro il terrore del buio
non c'è un uomo pauroso
ma un'infanzia senza abat-jour
dietro una persona
colma di insicurezze
prima ancora del suo dubbio
c'è una pacca sulle spalle non ricevuta
non c'è stato un “stai andando bene, mi fido di te”
manca la forza degli altri come regalo,
c'è un isolamento forzato
o una solitudine esile,
prima di giudicare
potremmo abbracciarla più forte
dietro la paura di amare
non c'è un uomo senza cuore
ma un incantesimo preso a calci
dietro una persona
dannatamente fragile
prima ancora della debolezza
si nasconde una guerra lunga e stancante,
prima di deriderlo
potremmo stargli accanto, unirci in battaglia”.
[Gio Evan]

Pasqua


 

Pasqua, festa di Pace


 

Buongiorno Amici e Buona Pasqua a tutti voi e ai vostri Cari 🐣🕊



Affrontare una la giornata festiva e cerchiamo di farlo con ottimismo.
Imitiamo le onde del mare, vanno ad infrangersi sugli scogli
ma....ricominciano sempre da capo.
Non diamo peso a chi giudica le nostre scelte perché chi riderà di noi sono persone aride che non hanno conosciuto il dolore.
Anche se per gli altri non saremo mai nessuno.
Ricordiamoci che siamo esseri UNICI perché nessuno è come noi.
Allora!!!!sorridiamo alle persone e le contageremo.
E soprattutto non smettiamo mai di sperare che arrivi la PACE per tutti i popoli del mondo.
Auguro a tutti voi e alle vostre famiglie tanta salute !!!
Con la salute affrontiamo tutti i problemi , grandi e piccoli che siano.
Vi voglio bene Lucia 🐞

sabato 30 marzo 2024

Ernestina Luisa Macchia Prola


Ernestina Luisa Macchia Prola (1876 - 1954),
torinese di origini valsusine, il 5 giugno 1907 fu la prima donna italiana a ottenere la patente automobilistica: un segno dei passi compiuti dalle donne verso una sempre maggiore autonomia dal ruolo di moglie e madre in cui le rinchiudeva la società dell'epoca. Erano passati solo sei anni da quando nel 1901 in Italia viene istituita la patente di guida, che prevedeva anche il rilascio di un “libretto” sul quale dovevano essere annotate le eventuali contravvenzioni. Moglie di un ingegnere delle Ferrovie, ebbe una carriera come pilota e guidò l'auto fino al 1954, quando a 78 anni si spense nel suo alloggio di Piazza Carlo Felice a Torino.

venerdì 29 marzo 2024

SOTTO LA CROCE, IN SILENZIO🙏



Ritta, discosta appena dal legno,
stava la Madre assorta in silenzio,
pareva un'ombra vestita di nero,
neppure un gesto nel vento immobile.
Lo sguardo aveva perduto, lontano:
cosa vedevi dall'alta collina?
Forse una sola foresta di croci?
O anche tu non vedevi più nulla?
Madre, tu sei ogni donna che ama.
Madre, tu sei ogni madre che piange
un figl...io ucciso, un figlio tradito:
madri a migliaia, voi madri in gramaglie!
E figli mai finiti di uccidere;
figli venduti e traditi a miriadi,
torturati appesi ai patiboli,
empi vessilli dell'empio potere.
Dalla città già salivan le tenebre,
e ancor più impallidiva il suo volto,
e lui era tutto una crosta di sangue,
perfino il cielo era nero di sangue.
Nero lenzuolo di sangue pareva
steso ad avvolger la grande Assenza
che infittiva lo stesso silenzio
e si addensava e spandeva nell'aria.
O Madre, nulla pur noi ti chiediamo:
quanto è possibile appena di credere,
e star con te sotto il legno in silenzio:
sola risposta al mistero del mondo.
( DAVID MARIA TUROLDO )

Tarcisio Petracco

(S. Giorgio della Richinvelda, 29 marzo 1910–Udine, 5 gennaio 1997) è stato un insegnante e partigiano italiano.
È stato un intellettuale friulano, un protagonista della storia del Friuli del secondo dopoguerra ed è considerato il padre fondatore dell'Università di Udine. Di famiglia povera, orfano di madre, a diciotto anni Petracco vinse il concorso da radiotelegrafista nella marina mercantile e a ventuno venne arruolato dalla marina militare. Fu anche un atleta di livello nazionale e si distinse nel salto in lungo. Dopo l'eccidio di Porzûs Petracco sostituì uno dei comandanti uccisi alla guida della VII Brigata Osoppo. Si trovò a dover combattere contemporaneamente contro due nemici: i nazisti e i titini che avanzavano rivendicazioni su parte del territorio friulano. Nel 1945 riuscì con un manipolo di uomini coraggiosamente a fronteggiare i titini che intendevano invadere il cividalese. Alla fine della guerra emigrò in Canada, dove di giorno lavorava da imbianchino, e di notte insegnava inglese agli emigrati italiani. Tornato in Italia nel 1955 ottenne la cattedra di latino e greco al liceo classico di Udine. Nella prima metà del 1900 il Friuli era stato teatro di due guerre mondiali, divisioni, invasioni e occupazioni da parte di almeno quattro popoli stranieri, compresi i Cosacchi. La popolazione era stata costretta a emigrare per sfuggire alla miseria. Nel secondo dopoguerra si avviò una lenta ricostruzione e anche un parziale e lento rientro da parte degli emigrati. Il boom economico del quale cominciavano a godere gli italiani sfiorava soltanto il Friuli poco industrializzato, che ancora nel 1972 contava il 12% della popolazione impegnata nell'agricoltura. In questo contesto di fondamentale arretratezza nasce la rivendicazione delle forze economiche, politiche, sociali e anche religiose friulane della fondazione di una Università friulana, avversata dalle forze politiche italiane che spingevano per uno sviluppo della più periferica Trieste. Il 10 febbraio 1972 Tarcisio Petracco fondò il Comitato per l'Università Friulana. L'Università friulana divenne un simbolo dell'autonomia e del riconoscimento dell'identità friulana, così pesantemente martoriata dalle vicende belliche, dall'emigrazione e dalla miseria. Alla guida del "Comitato per l'università" Petracco si attivò con raccolte di firme e manifestazioni di piazza. Malgrado l'avversione dei friulani ad apporre delle firme su documenti, il Comitato si pose come obiettivo quello di raggiungere le 50.000 firme necessarie per una proposta di legge di iniziativa popolare che fondasse l'Università di Udine. Il disastroso Terremoto del Friuli (1976)sembrò mettere fine alla rivendicazione simbolica dell'Università friulana. Viceversa il Comitato continuò a raccogliere le firme anche sotto le tende dei terremotati fino a raccoglierne 125.000. La lotta per l'istituzione dell'università di Udine è raccontata nel libro dello stesso Tarcisio Petracco, La lotta per l'università friulana, pubblicato dopo la sua morte dall'Università di Udine. Si fece promotore dell'istituzione a Udine delle Facoltà scientifiche, ed in particolare della Facoltà di Medicina, avvenuta alla fine nell'anno accademico 1986-1987. La città di Udine ha intitolato una via a Tarcisio Petracco. L'Azienda Ospedaliera Santa Maria della Misericordia di Udine ha intitolato un Padiglione a Tarcisio Petracco. Il Comune di nascita di San Giorgio della Richinvelda ha intitolato un Centro Educativo a Tarcisio Petracco. Il Cimitero Monumentale di San Vito di Udine ha un'iscrizione nel Famedio sul Prof. PETRACCO.
« Basterebbero 10 o 20 friulani come Tarcisio Petracco per scuotere il Friuli e sollevarlo da una certa apatia e indifferenza che gli fa perdere la memoria del suo glorioso passato »
(Alfredo Battisti, arcivescovo di Udine)

Domenica delle Palme

 


giovedì 28 marzo 2024

Donna /Uomo........


 

La vostra avidità.....


 

Clara Petrella

(Greco Milanese, 28 marzo 1918 – Milano, 19 novembre 1987)
è stata un soprano italiano.
Dopo gli studi compiuti a Milano con la sorella Micaela, ha debuttato nel ruolo di Liù nella Turandot ad Alessandria nel 1939. Dopo varie tournée nei teatri di provincia, nel 1947 fu scritturata al Teatro alla Scala, dove è stata ospite frequentemente, interpretando fra l'altro il ruolo di protagonista alle prime rappresentazioni delle opere di Ildebrando Pizzetti Cagliostro e La figlia di Iorio. È stata applauditissima nel ruolo di Maliella alla prima rappresentazione Italiana de I gioielli della Madonna(Roma, 1954), mentre fu scelta per cantare Manon Lescaut in occasione del 25º Anniversario del Teatro dell'Opera di Roma. Per le notevoli doti di cantante e attrice è stata soprannominata La Duse del Belcanto.

mercoledì 27 marzo 2024

La Pasqua nei Proverbi 🐣🐣🐣


A Natale, mezzo pane; a Pasqua, mezzo vino.

Pasqua tanto desiderata, in un giorno è passata.
Quando piove al giorno di Pasqua, si ha più uva che fogliame
Carnevale a casa d'altri, Pasqua a casa tua, Natale in corte.
Chi fa il Ceppo al sole, fa la Pasqua al fuoco.
Se piove per la Pasqua, la susina s'imborzacchia.
Alte o basse nell'aprile son le pasque.
Pasqua, voglia o non voglia non fu mai senza foglia .
Non è bella la pasqua se non gocciola la frasca.
Non si può veder Pasqua, né dopo San Marco, né prima di San Benedetto.

Maria Schneider



(Parigi, 27 marzo 1952 – Parigi, 3 febbraio 2011)
è stata un'attrice francese.
Nacque da una relazione tra l'attore francese Daniel Gélin e Marie-Christine Schneider, una donna di origini romene che gestiva una libreria a Parigi. Il padre tuttavia non la riconobbe e Maria Schneider apprese la verità sulla propria nascita solo durante l'adolescenza. Ha esordito in teatro non ancora quattordicenne, senza aver mai ricevuto lezioni di recitazione. Due anni più tardi ha ottenuto il suo primo ruolo per il cinema con una piccola parte in L'albero di Natale (1969) e nello stesso anno, in Madly. Il piacere dell'uomo (1968). Si è affermata tuttavia solo con Ultimo tango a Parigi,che le regalò una fama mondiale facendola entrare nella storia del cinema, ma allo stesso tempo la distrusse psicologicamente facendola precipitare nel più terribile degli abissi: l'eroina. Nel 1975 interpretò la misteriosa amante di Jack Nicholson in Professione: reporter. Subito dopo il successo di Ultimo tango a Parigi, la Schneider dichiarò ai media la sua bisessualità. Nei primi mesi del 1976, durante le riprese di Caligola, fu licenziata dalla produzione per il suo rifiuto a girare scene di nudo. Il licenziamento le provocò una crisi nervosa tale da dover essere ricoverata in un ospedale psichiatrico a Roma. Il 1979 fu per la Schneider un anno turbolento, segnato dalla tossicodipendenza, da un'overdose e da un conseguente tentativo di suicidio, Nel 1980 dopo un lungo periodo di riabilitazione tornò alle scene cinematografiche e teatrali. Nel 1996 ha prodotto un disco-tributo a Lucio Battisti dal titolo Señor Battisti, di cui era anche interprete insieme a Cristiano Malgioglio, suo carissimo amico. È morta il 3 febbraio 2011 a 58 anni a causa di un cancro ai polmoni ed è stata sepolta a Parigi nel cimitero del Père-Lachaise.

Dici di amare......


 

Tutti dicono.......


 

ehehheheheh


 

martedì 26 marzo 2024

La leggenda della passiflora


Nei giorni lontani, quando il mondo era tutto nuovo, la primavera fece balzare dalle tenebre verso la luce tutte le piante della Terra, e tutte fiorirono come per incanto. Solo una pianta non udì il richiamo della primavera, e quando finalmente riuscì a rompere la dura zolla la primavera era già lontana… ” Fa che anch’io fiorisca, o Signore!” Pregò la piantina. “Tu pure fiorirai”, rispose il Signore. “Quando?” chiese con ansia la piccola pianta senza nome. “Un giorno… “e l’occhio di Dio si velò di tristezza. Era ormai passato molto tempo, la primavera anche quell’anno era venuta e al suo tocco le piante del Golgota avevano aperto i loro fiori. Tutte le piante, fuorché la piantina senza nome. Il vento portò l’eco di urla sguaiate, di gemiti, di pianti: un uomo avanzava fra la folla urlante, curvo sotto la croce, aveva il volto sfigurato dal dolore e dal sangue… “Vorrei piangere anch’io come piangono gli uomini” pensò la piantina con un fremito… Gesù in quel momento le passava accanto, e una lacrima mista a sangue cadde sulla piantina pietosa. Subito sbocciò un fiore bizzarro, che portava nella corolla gli strumenti della passione: una corona, un martello, dei chiodi… era la passiflora, il fiore della passione.

Rosa Agazzi

 






(Volongo, 26 marzo 1866 – Volongo, 9 gennaio 1951)
è stata una pedagogista, educatrice e insegnante italiana.
Insieme alla sorella Carolina, è stata un punto di riferimento nella storia della pedagogia italiana.
Il metodo scolastico delle sorelle Agazzi
Descrizione del concetto di "scuola materna" e del metodo educativo sperimentato dalle sorelle Agazzi alla fine del 1800. Il termine veniva utilizzato per indicare il nuovo istituto per l'infanzia che vuole ispirarsi all'ambiente familiare, ma ad un ambiente familiare modello, ordinato, pulito, dove ci si vuol bene e ci aiuta scambievolmente. Esso è "scuola" perché vi s'insegnano tante cose, ma rifugge dallo scolasticismo: è una scuola in cui soprattutto si agisce, si parla, si vive come in famiglia

lunedì 25 marzo 2024

domenica 24 marzo 2024

Una poesia del mio paese ❤



+ che in toscano è in dialetto sestese.
Ricordi del Passato
Io e son di Sesto Fiorentino
e son naa e cresciua in un rione detto Panicaglia
dei vicini di casa e un ci scappaa nulla
si sapea tutto di tutti,
ma degli omini che cera li
il nome vero sera scordao
perché per sopranome ognun venia chiamao.
Il Piattola, il Canino, il Barbocchio,
io sono la figliola di Paglione
ch’era figliolo di Pidocchio.
Nelle serae calde e si staa fora
noi figlioli d’allora, si giocaa a nascondino,
per le strade le luci eran rade, i vicoli scuri,
e ci si acquattava dietro i muri
sentraa nei portoni aperti e nessuno ci mandaa via.
Le donne sedue su l'uscio facean la treccia,
e chiacchieraano della loro miseria,
gl’omini dentro casa facean la briscolina
con un quartin di vino come posta.
E me lo rammento bene quando venia l’inverno
e si facea buio presto e lera l’ora d’andare a letto,
la mi mamma mi dicea:
*Ti metto i’ veggio attaccao a’ì trabiccolo
e te infilalo sotto le lenzola,
i cottrone te l’hò già messo sopra io
va a dormire che domani c’hai la scola.
Il pan con l’olio mi daa per colazione,
ma quello che si mangiaa di più erano cipolle,
fagioli e patae lesse, quante patae lesse ho mangiao.
Però allora la vita scorrea fra poera gente,
ma se tavei bisogno il vicinao era presente.
Non come ora che sa tutti furia!
Mettetevi a sedere, mondo piccino,
prendetevi sulle ginocchia un bambino,
cantategli una vecchia filastrocca,
raccontategli una favola di maghi e fate
e insieme a lui fatevi due risate.
Se nel mio raccontar ho sbagliato
la grammatica o l’italiano, ricordatevi
che ogni paese avea il suo parlar strano.
Graziella Bencini nata nel 1932

Traduzione🤓
Io e son di Sesto Fiorentino
e son nata e cresciuta in un rione detto Panicaglia
dei vicini di casa e un ci scappava nulla
si sapeva tutto di tutti,
ma degli uomini che c'era lì
il nome vero sera scordato
perché per sopranome ognun veniva chiamato.
Il Piattola, il Canino, il Barbocchio,
io sono la figliola di Paglione
ch’era figliolo di Pidocchio.
Nelle serate calde e si stava fuori
noi figlioli di quei tempi, si giocava a nascondino,
per le strade le luci eran rade, i vicoli scuri,
e ci si nascondeva dietro i muri
sentrava nei portoni aperti e nessuno ci mandava via.
Le donne sedute sull'uscio facevan la treccia,
e chiacchieravano della loro miseria,
gli uomini dentro casa facevan la briscolina
con un quartino di vino come premio.
E me lo ricordo bene quando veniva l’inverno
e si faceva buio presto e lera l’ora di andare a letto,
la mi mamma mi diceva:
Ti metto lo scaldino attaccao al trabiccolo
e te mettilo sotto le lenzola,
i coltrone te l’hò già messo sopra io
va a dormire che domani hai la scuola.
Il pane con l’olio mi dava per colazione,
ma quello che si mangiava di più erano cipolle,
fagioli e patate lesse, quante patate lesse ho mangiato.
Però allora la vita scorreva fra povera gente,
ma se avevi bisogno il vicinato era presente.
Non come ora che abbiamo tutti furia!
Mettetevi a sedere, mondo piccino,
prendetevi sulle ginocchia un bambino,
cantategli una vecchia filastrocca,
raccontategli una favola di maghi e fate
e insieme a lui fatevi due risate.
Se nel mio raccontar ho sbagliato
la grammatica o l’italiano, ricordatevi
che ogni paese aveva il suo parlar strano.
Graziella Bencini nata nel 1932

Una volta la quercia....

 


Lietta Tornabuoni

(Pisa, 24 marzo 1931 – Roma, 11 gennaio 2011)
è stata una giornalista e critica cinematografica italiana.
Nata a Pisa da un'antica famiglia aristocratica, figlia di un militare, inizia la carriera giornalistica nel 1949, a 18 anni, presso il settimanale Noi Donne. Nel 1956 collabora con Novella ed in seguito con L'espresso, L'Europeo, La Stampa e Il Corriere della Sera. Accanto alla cronaca e l'attività di critico cinematografico, pubblica libri sul cinema e la televisione. Si legò in particolare a Torino, seguendo per anni come inviata del quotidiano torinese La Stampa, il Torino Film Festival e le numerose iniziative del Museo nazionale del Cinema e le principali attività cinematografiche della città subalpina. Nel mese di dicembre del 2010 viene ricoverata al Policlinico Umberto I di Roma in seguito ad una caduta; l'11 gennaio 2011 si spegne all'età di 79 anni. Era sorella del pittore Lorenzo Tornabuoni (1934-2004).

sabato 23 marzo 2024

Jane Laura Addams




(Cedarville, 6 settembre 1860  Chicago, 21 maggio 1935
)
è stata una scrittrice e attivista statunitense, pacifista, femminista.  Nel 1889 fondò con Ellen Gates Starr la prima casa di assistenza sociale degli Stati Uniti, la Hull House di Chicago, e nel 1920 fu cofondatrice dell’ACLU (American Civil Liberties Union). In un periodo in cui presidenti come Theodore Roosevelt e Woodrow Wilson si identificavano come riformatori e attivisti sociali, Addams fu una delle più importanti riformatrici dell’era progressista. Nata a Cedarville nell'Illinois, Jane Addams era la più giovane di otto figli di una famiglia benestante del Nord Illinois. Il padre era una importante figura nella scena politica, la madre morì quando Jane aveva due anni. Tre dei suoi fratelli morirono durante l’infanzia e un altro morì all’età di 16 anni, quando Jane aveva 8 anni.  All’età di quattro anni Jane si ammalò di tubercolosi alla spina dorsale, anche detta malattia di Pott, che le causò una curvatura alla spina dorsale e problemi di salute permanenti. Questo problema motorio le creò difficoltà di interazione con gli altri bambini, visto che zoppicava e non poteva correre. Il padre, John Huy Addams, uomo d’affari, era il presidente della National Bank di Freeport. Si risposò nel 1868 quando Jane aveva otto anni. Membro fondatore del Partito Repubblicano dell’Illinois, ricoprì la carica di senatore dello stato dell’Illinois (1855-70) e appoggiò l'amico Abraham Lincoln nelle sue candidature come senatore prima (1854) e alle presidenziali poi (1860). Fin dall'adolescenza Jane Addams era interessata a rendersi utile agli altri. Avrebbe voluto intraprendere la carriera di medico nell'intenzione di prestare aiuto ai poveri, ai quali si sentiva idealmente legata, ma dovette rimandare questo suo desiderio perché il padre, volendo che frequentasse una scuola vicino a casa, la iscrisse al Rockford Female Seminary (oggi Università di Rockford), a Rockford. Dopo la morte del padre, scomparso inaspettatamente a causa di un'appendicite, si trasferì a Filadelfia con la matrigna Anna Hadelman Addams, la sorella Alice e il marito di questa. Jane iniziò gli studi di medicina al Woman’s Medical College di Philadelphia, ma i suoi problemi di salute, un’operazione alla spina dorsale e un esaurimento nervoso le impedirono di conseguire la laurea. Anche la matrigna Anna si ammalò e l’intera famiglia cancellò quindi i propri piani di permanenza a Filadelfia e fece ritorno a Cedarville. Nell’agosto del 1883 Addams si imbarcò con la matrigna per un viaggio di due anni in Europa. Affascinata dai primi cristiani e dal libro di Tolstoj La mia religione fu battezzata nella chiesa presbiteriana di Cedarville nell’estate del 1886. Iniziò ad essere ispirata dall’idea di democrazia come ideale sociale grazie alla lettura del libro Dei doveri dell’uomo di Giuseppe Mazzini. Ciononostante si sentiva confusa riguardo al suo ruolo come donna. The Subjection of Women di John Stuart Mill le diede modo di interrogarsi sulle pressioni sociali sulla donna che doveva sposarsi e dedicare la propria vita alla famiglia. Nell’estate del 1887 Jane Addams lesse in una rivista di una nuova idea di aprire una casa di assistenza. Decise di visitare la prima casa di assistenza al mondo, la Toynbee Hall a Londra, per trarne ispirazione ed esempio. Tra il dicembre 1887 e l’estate 1888 viaggiò in Europa in compagnia di alcune amiche, tra cui Ellen Gates Starr, e con quest'ultima iniziò a lavorare al progetto.  Il modello di Toynbee Hall prevedeva la convivenza di classi sociali fra loro diverse ai fini di un obbiettivo comune, nello stesso spirito delle prime comunità cristiane. Le case di assistenza funzionavano sia come centri in cui i singoli potevano esprimersi attraverso lo sviluppo di attività manuali e artistiche, che come istituzioni fondate sull'offerta di servizi sociali. Queste strutture posero le basi per la società civile americana, uno spazio neutrale al cui interno comunità e ideologie diverse potevano imparare le une dalle altre e cercare terreno comune per l’azione collettiva. Nel 1889 Addams e Ellen Gates Starr fondarono Hull House, una casa di assistenza a Chicago. Addams pagò tutte le spese (riparazione del tetto del porticato, pittura delle pareti e acquisto dei mobili) e la maggior parte dei costi di gestione. Le donazioni individuali supportarono l’avvio della casa nei primi cinque anni e Addams poté ridurre il proprio contributo nonostante la rapida crescita del budget annuale. Jane Addams e Ellen Gates Starr furono le prime due occupanti della casa, che sarebbe in seguito diventata la residenza di circa 25 donne. Nel periodo del suo apice, Hull House era visitata da 2.000 persone alla settimana. Hull House era un centro di ricerca, analisi empirica, studio, dibattito e anche centro pragmatico per vivere e stabilire buone relazioni con la comunità. Per Addams i rapporti sociali rappresentavano un fattore di primaria importanza per l'economia e la democrazia. Le residenti di Hull House svolgevano ricerche nel settore abitativo, medico, economico. La casa includeva una scuola serale per adulti, club per ragazzi e ragazze, una cucina pubblica, una galleria d’arte, una palestra, un bagno pubblico, una legatoria, una scuola di musica, un teatro, una biblioteca, una sala riunioni per le discussioni, una sala da pranzo e diverse abitazioni. La scuola serale creata a Hull House anticipò i moderni corsi universitari. Oltre ad offrire servizi sociali ed eventi culturali alla vasta popolazione di immigrati della comunità, Hull House dava l’opportunità ai giovani assistenti sociali di ricevere una formazione sul campo. Un aspetto molto importante di Hull House per Jane Addams era costituito dal programma dedicato all'arte, nel quale vedeva la chiave per esprimere le diversità e nello stesso tempo per promuovere l’interazione collettiva, la scoperta di sé e degli altri, lo svago e l’immaginazione, contro il modello educativo dominante che faceva rientrare l’individuo in un lavoro specifico o in una posizione specifica. 
Etica. Starr e Addams fondarono la loro attività di riforma sociale a Hull House su tre “principi etici”: dare il buon esempio, collaborare e praticare una democrazia sociale ed egualitaria. Hull House offrì un programma completo di attività civiche, culturali, ricreative e formative e attirò da ogni parte del mondo visitatori. Il centro venne coinvolto in campagne cittadine e statali per il miglioramento del benessere pubblico, per una legislazione di tutela del lavoro minorile e delle donne lavoratrici. La filosofia di Addams combinò la sensibilità femminista con un impegno costante per il miglioramento sociale attraverso attività di cooperazione.
L'enfasi sui bambini In “The Spirit of Youth and the City Streets” (1909) Jane Addams argomentò che il gioco e i programmi ricreativi erano necessari perché le città stavano distruggendo lo spirito della gioventù. Hull House proponeva programmi d’arte e teatro, classi di scuola materna, club di ragazzi e ragazze, corsi di lingua, gruppi di lettura, corsi universitari per studenti non iscritti all'università. Il tutto accompagnato da un'atmosfera di libertà di espressione, una palestra, un museo del lavoro e parco giochi. Tutte queste attività erano progettate con il fine di favorire la cooperazione democratica, l'azione collettiva e ridurre l'individualismo. Con gli altri collaboratori di Hull House, nel 1901 Jane Addams fondò quella che sarebbe diventata la Juvenile Protective Association (JPA), dato che, negli ultimi tempi, gli episodi di disagio e ribellione da parte di giovani ragazzi, costretti a lavorare per ore ed ore in fabbriche per un salario misero e destinato tutto alla famiglia, erano aumentati a vista d'occhio. Uno fra questi era stato il caso di una ragazzina italiana, appartenente alla comunità di Hull House, che per sfuggire all'intenso sfruttamento subito in fabbrica si era volutamente procurata delle ferite, sbattendo la testa ininterrottamente contro il muro. Dal 1907 fino agli anni quaranta del '900, la JPA promosse studi sulla prostituzione, il razzismo, il lavoro e lo sfruttamento minorile, l'abuso di droga, e i loro effetti sullo sviluppo dei minori. Nel corso degli anni, la sua missione divenne quella di migliorare il benessere sociale ed emotivo e la vita dei bambini e degli adulti della comunità. 
Documentazione sulle malattie sociali. Jane Addams e i suoi colleghi hanno documentato la geografia della febbre tifoide, mostrando come i lavoratori poveri sopportassero il peso della malattia. Individuò nella corruzione politica e negli interessi affaristici il disinteresse delle istituzioni per la salute, la qualità dei servizi igienico-sanitari, e il rispetto dei codici dell’edilizia. Collegando la giustizia ambientale e la riforma municipale, Addams contrastò lo strapotere delle élite finanziarie e favorì una più equa distribuzione dei servizi della città e un aumento delle attività ispettive. 
Il ruolo delle donne. Hull House era stata originariamente pensata come uno strumento di trasmissione di valori culturali alle masse. Nel corso del tempo l'attenzione cambiò, facendo in modo che l'arte e la cultura (come evidenziato nella costruzione del Palazzo Butler) rispondessero alle esigenze della comunità. A tal fine vennero progettati interventi per l'assistenza all'infanzia, offerte opportunità d’istruzione, realizzati grandi spazi d’incontro. Hull-House non fu solo un banco di prova per la nuova generazione di donne scolarizzate e in carriera: divenne anche parte della comunità in cui era stata fondata, e il suo sviluppo rivela una storia condivisa.Jane Addams ampliò il concetto di dovere civico per includere ruoli per le donne che andavano oltre alla maternità. La vita delle donne ruotava intorno "alla responsabilità, la cura e l'obbligo," e questa considerazione diede un valore aggiunto al movimento del diritto al voto delle donne che lei appoggiò. Jane Addams affermò che le donne, rispetto agli uomini, erano state educate alla cura del benessere umano. Un esempio dell'applicazione di questo principio fu la "guerra della spazzatura", attraverso la quale, con l'aiuto del Club delle Donne di Hull House, in un solo anno vennero segnalate al Consiglio della città oltre 1 000 violazioni in materia di salute pubblica e la raccolta regolare dei rifiuti ridusse i casi di morte e malattie. Nel 1894 divenne la prima donna nominata ispettore sanitario del 19º distretto di Chicago. L'idea di femminilità di Addams mise in discussione i tradizionali ruoli femminili di moglie, figlia, madre. Nei suoi volumi autobiografici, "Twenty Years at Hull-House" (1910) e "The Second Twenty Years at Hull-House" (1930), sostenne che le sue costruzioni di genere erano un parallelismo dell'ideologia dell'Era Progressista. In "A New Conscience and an Ancient Evil" (1912) esaminò la patologia sociale di schiavitù sessuale, la prostituzione e altri comportamenti sessuali tra le donne che lavorano in centri industriali americani durante il 1890 e il 1910. Nelle sue autobiografie, Addams rappresenta se stessa come una "Mother of Social Work", una matrona celibe che si è posta al servizio delle masse di immigrati sofferenti di Hull House, come se fossero i suoi figli. Ella divenne "madre della nazione", identificata con la maternità nel senso di cura protettiva del suo popolo. 
Movimento pacifista. Nel 1898 Addams si unì alla Lega Anti-Imperialista (Anti-Imperialistic League), in opposizione all’annessione delle Filippine agli Stati Uniti. Fedele sostenitrice del Partito Progressista, la Addams votò in favore di Theodore Roosevelt per la presidenza durante il Party Convention, tenutosi a Chicago nell’agosto del 1912. Si iscrisse alla piattaforma del partito e continuò a promuovere la campagna elettorale di Roosevelt durante la campagna presidenziale del 1912. Addams concepiva la democrazia, la giustizia sociale e la pace come ideali che dovevano rafforzarsi vicendevolmente, come sostenne nel libro "Newer Ideals of Peace" (1907). Nel 1915 venne invitata dalle attiviste del movimento pacifista femminile a presiedere l’International Congress of Women a The Hague (28-30 aprile del 1915), dove diresse una Commissione incaricata a predisporre una piattaforma di proposte per porre fine alla guerra. Ciò includeva l'organizzazione di incontri con dieci leader di nazioni neutrali e nazioni in guerra. Jane Addams e le co-delegate Emily Balch e Alice Hamilton, documentarono le esperienze di questa avventura in un libro: "Women at the Hague" (University of Illinois)Addams condannò la guerra come un cataclisma che indebolisce la gentilezza umana, la solidarietà e le relazioni civiche. Il suo discorso sul pacifismo tenuto nel 1915 a Carnegie Hall, ricevette critiche negative da parte di svariati giornali, tra cui il New York Times, che la etichettò come antipatriottica. Uno alla volta i suoi punti di vista vennero denunciati dai gruppi e dai giornali patriottici durante la prima guerra mondiale (1917-18). Oswald Garrison Villard prese le sue difese quando lei ipotizzò che le armate somministrassero alcool ai soldati prima di un attacco. Nell'America del dopoguerra sembrava essere scomparsa la volontà di ripristinare quelle libertà che erano state violate durante il conflitto. Per queste ragioni Jane Addams affermò: "è come se noi ora volontariamente ci opponessimo alla loro normale e naturale reintroduzione". I primi a soffrire di questa situazione erano secondo lei gli immigrati, nei confronti dei quali si erano moltiplicate le manifestazioni di ostilità. Fu eletta presidente per l’International Committee of Women per una pace duratura (Permanent Peace), stabilita per poter continuare il lavoro del Hague Congress. Durante una conferenza del 1919 tenutasi a Zurigo in Svizzera, l’International Committee si trasformò nella Women's International League for Peace and Freedom (WILPF). Più tardi, durante i suoi viaggi, incontrò una grande varietà di diplomatici e leader civici e riconfermò le sue idee sul ruolo sociale delle donne nella promozione della pace. I suoi sforzi le furono riconosciuti nel 1931 quando ricevette il premio Nobel per la pace, prima donna statunitense a ricevere questo riconoscimento. Donò parte della somma messa a disposizione dal premio alla Women’s International League for Peace and Freedom.


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