martedì 19 marzo 2024

Serse Coppi



(Castellania, 19 marzo 1923 – Torino, 29 giugno 1951)

è stato un ciclista su strada italiano, fratello del celebre Fausto.
Cresciuto ciclisticamente insieme al fratello, fu un suo prezioso gregario nel dopoguerra alla Bianchi. Esordì come professionista nel 1946 classificandosi al ventiquattresimo posto nel Giro d'Italia vinto da Gino Bartali. L'anno successivo cadde al Giro e si fratturò una gamba.Nel 1949 arrivò la sua più grande affermazione, alla Parigi-Roubaix, vinta a pari merito con André Mahé in un episodio curioso. Il terzetto di testa, regolato poi dal francese, fu indirizzato su un percorso sbagliato e arrivò al velodromo di Roubaix solo dopo che il gruppo, la cui volata fu vinta da Serse Coppi, aveva tagliato il traguardo. La giuria dopo una lunga discussione decise così di assegnare la vittoria ex-aequo a Coppi e Mahé.Il 29 giugno del 1951, al Giro del Piemonte, cadde durante lo sprint finale battendo la testa a terra. Le conseguenze dell'incidente non sembrarono in un primo momento gravi, ma dopo essere rientrato in albergo le sue condizioni peggiorarono improvvisamente e l'infortunio si rivelò fatale: Serse fu colpito da un'emorragia cerebrale e morì (curioso e drammatico il parallelo con Giulio Bartali, fratello di Gino, anch'egli morto in seguito ad un incidente in gara nel 1936, durante una corsa ciclistica per dilettanti nei pressi di Firenze).

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È comunque giusto ricordare anche i risultati di quello che, oltre ad essere il fratello del Campionissimo, fu un ottimo ciclista e gregario.Nel 1945 Coppi esordì tra i professionisti, raccogliendo un buon bottino con due successi e ottimi piazzamenti, quarto alla Coppa Bernocchi, ottavo nella Milano-Torino, decimo al Campionato di Zurigo. Il 1946 lo vide alla partenza del Giro che terminerà 24º. Fu poi terzo nel difficile Giro dell'Emilia, mentre l'anno seguente fu nerissimo perché una frattura ad una gamba nella settima tappa lo mise fuori gioco per quasi tutta la stagione. Ritornò praticamente al Trofeo Baracchi del 1948, mentre nel 1949 ottenne buoni piazzamenti in numerosi circuiti nazionali e fu uno dei migliori italiani nella Freccia Vallone. Nel 1950 il capolavoro Roubaix che conosciamo già e nel 1950 ancora un podio, secondo, nel Trofeo Baracchi in coppia col fratello Fausto, mentre nel 1951 fu settimo al Giro del Lazio.


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