martedì 31 maggio 2022
Un POETA al Giorno Walt Whitman 📖 🖋
O Capitano! mio Capitano!
O Capitano! mio Capitano! il nostro viaggio tremendo è finito,
La nave ha superato ogni tempesta, l’ambito premio è vinto,
Il porto è vicino, odo le campane, il popolo è esultante,
Gli occhi seguono la solida chiglia, l’audace e altero vascello;
Ma o cuore! cuore! cuore!
O rosse gocce sanguinanti sul ponte
Dove è disteso il mio Capitano
Caduto morto, freddato.
O Capitano! mio Capitano! alzati e ascolta le campane; alzati,
Svetta per te la bandiera, trilla per te la tromba, per te
I mazzi di fiori, le ghirlande coi nastri, le rive nere di folla,
Chiamano te, le masse ondeggianti, i volti fissi impazienti,
Qua Capitano! padre amato!
Questo braccio sotto il tuo capo!
É un puro sogno che sul ponte
Cadesti morto, freddato.
Ma non risponde il mio Capitano, immobili e bianche le sue labbra,
Mio padre non sente il mio braccio, non ha più polso e volere;
La nave è ancorata sana e salva, il viaggio è finito,
Torna dal viaggio tremendo col premio vinto la nave;
Rive esultate, e voi squillate, campane!
Io con passo angosciato cammino sul ponte
Dove è disteso il mio Capitano
Caduto morto, freddato.
Walter Whitman
Quasi una barzelletta.........😨😱
Dal dottore
Un tizio visibilmente stravolto entra
nello studio di un noto gastroenterologo:
- Dottore, sto malissimo,
ho un violento attacco di diarrea da oltre un mese...
- Capisco, ha provato con il limone ?
- Certo dottore,
ma appena me lo levo
ricomincio come prima!!
lunedì 30 maggio 2022
Un POETA al Giorno Giovanni Campus 📖 🖋
QUOTIDIANA
Come assidua la vita ci consuma…
ecco, invecchiamo lentamente, l’uno
di fronte all’altro. Ma è soltanto il corpo
che si logora: l’anima si affina.
Questo corpo alla fine si depone
come un abito smesso – oppure, a volte,
strappato d’improvviso, lacerato
vivendoci… Ma guarda: è solo un abito
deposto. Noi dobbiamo essere spogli
tutti, alla fine: non potrai discendere,
ancora vivo, il fiume della Vita.
Ancora greve di carnale ombra
non potresti rinascere, salpare
stupefatto, invisibile, esitante
abbandonarti al Mare della Luce.
Giovanni Campus
Anna Proclemer
è stata un'attrice e doppiatrice italiana.
sordisce nel 1941 in Nostra Dea di Massimo Bontempelli, per la regia di Turi Vasile con il Teatro dell'Università di Roma, ma l'esordio come protagonista avviene qualche mese più tardi in Minnie la candida, sempre di Bontempelli, per la regia di Ruggero Jacobbi. Durante la guerra recita con il Teatro delle Arti di Anton Giulio Bragaglia, in seguito con la compagnia dell'IDI, la compagnia Pagnani-Cervi e quella di Ricci. Lavora con Vittorio Gassman e Luigi Squarzina al Teatro d'Arte e, ancora, al Piccolo Teatro di Milano diretta da Giorgio Strehler. Al cinema è protagonista di 15 film. Successivamente interpreta ruoli da non protagonista, ma nel contempo viene scelta da Alberto Lattuada come doppiatrice di Yvonne Sanson ne Il delitto di Giovanni Episcopo. Darà voce anche ad Anne Bancroft in Anna dei miracoli, interpretandone successivamente il ruolo in una riduzione televisiva andata in onda nel 1968 e più volte replicata. Prima di queste due esperienze è stata protagonista di Anna dei miracoli in teatro, nella stagione 1960-61, al fianco dell'esordiente Ottavia Piccolo. Nel 1955 Lucio Ardenzi la coinvolge in una tournée nell'America del Sud - Brasile, Argentina, Uruguay - organizzata con l'appoggio del Ministero dello spettacolo. Fra i partecipanti, attori quali Luigi Vannucchi, Giorgio Albertazzi, Renzo Ricci, Eva Magni, Tino Buazzelli, Glauco Mauri, Davide Montemurri, Franca Nuti e Bianca Toccafondi. A parte il Re Lear di Shakespeare, che vedeva riuniti nello stesso spettacolo tutti gli attori principali della compagnia, il repertorio era tutto italiano: Corruzione al Palazzo di giustizia di Ugo Betti, Beatrice Cenci di Alberto Moravia in prima mondiale, Il seduttore di Diego Fabbri. Nel 1956 inaugura un lungo sodalizio artistico e sentimentale con Giorgio Albertazzi. Proprio al suo fianco è la prima apparizione televisiva, tre anni dopo, nello sceneggiato televisivo L'idiota, cui fanno seguito molte altre, soprattutto in riduzioni di spettacoli teatrali. Il suo repertorio comprende, fra l'altro, testi di Pirandello, George Bernard Shaw, Lillian Hellman e D'Annunzio. Nel 2010 le è stato assegnato il Premio Gassman alla carriera per il teatro e nel 2011 il Premio Alabarda d'oro. Anna Proclemer conclude la sua settantennale carriera partecipando al film Magnifica presenza di Ferzan Özpetek, del 2012. Lo stesso regista l'avrebbe poi scritturata per un'altra parte nel suo film successivo Allacciate le cinture, ma lei ha declinato asserendo di non sentirsela di spostarsi e di affrontare un altro ruolo. È morta a 89 anni. Nel 1946 sposò lo scrittore Vitaliano Brancati, che per lei scrisse il testo teatrale La governante. Poco prima della di lui morte, nel 1954, la coppia si separò; dall'unione nacque nel 1947 una figlia, Antonia, divenuta scrittrice e sceneggiatrice. Dopo la separazione si legò per molti anni all'attore Giorgio Albertazzi. Atea dichiarata, in un'intervista del 2003, alla soglia degli 80 anni, Proclemer disse: «quando ho un dolore interiore non so a chi rivolgermi, se non alla memoria delle persone che ho amato»
Auguri ! Oggi 30 maggio si festeggia l'onomastico di Giovanna.
domenica 29 maggio 2022
Preghiera per l'Ascensione🙏
La rondine.
Il POETA di Oggi Dante Alighieri 📖🖋
Ne li occhi porta la mia donna Amore
Dante Alighieri
Barba di Giove🌵
LA FORMICUZZA
C'era un grillo in un campo di lino
la formicuzza ne chiese un pochino.
Lariciunferarillalero lariciunferarillallà.
Disse lo grillo:"Che cosa ne vuoi fare?"
"Calze e camicie, mi voglio maritare!"
Lariciunferarillalero lariciunferarillallà.
Disse lo grillo : "Lo sposo sarò io!"
La formicuzza:"Sono contenta anch'io!"
Lariciunferarillalero lariciunferarillallà.
Viene fissato il giorno delle nozze:
un fico secco e due castagne cotte.
Lariciunferarillalero lariciunferarillallà.
Erano in chiesa e si mettean l'anello,
il grillo cadde, gli si spaccò il cervello.
Lariciunferarillalero lariciunferarillallà.
La formicuzza dal gran dolore impazza:
sposa di fresco, si ritrovò ragazza!
Lariciunferarillalero lariciunferarillallà.
Eran le otto di là dal mare
e si sente dire che il grillo stava male!
Lariciunferarillalero lariciunferarillallà.
Eran le nove di là dalla via
si sente dire che il grillo è in agonia.
Lariciunferarillalero lariciunferarillallà.
Eran le dieci di là dal porto
si sente dire che il grillo era già morto.
Lariciunferarillalero lariciunferarillallà.
Tutte le formiche vestirono di bianco
per accompagnare il grillo al camposanto.
Lariciunferarillalero lariciunferarillallà.
Tutti i grillini vestirono di nero
per accompagnare il grillo al cimitero.
Lariciunferarillalero lariciunferarillallà.
La formicuzza, per il gran dolore,
prese uno spillo, se lo ficcò nel cuore.
Lariciunferarillalerolariciunferarillallà.
sabato 28 maggio 2022
IL "PADRE NOSTRO" detto da DIO🙏
Per avere
venerdì 27 maggio 2022
CHE LE ANDE ATTRAVERSINO LE LORO MURA.
Lascia che le Ande attraversino le loro
antiche mura del tempo e della tragedia,
lascia che i sentieri degli Incas
attraversati da Tupac Amaru attraversino
i fiumi tumultuosi
, le valli e le alte montagne
che trafiggono le orecchie dei popoli
intrappolati nella loro inerzia
e scuotano la radice profonda
al sangue del Perù la sua razza
Le parole devono essere dette come pugni
in un raduno di protesta
parole come pietre
parole come frecce
Alzate al cielo assomiglieranno a bandiere sventolate
o tese spiegate e saranno ascoltate nel ruggito del vento
sopra la mappa del Perù e oltre il mare e oltre
indicando la rotta degli uomini.
Magda Portal
Nevrosi
i miei nervi sono come la corda
tesa e indolenzita
di un vecchio carillon.
I miei nervi piangono, gridano.
I miei nervi dicono: tranquilla!
alla mano che continua sul volante
a girare.
E un giorno, tutti insieme,
scoppieranno con un profondo suono.
E resterà vuoto
il vecchio carillon di musica gitana-
del cuore.
Magda Portal
Magda Portal
(Barranco, 27 maggio 1900 – Lima, 11 luglio 1989),
è stata una scrittrice e poetessa peruviana, attivista sociale e una dei fondatori dell'Alleanza Popolare Rivoluzionaria Americana (APRA).
Ha
militato nel partito per vent'anni dal 1928-1948, partito che ha poi
abbandonato, in disaccordo con il suo cambio di orientamento
ideologico. José Carlo Mariátegui ha elogiato la sua opera poetica, chiamandola la «primera poetisa del Perú» (prima poetessa del Perù). È stata la prima poetessa della corrente di avanguardia, non solo del Perù, bensì di tutta l'America Latina. Si è inoltre rimarcata per il suo attivismo sociale, particolarmente a favore dei diritti civili delle donne. È stata la prima rappresentante del femminismo militante nel Perù.
Era la seconda figlia (di quattro: tre donne e un uomo) del
matrimonio di Pedro Pablo Portal Ortega e Rosa Amelia Moreno del Risco. È
nata a Barranco, una località balneare di Lima. Aveva tre anni, quando la sua famiglia si trasferì a Callao, stabilendosi in una casa vicino a Bellavista,
dove suo padre lavorava nel settore immobiliare. Aveva cinque anni,
quando suo padre morì, vittima di un'improvvisa malattia polmonare,
lasciando la famiglia in difficoltà. Sua madre dovette quindi
guadagnarsi da vivere facendo lavori di cucito, finché un giorno, a
causa di debiti non pagati, la casa fu sequestrata. Questo evento ha
segnato la vita di Magda e, come racconta nella sua autobiografia, è
stato il suo primo contatto con l'ingiustizia. Sua madre si risposò ed
ebbe altri figli. La vita familiare passò da allora in poi in continui
cambi di luoghi di residenza. Magda frequentò la scuola e terminò le
medie commerciali. Inizia a lavorare in vari mestieri: assistente di
uno studio fotografico, di un'agenzia di commissioni, di un laboratorio
di litografia. Aveva 17 anni quando iniziò a frequentare le aule
dell'Universidad Mayor de San Marcos, senza nessuna registrazione. Lei
stessa dice che sarebbe entrata in un'aula, si sarebbe seduta ad
ascoltare le lezioni e nessuno glielo avrebbe impedito. Fece amicizia
con diversi studenti universitari e giovani intellettuali, alcuni già
miravano ad essere poeti e scrittori notevoli, come César Vallejo, Alcides Spelucin e Antenor Orrego.
Chi lo conosceva a quel tempo la descrive come bella e quasi angelica;
aveva gli occhi azzurri e i capelli rossastri e ricci. La sua
corporatura sottile e fine contrastava con il suo carattere
intraprendente e impetuoso. I suoi amici, i giovani politici dell'epoca
(come Haya de la Torre, Manuel Seoane Corrales,i fratelli Federico e Reynaldo Bolaños) la corteggiarono e la chiamarono "La muñeca". Ebbe una relazione con Federico Bolaños,
poeta e pubblicista huancaíno, unione di cui nacque una figlia, di
nome Gloria (1923). Ma si separò da Federico e divenne socia di suo
cognato, Reynaldo Bolaños, anch'egli poeta, meglio conosciuto con il
suo pseudonimo Serafín Delmar. I tre pubblicarono la prima rivista letteraria d'avanguardia del Perù, Flechas (1924).
giovedì 26 maggio 2022
PREGHIERA dal Mondo Virtuale🙏
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