QUOTIDIANA
Come assidua la vita ci consuma…
ecco, invecchiamo lentamente, l’uno
di fronte all’altro. Ma è soltanto il corpo
che si logora: l’anima si affina.
Questo corpo alla fine si depone
come un abito smesso – oppure, a volte,
strappato d’improvviso, lacerato
vivendoci… Ma guarda: è solo un abito
deposto. Noi dobbiamo essere spogli
tutti, alla fine: non potrai discendere,
ancora vivo, il fiume della Vita.
Ancora greve di carnale ombra
non potresti rinascere, salpare
stupefatto, invisibile, esitante
abbandonarti al Mare della Luce.
Giovanni Campus
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