domenica 31 dicembre 2023

🌠Ultima Buonanotte del 2023🌠

 



Felicità, serenità ed armonia regni nella vostra casa e in quella di tutti!!!!
Vi auguro un anno di pace, serenità, amore, salute, gioia, amicizia
e che il mondo diventi meno egoista,
meno ladro,
meno potere agli uomini che non lo meritano.....
Auguri anche da parte delle stelle che brillano in cielo
per illuminare il nostro cammino.
Buon 2024 con un celestiale abbraccio stellare.
Lucia🍀🍾🥂🐞

Un anno che se ne va.. uno nuovo sta arrivando... 🍾🥂🍀


L'anno vecchio ci sta per lasciare..

lasciandosi alle spalle poche gioie e molti dolori.
Il 2023 ha lasciato scie pesanti : guerre, terremoti, alluvioni ..
Finisce un anno , disastroso in tutti i sensi, per la violenza sulle donne e i bambini , su gli animali .
La politica è un disastro e ci trova sconcertati.
I giovani sono senza lavoro e ancora peggio senza ideali.
Le belle notizie non hanno spazio , fanno cronaca o audience solo le brutte. Ognuno di noi faccia la sua parte e non diamo sempre colpa agli altri del male che esiste.
BUON ANNO a TUTTI di ❤ e tanto rispetto per tutte le idee.
FELICE E SERENO 2024 , con la speranza di ospedali vuoti e medici disoccupati, con senatori in pensione, banche più umane e con ricercatori attenti ad ogni nuova scoperta anche se valida per una sola persona con malattia sconosciuta. Ogni passo in più sarà un traguardo per la nuova generazione che prenderà forza e vigore se la TV manderà meno notizie catastrofiche e a volte nemmeno vere. Se sapremo discernere il bene dal male ci troveremo meglio. CON ANIMI DISPOSTI A MIGLORARSI: Per il bene nostro e di chi ci vive vicino.
Lucia🐞

Guglielmo Jervis detto "Willy"


(Napoli, 31 dicembre 1901 – Villar Pellice, 5 agosto 1944)

è stato un ingegnere e antifascista italiano.
Guglielmo apparteneva ad una famiglia valdese, discendente da una famiglia di navigatori inglesi. Si laureò in ingegneria al Politecnico di Milano nel 1925. Dopo alcuni anni passati nell'esercito, cominciò a lavorare nel 1930, poi nel 1934 fu assunto alla Olivetti, dapprima come direttore dello stabilimento di Bologna, poi dal 1935 si occupò della formazione degli operai nello stabilimento centrale di Ivrea. Fu sempre attivo nella comunità valdese. Nel 1932 si sposò con Lucilla Rochat, e la coppia ebbe tre figli. Fu appassionato di alpinismo; accademico del Club Alpino Italiano, fu presidente della sezione CAI di Ivrea. Dopo l'armistizio del 1943 aderì alla Resistenza nella zona di Ivrea; sfruttando le sue abilità di alpinista, accompagnò più volte gruppi di profughi ebrei e di sbandati in Svizzera, ove entrò in contatto con le forze armate del Regno Unito. Ricercato dai nazifascisti, nel novembre del 1943 dovette fuggire da Ivrea, per rifugiarsi in val Pellice, dove proseguì l'attività partigiana, tra le file delle formazioni di Giustizia e Libertà, con il nome di battaglia di Willy. Organizzò, tra le altre cose, il primo lancio di armi per la Resistenza sulle Alpi Occidentali. L'11 marzo 1944 fu arrestato dalle SS italiane della II Kompanie - comandate dal capitano Arturo Dal Dosso al ponte di Bibiana, tra le valli Pellice e Germanasca. Trovato in possesso di documenti importanti, fu tradotto in carcere e torturato a lungo, senza che i torturatori riuscissero peraltro a ricavarne alcuna informazioni. Nella notte tra il 4 ed il 5 agosto 1944 Guglielmo "Willy" fu portato con altri quattro partigiani sulla piazza di Villar Pellice, e qui i cinque furono fucilati. La salma di Jervis fu successivamente lasciata appesa ad un albero per un certo tempo. Sulla salma fu in seguito ritrovata una Bibbia tascabile, sulla quale Jervis aveva scritto il seguente messaggio:
« Non piangetemi, non chiamatemi povero. Muoio per aver servito un'idea »
Dopo la sua morte, Adriano Olivetti si offrì di mantenere la famiglia di Jervis; l'industriale considerava infatti il suo dipendente caduto sul lavoro, e chiese alla vedova Lucilla Rochat l'onore di provvedere a lei ed ai figli.
Alla memoria di Guglielmo Jervis sono dedicati due rifugi alpini:
il rifugio Guglielmo Jervis nella valle dell'Orco, in comune di Ceresole Reale
il rifugio Willy Jervis in val Pellice, in comune di Bobbio Pellice
La piazza principale di Villar Pellice ove fu fucilato porta oggi il suo nome. Anche la via dove sorge la sede storica della Olivetti a Ivrea è stata dedicata a Willy Jervis.
Medaglia d'oro al valor militare
— Villar Pellice, 5 agosto 1944

Filastrocca popolare 🎄


Dal tronco nasce il ramo,
dal ramo nasce il fiore,
da Dio venne Maria,
da Lei Nostro Signore.
E’ Natale di gelo
e il bimbo non ha panni:
Maria si toglie il velo
che porta sui capelli.
Ha un velo come fascia,
nel presepe, il Messia
ed ha come sua culla
le braccia di Maria.

da un vecchio libro di scuola.

sabato 30 dicembre 2023

Tra poco il cambio di generazione🍾🥂



 

Cambio di generazioni.......

 


Palline di Natale



 


i miei lavoretti

 




Dedicato.........


 

Quando


 

Buona antivigilia del nuovo anno!!!!



Faccio un riassunto dei miei 77 anni compiuti senza vergognarmi delle mie insicurezze e difetti.
Sono nata nel 1946 il 13 dic. Avevano già un bellissimo bambino di 5 anni , poveri ma contenti perché il mio babbo era tornato dalla guerra dopo mesi di prigionia di cui non avevano notizie.
Sono venuta alla luce e ho messo tutti al buio più completo.
Povere persone e "ignoranti" che non sapevano da che parte girarsi. Gli era nata una femmina ma.....come era nata???
Labio palato schisi doppio!( Cioè semplice era già in problema ...invece io sono nata nel peggiore dei modi , palato aperto e labbro leporino doppio! altrimenti sarebbe stato troppo poco!
A volte mi arrabbio con Gesù....mi sembra di essere Marcellino pane e Vino, ci parlo come se fosse mio amico o fratello. Gli domando cosa avevo fatto di così terribile per meritarmi questo??? Premetto oggi non è un gran ché di guaio a Pisa ci sono dei medici speciali che i bambini tornano quasi perfetti. Nel 1946 a Careggi (rinomato ospedale di Firenze un prof. cominciava allora a trattare queste malformazioni. Molti bambini morivano . Vi spiego perché.... Avete presente quando si va dal dentista ci mettono l'aspiratore della saliva, ebbene allora non esisteva. Operando in bocca il sangue andava nei polmoni e provocava Broncopolmoniti. Ebbene io a due mesi dopo la nascita sono stata portata a Milano a chiudere il palato e lasciata lì , perché i miei genitori non avevano soldi per potersi trattenere. Se penso al dolore della mia mamma mi sento male, non avevamo nemmeno il telefono. Mi piacerebbe tanto saper come è andata , ma in casa non se ne poteva parlare e io più grandicella non raccontavo le prese in giro ( oggi bullismo ) che ricevevo, perché mi sentivo colpevole della tristezza che aleggiava in famiglia. Allora la parola Psiche non sapevano cosa fosse!
Ebbene dopo quell'intervento col passare degli anni Diciamo fino ad 11 anni ho avuto 7 interventi tutti finiti con broncopolmoniti con febbre alte e strappo dei punti messi. Per il discorso che ancora non erano esperti . Oggi all'ospedale i bimbi stanno con i genitori. Io ero legata mani e piedi con una fascia perché ero piccola e perché non mi toccassi , ma le operazioni andate tutte a monte.
Cuci e ricuci come può essere l'aspetto di una bimba??? A 16 anni il mio babbo con grandi sacrifici aveva messo da parte 1.000.000 di lire era circa il 1962, 63 mi operarono 3 volte una ogni 2 o 3 mesi e diventai passabile , anche se sempre diversa. Non mi dilungo sui ricordi dei vari ricoveri da piccola, e le tante offese ricevute, ho tante cicatrici marchiate a fuoco nel cuore e li rimarranno. La vita è andata avanti, mi sono fidanzata, sposata e poi per avere il primo figlio ho dovuto penare 7 anni. Adesso ho un cervello diverso, allora volevo far vedere che ero come tutte. E' arrivato Marco e dopo 5 anni Marinella le mie gioie più grandi: Un errore grosso che ho commesso, (ma non avevamo soldi) sono tornata in famiglia. Mi sono sempre occupata di tutti, fino a farmi venire la depressione, forse perché il vaso era colmo. Mi sono curata e però devo dire che sto meglio ma a me la depressione non è passata mai, è passato lo stato acuto, ma ci convivo tutt'ora. Il tempo passa il mio babbino se n'è andato dopo tante sofferenze e a 93 anni se n'è andata anche la mia mamma, senza che mi abbia raccontato tante cose su di me che vorrei aver saputo. I miei figli cresciuti se ne sono andati per la loro strada e si sono fatti una famiglia , Marco vive in Guatemala oramai dal 2011 e mi ha regalato una nipote. Marinella vive a 10 minuti in macchina da me e mi ha regalato 3 nipoti. di che ti lamenti Lucia???? Il terzo bimbo di Marinella a tre mesi che era incinta hanno diagnosticato il mio stesso difetto. Lei piangeva per avermi dato questo dolore, io piangevo per essere la causa del suo dolore. sono passati 6 mesi terribili e poi è nato un bel bambino con appena un taglietto al labbro che a Pisa 4 mesi dopo hanno messo a posto che chi non lo sa non si vede niente e lui all'operazione mentre io ero legata mani e piedi e sola, lui aveva in camera il letto matrimoniale per i genitori. ( Questo per dirvi che i miei problemi sono che sono nata troppo presto!) andiamo avanti. neo 2007 a mio marito hanno tolto un polmone. l'abbiamo scoperto a dicembre 2006 ed dopo controlli , ricoveri ed analisi il maggio 2007 lo hanno operato. Tutto ok.
Vi sembra poco??? Nel 2015 mi hanno sentenziato cancro all'intestino, Ricoverata il 25 gennaio (giorno del compleanno di mio marito) , operata e a marzo cominciate chemio fino ad agosto. Tutto a posto, mi sembrava di aver già dato!!! Macché
Lucia sogni???? il luglio scorso sono finita al pronto soccorso per il <3 dopo varie visite e corono grafia sembra che sia stata la chemio a procurarmi i disturbi che ho al <3 . Pazienza mi curo ma non sono al top. Nel frattempo data l'età vetusta mio marito aspetta di essere chiamato per operarsi ai ginocchi. Credete che sia finita qui??? io no!!! Spero solo che ai miei figli e nipoti non accada niente se deve succedere succeda a me che avrei dovuto morire alla mia nascita!!!
Scusate la lungaggine non ho certo detto tutto ma le cose più che mi hanno colpito. Auguro a voi e alle vostre famiglie tanta salute perché è retorica, ma , con la salute affrontiamo tutto!!!
Tutto a posto un grosso abbraccio e un anno bellissimo per tutti il prossimo 2024!!
Lucia.🐞

venerdì 29 dicembre 2023

La Poetessa di Oggi Forough Farrokhzad 📖🖋

 Alle mie Sorelle

Sorgete dietro la vostra libertà,
Sorelle mie, perché restate zitte?
Sorgete che dovete bere d’ora in poi
Il sangue degli uomini tiranni.
Reclamate i vostri diritti, o mie sorelle,
Da coloro che vi chiamano deboli,
Da coloro che con cento inganni e artifici
Vi relegano in un angolo della casa.
Fin quando sarete oggetto della voluttà e del piacere
Nell’harem della lascivia dell’uomo?
Fin quando prostrerete la vostra orgogliosa testa
Ai suoi piedi come umili schiave?
Questo lamento di rabbia deve diventare
Senza dubbio urlo e grido.
Dovete spezzare queste pesanti catene
Affinché la vita si liberi a voi.
Sorgete ed estirpate la radice dell’oppressione,
Date quiete al cuore pieno di sangue,
Battetevi per garantire
La legge per la vostra libertà.
Forugh Farrokhzad
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Viene, piano, la Befana.


 

La Befana è sui tetti!!!


 

M'avean detto:_ La Befana


 

Discesi dal lettino (la Befana)

 


La Befana

 


Luigi Olivari

 



(La Spezia, 29 dicembre 1891 – Santa Caterina, 13 ottobre 1917)

è stato un asso dell'aviazione italiana. Nato a La Spezia da Tommaso e Maria Ferrando, una famiglia del ceto medio. Da ragazzo si spostò con la sua famiglia a Torino. Veniva descritto come giovane molto attivo negli sport e buon motociclista. Entrò nella scuola per piloti civili di Mirafiori ottenendo il 27 novembre 1914 il brevetto numero 305, su di un Blèriot. Benché riformato alla visita medica di leva per un problema cardiaco si offrì volontario allo scoppio della guerra. Avendo il raro brevetto di pilota venne comunque arruolato nel Battaglione Aviatori, come aviatore volontario. Dopo l'addestramento che ebbe inizio il 15 giugno 1915 ricevette il brevetto di pilota il 1º settembre 1915 con il grado di Aspirante. Fu assegnato alla 1ª Squadriglia. Successivamente, nel gennaio 1916 passò alla 70ª Squadriglia dove conobbe Francesco Baracca. Nel marzo 1916 partecipa al suo primo combattimento presso Medea partecipa all'abbattimento del suo primo apparecchio nemico. Considerato uno dei piloti più abili e coraggiosi, entra a far parte della 91ª Squadriglia conosciuta come la "Squadriglia degli assi". Gli vengono attribuiti 12 abbattimenti, benché ne reclamasse 19. Ritornato in Italia dopo un breve soggiorno in Francia, rimase ucciso a causa dello stallo del suo caccia SPAD S.VII durante il decollo.
Onorificenze
Medaglia di bronzo al valor militare
7 aprile 1916
Medaglia d'argento al valor militare
, 25 agosto 1916 / 16 settembre 1916
Medaglia di bronzo al valor militare
16 settembre 1916
Medaglia d'argento al valor militare
Monfalcone, 18 marzo 1917
Medaglia d'argento al valor militare
Grado, 24 maggio 1917
Medaglia di bronzo al valor militare
Santa Caterina, 13 ottobre 1917
Croce di guerra francese con palme

Si cresce ....

 


La figlia......


 

giovedì 28 dicembre 2023

Angioletti Vintage



 

Angioletti Vintage

 







Angioletti Vintage

 






Angioletti Vintage

 




Io non lo sapevo e Voi????



Lo sapevate che esiste un paese che si chiama Gesù Bambino?

Christkind ("Gesù Bambino" o letteralmente "Cristo Bambino")
si trova nella provincia o Land di Steyr è una città statutaria austriaca di circa 40.000 abitanti, terza per popolazione del land di Alta Austria, dopo Linz e Wels, e capoluogo del distretto di Steyr-Land. L'immagine di Steyr, definita "Città romantica", è molto caratterizzata dal paesaggio e dagli edifici presenti, in particolare dal corso dei due fiumi e dai 119 tra ponti e passerelle che li attraversano. La tradizione del Christkind trae le sue origini da Martin Lutero. Nel medioevo i bambini tedeschi ricevevano i loro doni il giorno di san Nicola (6 dicembre). I protestanti rifiutavano la venerazione dei santi cattolici, ma non per questo volevano rinunciare alla tradizione di fare dei piccoli regali ai loro figli. Lutero impose il giorno di Natale per i doni e sostituì il santo con il Christkind. Durante il XIX secolo venne adottato in molte aree cattoliche, mentre nelle regioni protestanti cominciò a perdere gradualmente importanza, per essere infine sostituito dal secolare Weihnachtsmann (Babbo Natale in tedesco). Una frazione della città austriaca di Steyr si chiama Christkindl, da un santuario che vi si trova. Dal 1950, ogni dicembre le poste austriache vi istituiscono un ufficio postale speciale che raccoglie le lettere spedite al Christkind. Mediamente due milioni di lettere all'anno passano attraverso questo ufficio. Da Steyr a Christkindl, queste località sono unite in un’unica grande città creata esclusivamente per il divertimento natalizio che offre le più svariate attrattive e presenta divertimenti incentrati esclusivamente sul Natale. L’elenco delle attrazioni varia dai musei alle bancarelle, tutto rigorosamente in tema natalizio.
Il “Museo Austriaco di antichi addobbi per l’albero di Natale”
Unico nel suo genere, quest’insolito museo ospita 100.000 pezzi di antiche decorazioni in vetro, porcellana, metallo, cartone e carta, per alberi di Natale in uso dal 1830 al 1945. Al piano terreno sono esposti oggetti del “Natale ai vecchi tempi”, in piccole baracche di legno. Al primo piano si può vedere il “Natale da tutto il mondo” e al termine si visita la “Fabbrica degli angeli”, con circa 300 “angeli in soffitta”.
Le figure del “Presepio di Lamberg” nel museo cittadino
Le bambole della collezione del Conte di Lamberg sono del periodo tra il barocco e il Biedermeier. Si tratta di oltre 200 figure collocate sulla grande montagna del presepe. I vestiti, di alcune figurine, tutti molto belli, hanno ricami di filati in lamè d’oro e argento.
“Presepio Steyr” nell’Innerberger Stadl
È uno degli ultimi teatri esistenti nei paesi di lingua tedesca con marionette azionate con un bastone. Sin dal 1850 esistevano nella regione di Steyr due presepi mobili con numerose figurine che giravano nelle osterie per le rappresentazioni teatrali.
“Presepio di Betlemme”, nel museo cittadino.
E’ uno dei più grandi mai scolpiti in legno d’ulivo ed è stato donato a Steyr in occasione del gemellaggio, nel 2001, con Betlemme. La stalla pesa circa 170 kg e le figure variano tra i 5 e 10 kg.
Presepio in legno nel cortile del Municipio.
Presenta la sacra Famiglia in grandezza naturale, creato appositamente per essere collocato in questo cortile, nel 2002 da Josef Seidl.
Albero di presepi sulla piazza Stadplatz.
Nel medioevo era in uso applicare ai muri esterni delle chiese dei presepi in legno e degli alberi di presepi. Questo permetteva anche alle persone non autorizzate ad entrare in chiesa di commemorare la nascita di Gesù. L’albero di presepi fu creato dal presepista Josef Seidl tra il 1993 e il 1994, in collaborazione con gli amici dei presepi della Provincia di Voralberg. Si tratta di veri e propri alberi in legno sui cui bracci sono collocati dei piccoli presepi.
Una Corriera-Postale per Christkindl e Garsten, costruita negli anni cinquanta fa da spola tra le località di Steyr e Christkindl per consegnare la Posta. Il conducente con l’originale uniforme convaliderà i biglietti che essendo originali sono dei pezzi da collezione, quindi, preceduto dal suono del famoso corno a tre suoni inizierà il viaggio sino alla fermata nella piazza della cittadina dove è possibile imbucare la posta natalizia.
A Christkindl, si può inviare la posta con affrancatura speciale di partenza, dell’Ufficio Postale di Natale, Weihnachtspostamt A-4411 Christkindl.
Originali pullman storici postali “Steyr 380q”, costruiti negli anni ’50, trasportano i turisti da Steyr a Christkindl in 15 minuti. Gli autisti in uniforme daranno un tocco d’altri tempi. Dal novembre al gennaio, ogni giorno.
Panorama e stemma e francobolli con i quali affrancano le lettere indirizzate a Gesù Bambino e poi a Babbo Natale.
Web.





mercoledì 27 dicembre 2023

Teresa Sensi


(Assisi, 27 dicembre 1900 – Venezia, 8 gennaio 1993)
è stata una scrittrice e giornalista italiana.
Originaria di Assisi (Perugia), già nel 1916 pubblica la sua prima raccolta di novelle, L'ignoto. Si trasferì a Venezia ove sposò il pittore Carlo Dalla Zorza e collabora con La Gazzetta di Venezia e Il Gazzettino. Estende poi la sua collaborazione a numerosi giornali, quotidiani e riviste tra cui Annabella, L'Illustrazione italiana, La Gazzetta del Popolo, Grandi Firme, Il Resto del Carlino, L'Osservatore politico e letterario, Ateneo Veneto, Giornale d'Italia, Gazzetta del Mezzogiorno. L'editore Angelo Rizzoli le chiede di scrivere un romanzo ed esce così L'amore degli altri, primo di una lunga serie di successi che, tra gli anni quaranta e gli anni cinquanta, la vedono divisa tra giornalismo e letteratura. Rimasta vedova nel 1977 scrive il celebre Itinerari della memoria presentato da Gianni Crovato, direttore de Il Gazzettino e raccoglie 16 elzeviri(1) apparsi sulla terza pagina del quotidiano veneto.
Fu la prima umbra iscritta all'ordine dei giornalisti.
Collaborò con numerose testate locali e nazionali.
(1) Articoli di fondo di un giornale dedicato ad argomenti di carattere letterario, artistico, storico, erudito, spesso con taglio critico.



Chi ti vuole davvero ...........