domenica 17 dicembre 2023

La melagrana

 


La melagrana (detta anche mela granata o solo granata), dal latino malum granatum,
è il 
frutto del melograno, di cui diviene spesso sineddoche del frutto stesso.
Della pianta gli esseri umani mangiano i 
semi. Frutto, composto da più arilli, presente dall'Iran alla zona himalayana dell'India settentrionale, nel Caucaso e nella Macchia mediterranea.
In diverse religioni e culture ha assunto un forte significato simbolico. 
La stessa origine è riconosciuta anche in altre lingue come in inglese Pomegranate, ed in tedesco Granatapfel (mela coi semi).
In
 antico inglese era noto con il nome di apple of Grenada (mela di Granada). Una radice del nome della melagrana deriva dall'antico egiziano rmn, da questo deriva l'ebraico rimmôn, e l'arabo rummân. Dall'arabo il termine passò ad altre lingue, come il portoghese (romã), nella lingua della Cabilia (rrumman) e nel maltese (rummien). La melagrana (o granata) è una bacca (detta Balausta) di consistenza molto robusta, con buccia molto dura e coriacea, ha forma rotonda o leggermente allungata, a volte sub–esagonale, con diametro da 5 a 12 cm e con dimensione fortemente condizionata dalla varietà e, soprattutto, dalle condizioni di coltivazione. Il frutto ha diverse partizioni interne robuste che svolgono funzione di placentazione ai semi, detti chicchi o arilli (mediamente 613 per frutto) separati da una membrana detta cica. I semi, di colore rosso, in alcune varietà sono circondati da una polpa traslucida colorata dal bianco al rosso rubino, più o meno acidula e, nelle varietà a frutto commestibile, dolce e profumata.  Il frutto matura a ottobre-novembre, a seconda delle varietà. Si usa per le proprietà medicinali, la scorza dei frutti raccolta in autunno, ricche di tannino, tagliate a pezzetti e fatte essiccare all'aria.
Proprietà e usi.
La polvere ottenuta, utilizzata come decotto, ha proprietà tenifughe, astringenti, e sedativo nelle dissenterie; per uso esterno il decotto ha proprietà astringenti, per clisteri o irrigazioni vaginali. Dalla scorza si ottiene una tonalità di giallo tipicamente utilizzata negli arazzi arabi. I semi eduli ricchi di vitamina C, hanno proprietà blandamente diuretiche, si usano anche per la preparazione di sciroppi e della GranatinaI semi di alcune varietà selvatiche sono essiccati e macinati, e sono usati come componenti, a volte acidificanti in altre salse. I semi sono spesso consumati direttamente, ma dato che la parte commestibile è la polpa traslucida che aderisce e circonda il seme, per poter inghiottire la polpa occorre inghiottire anche il seme, legnoso. Questo spiega il fatto che il maggior consumo si ha dopo la estrazione del succo dalla polpa. Le scorze dei frutti hanno anche proprietà aromatiche e vengono utilizzate per dare il gusto amarognolo a Vermouth e aperitivi. Il succo è spesso usato, nelle cucine tradizionali dei paesi di origine, per preparare salse, dolci o piccanti, per cibi tradizionali, per guarnire la carne o il riso. Il succo di melagrana è un'eccellente sorgente di vitamina C e del gruppo B, di potassio e di notevoli quantità di polifenoli antiossidanti.
Simbolismo  
Cristianesimo




La melagrana è anche presente nella decorazione religiosa cristiana, soprattutto per gli abiti e paramenti dei sacerdoti per le funzioni religiose, oltre che in scultura e architettura (per esempio sui capitelli medievali). Nel Medioevo, la Vergine Maria era raffigurata con una melagrana fra le mani, come ad esempio la statua di pietra della Madonna della Melagrana del Museo diocesano di Lucera, databile alla seconda metà del XIV secolo. Anche alcuni dipinti a tema religioso di Sandro BotticelliCarlo Crivelli e Leonardo da Vinci, riprendono il tema del melograno o del suo frutto; si veda ad esempio la Madonna della melagrana del Botticelli. Nella c.d. Madonna Salting (Madonna col Bambino) di Antonello da Messina (1460-1469, ora alla National Gallery di Londra) è Gesù Bambino a tenere in mano una melagrana, aprendo una tradizione: in questi casi il frutto è un simbolo anticipatore della passione. Per il colore del suo succo la melagrana richiama infatti da sempre il sangue. Nell'iconografia cristiana diventerà quindi simbolo di martirio, un martirio fecondo come il frutto pieno di semi. Soprattutto è un riferimento alla teologia di Cristo Signore glorioso e della sua Ekklesia-"corpo mistico" che racchiude in sé il popolo salvato e sparso (spermatikòs come il logos-verbo di Dio) nel mondo, seme santo e santificatore.

Anche nel libro biblico Cantico dei Cantici, il melograno ottiene un forte valore simbolico dato il contesto e il genere dello scritto: l'amata è paragonata ad un giardino pieno di alberi di melograno e l'amore potrà essere consumato proprio quando gli alberi saranno fioriti.

Un giorno importante della Chiesa ortodossa greca è la Presentazione di Maria, in tale ricorrenza è tradizionale in alcune regioni della Grecia la preparazione della tavola della polysporia, anche nota con l'antico nome di panspermia, con offerte di cibi e frutti della terra fertile, con evidenti richiami pagani a Dioniso. Quando è acquistata una nuova casa è uso in Grecia mettere quale primo dono presso l'Iconostasi (altare domestico) della casa una melagrana come simbolo di abbondanza, fertilità e buona fortuna.


Nessun commento:

Posta un commento

Buona serata e Dolce notte a tutti Voi. ☾★

Di notte la ☾ d'argento incomincia la sua danza nel cielo con le ★★★e insieme cullano i nostri sogni per regalarci notti serene. Lucia