mercoledì 30 giugno 2021

Luglio


 

Buongiorno a voi Amici e a Luglio 🌞

 


L'esempio

Gandhi: "Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo" 

Una volta una mamma, preoccupata per la figlia che aveva preso la brutta abitudine di abbuffarsi di dolci, si recò da Gandhi.
Lo scongiurò: "Per favore, Mahatma, parla tu con mia figlia in modo da persuaderla a smettere con questo vizio. Accetti?". Gandhi rimase un attimo in silenzio, un po' imbarazzato, poi concluse: "Riporta qui tua figlia fra tre settimane, e allora parlerò con lei, non prima".
La donna se ne andò perplessa, ma senza replicare.
Tornò, come le era stato proposto, tre settimane dopo, rimorchiandosi dietro la figlia, golosa, insaziabile. Stavolta Gandhi prese in disparte la ragazza e le parlò dolcemente, con parole semplici e assai persuasive. Le prospettò gli effetti dannosi che possono causare i troppi dolci. Quindi le raccomandò una maggiore sobrietà.
La madre, allora, dopo averlo ringraziato, nell'accomiatarsi, gli domandò: "Toglimi una curiosità, Mahatma... Mi piacerebbe sapere perché non hai detto queste cose a mia figlia tre settimane fa".
"Tre settimane fa" rispose tranquillamente Gandhi, "il vizio di mangiare i dolci l'avevo anch'io!".

Solo l'esempio permette di parlare, solo chi è può colpire a tal punto da poter essere ascoltato.

A volte.....

Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "volte il silenzio è la migliore risposta. ascia a tutti l'illusione di avere ragione."

martedì 29 giugno 2021

Le stagioni

Filastrocca per bambini sulle stagioni - TuttoDisegni.com

30 giugno Primi Martiri della Santa chiesa di Roma

Potrebbe essere un'immagine raffigurante testo

Buona giornata Amici/e🌺🍀🌞💐


 Ephéméride - Seasonal Calendar | Facebook
Spero abbiate passato una nottata serena?
Avete fatto dolci sogni?
Vi offro un te rigenerante al sapore di coccole,
zuccherato di baci.
Augurandovi un buon fine mese
con la speranza che il prossimo.
sia per tutti pieno d'affetto e di gratificazioni.
Lucia🐞

 

Alfabeto dell'amore


Come busserà alla porta il Signore Gesù ora che è tornato? | Film cristiano  "Bussando alla porta"


Accetta il Signore nella luce e nel buio.

Bussa alla porta di chi sta soffrendo.

Cerca in tutto e in tutti il lato positivo.

Dimentica presto il torto ricevuto.

Evita il diverbio con chi ti contrasta.

Fa compagnia a chi vive sempre solo.

Gioisci quando uno riprende la strada del bene.

Hai un cuore e due mani per aiutare chi ha bisogno.

Imita chi sa fare le cose meglio di te.

Lenisci col tuo sorriso la tristezza degli altri.

Mantieni la calma nei momenti di difficoltà.

Non far pesare sugli altri la tua sofferenza.

Offri il perdono a chi vedi pentito.

Prega con fede nel silenzio del cuore.

Quieta con la tua calma l'esacerbato e l'insofferente.

Rispetta chi pensa e vive in modo diverso dal tuo.

Sopporta con pazienza la persona molesta.

Taci gli sbagli e le debolezze degli altri.

Usa sempre intelligenza con chiunque ti avvicina.

Vivi in te il dolore di chi piange.
 
Web
 

Un POETA al Giorno Giacomo Leopardi 📖 🖋

 

 La quiete dopo la tempesta by dario giglio
La quiete dopo la tempesta
 
Passata è la tempesta:
odo augelli far festa, e la gallina,
tornata in su la via,
che ripete il suo verso. Ecco il sereno
rompe là da ponente, alla montagna;
sgombrasi la campagna,
e chiaro nella valle il fiume appare.
Ogni cor si rallegra, in ogni lato
Risorge il romorio,
torna il lavoro usato.
L’artigiano a mirar l’umido cielo,
con l’opra in man, cantando,
fassi in su l’uscio; a prova
vien fuor la femminetta a cor dell’acqua
della novella piova;
e l’erbaiuol rinnova
di sentiero in sentiero
il grido giornaliero.
Ecco il sol che ritorna, ecco sorride
Per li poggi e le ville. Apre i balconi,
apre terrazzi e logge la famiglia:
e, dalla via corrente, odi lontano
tintinnio di sonagli; il carro stride
del passegger che il suo cammin ripiglia.
Si rallegra ogni core.
Sì dolce, sì gradita
Quand’è, com’or, la vita?
Quando con tanto amore
l’uomo a’ suoi studi intende?
o torna all’opre? o cosa nova imprende?
quando de’ mali suoi men si ricorda?
Piacer figlio d’affanno;
Gioia vana, ch’è frutto
del passato timore, onde si scosse
e paventò la morte
chi la vita abboria,
onde in lungo tormento,
fredde, tacite, smorte,
sudar le genti e palpitar, vedendo mossi alle nostre offese
folgori, nembi evento.
O natura cortese,
son questi i doni tuoi,
questi i diletti sono
che tu porgi ai mortali. Uscir di pena
è diletto fra noi.
Pene tu spargi a larga mano; il duolo
spontaneo sorge: e di piacer, quel tanto
che per mostro e miracolo tal volta
nasce d’affanno, è gran guadagno. Umana
prole cara agli eterni! assai felice
se respirar ti lice
d’alcun dolor: beata
se te d’ogni dolor morte risana.
G. Leopardi

Oriana Fallaci

Amo troppo la Vita, mi spiego?] Oriana Fallaci intervista Oriana Fallaci
(Firenze, 29 giugno 1929 – 15 settembre 2006)
è stata una scrittrice, giornalista e attivista italiana.
Partecipò giovanissima alla Resistenza italiana e fu la prima donna in Italia ad andare al fronte in qualità di inviata speciale. Durante gli ultimi anni di vita fecero discutere le sue dure prese di posizione contro l'Islam, in seguito agli attentati dell'11 settembre 2001 a New York, città dove viveva. Come scrittrice, con i suoi dodici libri ha venduto venti milioni di copie in tutto il mondo. Oriana era la prima di quattro sorelle: Neera e Paola, anch'esse giornaliste e scrittrici, ed Elisabetta, figlia adottata dalla famiglia Fallaci. Il padre Edoardo fu un attivo antifascista che coinvolse la figlia, giovanissima, nella resistenza con compiti di vedetta. La giovane Oriana si unì così al movimento clandestino della Resistenza Giustizia e Libertà, vivendo in prima persona i drammi della guerra: nel corso dell'occupazione di Firenze da parte dei nazisti, il padre fu catturato e torturato a villa Triste dai fascisti, e in seguito rilasciato, mentre la Fallaci fu impegnata come staffetta per trasportare munizioni da una parte all'altra dell'Arno attraversando il fiume nel punto di secca dal momento che i ponti erano stati distrutti dai tedeschi. Per il suo attivismo durante la guerra ricevette a 14 anni, nel 1943, un riconoscimento d'onore dell'Esercito Italiano. Dopo aver frequentato il liceo classico Galileo, la Fallaci si iscrisse alla facoltà di medicina che lasciò ben presto per dedicarsi al giornalismo. Esordì al Mattino dell'Italia centrale, quotidiano di ispirazione cristiana, dove si occupò di svariati argomenti. Successivamente la Fallaci si trasferì a Milano per lavorare al settimanale Epoca. Nel 1951 venne invece pubblicato il suo primo articolo per L'Europeo, per il quale si occupava di modernità, mondanità, ma anche di cronaca nera. Nel luglio 1956 Oriana Fallaci giunse per la prima volta a New York per scrivere di divi e mondanità. Da quest'esperienza venne tratto il suo primo libro, I sette peccati di Hollywood, dove racconta i retroscena della vita mondana di Hollywood. Di ritorno da Hollywood, la Fallaci incontrò Alfredo Pieroni, corrispondente da Londra per La Settimana Incom illustrata. Tra i due ebbe inizio una relazione e nella primavera del 1958 la Fallaci scoprì di aspettare un figlio dall'uomo. Nel maggio 1958, a Parigi, la Fallaci ebbe un aborto spontaneo e lei stessa rischiò la vita. Nel 1961 realizzò un reportage sulla condizione della donna in Oriente che poi diventa il primo vero successo editoriale della Fallaci scrittrice, Il sesso inutile. Nel 1962 esce Penelope alla guerra, la prima opera narrativa in cui racconta la storia di Giò, una ragazza italiana che si reca a New York per il suo lavoro di soggettista, dove incontrerà persone del suo passato. Alla vigilia dello sbarco americano sulla Luna la Fallaci partì per gli Stati Uniti d'America per andare ad intervistare astronauti e tecnici della NASA. Nel 1965 pubblicò il libro Se il sole muore, diario di quest'esperienza che la scrittrice dedica a suo padre. Nel 1967 si recò in qualità di corrispondente di guerra per L'Europeo in Vietnam. Ritornerà nel paese dell'Indocina dodici volte in sette anni raccontando la guerra criticando sia Vietcong e comunisti, sia statunitensi e sudvietnamiti, documentando menzogne e atrocità, ma anche eroismi e umanità di un conflitto che la Fallaci definì una sanguinosa follia. Le esperienze di un anno di guerra vissute in prima persona vennero raccolte nel libro Niente e così sia pubblicato nel 1969. A metà del 1968 la giornalista lasciò provvisoriamente il fronte per tornare negli Stati Uniti a seguito della morte di Martin Luther King e di Bob Kennedy e delle rivolte studentesche di quegli anni. In un passaggio di Niente e così sia irride «i vandalismi degli studenti borghesi che osano invocare Che Guevara e poi vivono in case con l'aria condizionata, che a scuola ci vanno col fuoristrada di papà e che al night club vanno con la camicia di seta». Il 2 ottobre 1968, alla vigilia dei Giochi olimpici, durante una manifestazione di protesta degli studenti universitari messicani contro l'occupazione militare del campus dell'UNAM, oggi ricordata come il massacro di Tlatelolco, la Fallaci rimase ferita in Piazza delle tre culture a Città del Messico da una raffica di mitra. Morirono centinaia di giovani (il numero preciso è sconosciuto) e anche la giornalista fu creduta morta e portata in obitorio: solo in quel momento un prete si accorse che era ancora viva. La Fallaci definì la strage «un massacro peggiore di quelli che ho visto alla guerra». Il 21 agosto 1973 la giornalista fiorentina conobbe Alexandros Panagulis, un leader dell'opposizione greca al regime dei Colonnelli, che era stato perseguitato, torturato e incarcerato a lungo. Si incontrarono il giorno in cui egli uscì dal carcere: ne diventerà la compagna di vita fino alla morte di lui, avvenuta in un misterioso incidente stradale il 1º maggio 1976. Secondo quanto scrisse, rimase incinta del patriota greco, ma dopo un litigio con lo stesso Panagulis la Fallaci ebbe un aborto spontaneo. Dalla vicenda della maternità mancata trasse il libro Lettera a un bambino mai nato, il primo libro che non nacque da un'inchiesta giornalistica. Fu un grande successo editoriale: vendette 4 milioni e mezzo di copie in tutto il mondo. La storia di Panagulis verrà invece raccontata dalla scrittrice nel romanzo Un uomo, pubblicato nel 1979, oltre che in una lunga intervista, poi raccolta in Intervista con la Storia. La Fallaci ha sempre considerato l'incidente di Panagulis un vero e proprio omicidio politico, ordinato da politici che avevano fatto carriera con la giunta militare. La morte dell'amato compagno segnò indelebilmente la vita della scrittrice. All'attività di reporter hanno fatto seguito le interviste a importanti personalità della politica, le analisi dei fatti principali della cronaca e dei temi contemporanei più rilevanti. Consegnandole la laurea honoris causa in letteratura nel 1977, il rettore del Columbia College di Chicago, Mirron "Mike" Alexandroff, la definì uno degli autori più letti ed amati del mondo. Ha scritto e collaborato per numerosi giornali e periodici. Nel 1990 uscì il romanzo Insciallah in cui la scrittrice coniuga la ribalta internazionale con il racconto. Il libro è ambientato tra le truppe italiane inviate dall'ONU nel 1983 a Beirut. La Fallaci ottenne dall'allora ministro della Difesa Spadolini di essere accreditata presso il contingente italiano. Il libro si apre con il racconto del primo duplice attentato suicida dei kamikaze islamici contro le caserme americane e francesi che causò 299 morti tra i soldati. È l'ultima volta della Fallaci come inviato di guerra. Dopo l'uscita di Insciallah la scrittrice si isolò andando a vivere a New York. Qui iniziò a scrivere un romanzo la cui lavorazione, durata per tutti gli anni novanta, venne interrotta dai fatti dell'11 settembre 2001. In questo periodo scoprì di avere un cancro ai polmoni che lei più tardi definirà «L'Alieno». Oriana Fallaci era una assidua fumatrice, ma attribuì la maggior responsabilità del cancro all'aver respirato, in Kuwait, dove si trovava per seguire la guerra del golfo nel 1991, il fumo dei pozzi di petrolio fatti incendiare da Saddam Hussein. La Fallaci è deceduta a Firenze a 77 anni, dopo un peggioramento delle sue condizioni di salute dovuto al cancro ai polmoni. Era suo preciso desiderio morire nella città in cui era nata: «Voglio morire nella torre dei Mannelli guardando l'Arno dal Ponte Vecchio. Era il quartier generale dei partigiani che comandava mio padre, il gruppo di Giustizia e Libertà. Azionisti, liberali e socialisti. Ci andavo da bambina, con il nome di battaglia di Emilia. Portavo le bombe a mano ai grandi. Le nascondevo nei cesti di insalata». .Non fu possibile però, data l'inadeguatezza del luogo ad ospitare una persona in precario stato di salute, far alloggiare la Fallaci nella torre del Mannelli. La scrittrice è stata ricoverata nella clinica Santa Chiara, dove poi morì. Oriana Fallaci è sepolta nel cimitero degli Allori, di rito evangelico, ma che ospita anche tombe di atei, musulmani e ebrei, a Firenze nel quartiere del Galluzzo, nella tomba di famiglia accanto ad un cippo commemorativo di Alekos Panagulis, suo compagno di vita. Per sua espressa volontà, larga parte del suo grande patrimonio librario è stato donato, insieme ad altri cimeli come lo zaino usato dalla scrittrice in Vietnam, alla Pontificia Università Lateranense di Roma,

 

Destra sinistra

Potrebbe essere un'immagine raffigurante fiore e il seguente testo "DESTRA E SINISTRA Alla sinistra tu hai un narciso. Voltati a destra e vedrai un fiordaliso. Alla tua destra è un mazzetto di viole, mentre a sinistra risplende un bel sole. DA Guarda a sinistra che bei gelsomini, ma alla tua destra tu hai biancospini. bταπe Ora a sinistra c'è solo un mughetto. Voltati a destra e vedi Carletto."

lunedì 28 giugno 2021

Buongiorno a tutti/e🐞

 Bonte Herman on Twitter: "#Buongiorno Annamaria 🌹☕, buon martedì e,  nonostante il meteo, serena giornata 🤗😚🍀🌈… "

Siamo giunti agli ultimi giorni di giugno.
Finiamolo in armonia.
Domani sera per me seconda dose di astrazeneca.
forse da domani mi vedrete meno per un periodo.
Non per il vaccino ma per altri motivi  familiari uno dei quali,
mio marito si opera della seconda cataratta e così anche se è già vaccinato, deve fare il tampone, poi intervento e controlli.
Appena posso ci sarò, perchè questo  è il mio passatempo , insieme ai libri, parole crociate, cucito e ricamo. Senza tralasciare tutto ciò che rigurda le faccende domestiche.
Buonissimissima giornata🍀👍
Lucia 🐞

Questa sera, Signore, non porto nulla 🙏

 


Questa sera, Signore, non porto nulla;
è stata così sterile la mia giornata!
Cerco la Tua mano Signore, perchè sei... - La pagina di paola | Facebook

Le mie mani hanno cercato tutto il giorno,
come un cieco, la luce e la gioia.
E nel mio deserto sono fioriti soltanto
sterpi spinosi e senza senso.
E giungo, come vedi, alla tua presenza
con la dolente voce della mia indigenza.
La stanchezza nei piedi e nello sguardo,
e le mani vuote, senza nulla.
Ma tu sai, Signore, che ai tuoi occhi
non sono mai inutili o vani
i desideri del nostro cuore:
vuote, così come sono,
prendi le mie mani.

-Juan Alfaro -


Un POETA al Giorno Luigi Pirandello 📖 🖋

 


Maltempo, è allerta della protezione civile per il vento in molte regioni  italiane. E le scuole restano chiuse – Gruppo Corriere
Le fatiche del vento

Molto ha da fare il vento con le nuvole
frivolo annento senza disciplina.
Piace al sole con pompa e con ossequio
d'esser accolto in cielo ogni mattina:
e fin dall'alba ecco il vento in servizio
a preparargli una regal cortina,
a cui con estro immaginoso ingègnasi
a dar novella foggia; e ne combina
spesso di belle assai: rosse, con aurea
frangia o d'argento con purpurea trina.
Sul vespro poi, nuovo apparato! Gli uomini
soglion tra loro chiamar pazzo il vento:
forse perché si pensa che non debbono
costar fatica alcuna, alcuno stento,
que' suoi servizi; ma, se gli si sbandano
le nubi, e il Sol se ne va via scontento?
Se ogni villan vuoI acqua sul proprio
campicello, e lui su pel firmamento,
gira e rigira, non trova una nuvola,
quando poche sarebbero anche cento?

 Luigi Pirandello

Cristina Trivulzio Belgiojoso

 è stata una patriota italiana
 che partecipò attivamente al Risorgimento italiano.
Fu editrice di giornali rivoluzionari, scrittrice e giornalista.

Il suo nome completo era: Maria Cristina Beatrice Teresa
Barbara Leopolda Clotilde Melchiora Camilla Giulia Margherita
Laura Trivulzio. Cristina, figlia di Gerolamo Trivulzio e Vittoria dei Marchesi Gherardini, rimase orfana di padre molto presto. La madre si risposò poco tempo dopo con Alessandro Visconti D'Aragona ed ebbe un figlio maschio e tre altre figlie femmine. Cristina fu molto attaccata ai suoi fratelli e sorelle. Non si sa molto della storia di Cristina da bambina. Cristina stessa dice: "Ero una bambina melanconica, seria, introversa, tranquilla, talmente timida che mi accadeva spesso di scoppiare in singhiozzi nel salotto di mia madre perché credevo di accorgermi che mi stavano guardando o che volevano farmi parlare". Entrò nel mondo della "cospirazione", attraverso le sue amiche. Il momento più importante della giovinezza di Cristina è il matrimonio con il bello e giovane principe Emilio Barbiano di Belgiojoso. Molti cercarono di dissuaderla, conoscendo le abitudini libertine di Emilio, ma alla fine il matrimonio si fece. Ci furono grandi invitati nella chiesa di S. Fedele a Milano il 24 settembre 1824. La più ricca ereditiera d'Italia si portava una dote di 400.000 lire austriache (più di 4.000.000 di € odierni). Aveva solo 16 anni quando acquistò il titolo di principessa. Il matrimonio non durò molto. Ufficialmente non divorziarono mai, ma in realtà si separarono pochi anni dopo, rimanendo buoni amici  fino alla morte. Il marito continuò la sua vita libertina, accompagnandosi con la contessa Anna Berthier di Wagram per dieci anni nella sua villa sul lago di Como Villa Pliniana. Alla fine degli anni venti Cristina, dopo l'arresto del patrigno si avvicinò alle persone più coinvolte con i movimenti per la liberazione. Gli austriaci, che dominavano la Lombardia dal 1815 e specialmente il capo della polizia Torresani iniziarono la loro opera di spionaggio che durò fino all'unità d'Italia. Era bella, potente, e poteva dare molto fastidio. Fortunatamente la sua fama, la sua posizione sociale, e la sua solerzia alla fuga, la salvarono da arresti facili. Agli austriaci non andava di sembrare "cattivi" con l'élite milanese, e faceva loro comodo chiudere un occhio sulle sue frequentazioni. Non va inoltre dimenticato, che il nonno di Cristina, il Marchese Maurizio dei Gherardini, fu Gran Ciambellano dell'Imperatore d'Austria e poi, fino alla sua morte a Torino, anche Ministro Plenipotenziario d'Austria presso il Regno Sabaudo. Un arresto della nipote avrebbe ulteriormente ingigantito lo scandalo. Nonostante ciò, con la dovuta cautela, il governo di Vienna le mise comunque i bastoni fra le ruote, e sentendosi costantemente minacciata, Cristina scappò nel sud della Francia. Il racconto di questa fuga è stato raccontato da alcuni biografi con aspetti rocamboleschi. È sicuro in ogni caso, che lei si sia trovata in Provenza sola e senza soldi. Tutti i suoi averi erano stati congelati dalla polizia austriaca e per molto tempo non poté attingere alcun denaro. L'ultima liquidità era stata infatti impegnata a pagare i debiti del marito, in cambio della sua libertà. Si ritrovò sola ed ospite di amici nel paesino di Carqueiranne. Qui entrò in scena un nuovo amico, tale Pietro Bolognini detto "il Bianchi", ex notaio di Reggio Emilia, a cui le spie austriache assegnarono subito il ruolo di amante. Qui conobbe Augustin Thierry, uno storico divenuto da poco tempo cieco, che le rimarrà amico fino alla morte. Dopo alcuni mesi, nonostante la mancanza di soldi, sbarcò a Parigi e si trovò un appartamentino vicino a la Madeleine. Si arrangiò con pochi soldi per alcuni mesi. Si cucinò per la prima volta da sola i suoi pasti e si guadagnò da vivere cucendo pizzi e coccarde. Una vita un po' diversa da quella a cui era abituata a Milano; eppure quando aveva iniziato quest'avventura, non aveva riflettuto molto prima di agire, anche se sapeva di dover così affrontare tempi difficili. Sarebbe stato semplice recuperare i suoi soldi e stare comoda nei suoi palazzi a Locate o a Milano. Le sarebbe bastato star tranquilla e non alzare troppa polvere di fronte al Torresani. Persino il governatore austriaco Hartig ed il Metternich in persona si scambiavano lettere riguardo alla principessa e placavano il loro capo della polizia, che l'avrebbe invece volentieri incarcerata. Dopo poco tempo, un po' con i soldi inviati dalla madre e un po' con quelli recuperati dai suoi redditi, riuscì a cambiare casa e ad organizzare uno di quei salotti d'aristocrazia, dove riuniva esiliati italiani e borghesia europea. Negli anni trenta frequentò il poeta tedesco Heinrich Heine, il compositore ungherese Franz Liszt, lo storico francese Francois Mignet, il poeta francese Alfred De Musset e tanti altri. Ebbe anche una fitta corrispondenza con l'"eroe di due mondi" La Fayette, vecchio generale protagonista della rivoluzione francese. Le attribuirono tanti amanti, un po' come ci si aspetterebbe oggi da una bella donna ricca in una situazione del genere. Aveva ancora rapporti di amicizia con il marito, con cui condivideva però il pensiero politico e nient'altro. In questi dieci anni continuò a contribuire alla causa italiana, cercando di influenzare i potenti, scrivendo articoli e diventando addirittura editore di giornali politici, quando nessuno le voleva pubblicare nulla di pericoloso.Le continueranno ad arrivare richieste di soldi, e lei cercherà di distribuirne tantissimi, in modo da aiutare i poveri esuli italiani, di cui lei era ormai diventata la referente parigina, e investendo in sommosse o addirittura organizzando movimenti di armi per i "ribelli" italiani. Nel 1834, ad esempio, donò 30 000 lire (su un budget complessivo di centomila) per finanziare il colpo di mano mazziniano nel Regno di Sardegna, in cui peraltro perse la vita Giovanni Battista Scapaccino, considerato la prima Medaglia d'Oro al Valor Militare del futuro esercito italiano. Per l'occasione, la nobildonna aveva persino ricamato con le proprie mani le bandiere degli insorti. Nel 1838 la sua vita avrà una grossa svolta. Nascerà Maria, la suo prima figlia. Il padre naturale non era sicuramente il marito, che non frequentava. È stato ipotizzato fosse il suo amico Francois Mignet o il suo segretario Bolognini. Da quel momento lascerà i suoi salotti ed i suoi ricevimenti e cominceranno alcuni anni di semi-isolamento. Andò in vacanza in inghilterra con i suoi fratelli e sorelle, e lì andò a trovare Napoleone III in esilio. Riuscì a strappargli una promessa: appena sistemata la Francia, vedrà di mettere a posto la situazione anche in Italia ma, una volta andato al potere in Francia, farà esattamente il contrario, e lei ne rimarrà molto dispiaciuta. Ritornata finalmente nella sua Locate, inizierà le sue opere sociali. Qui creerà asili, scuole, trasformerà il suo palazzo in un falansterio, ovvero il centro di una comunità come idealizzata da Fourier, con alcune modifiche da lei create. Crea uno scaldatoio pubblico e dona delle doti alle sposine più povere. Vorrebbe modificare anche gli insegnamenti religiosi, che non ritiene del tutte esatti, ma non si muove a tanto. Continuò la sua opera politica cercando di convincere tutti che l'unica soluzione per muoversi verso l'unione italiana era di supportare Carlo Alberto e quindi il ritorno della dinastia dei Savoia. Il suo obiettivo non era una monarchia, ma una repubblica come quella francese, ma, se per arrivare alla repubblica bisognava prima unire l'Italia, l'unico mezzo era attraverso la monarchia dei Savoia. Trovandosi a Napoli durante l'insurrezione che portò alle cinque giornate di Milano del 1848, partì subito e pagò il viaggio ai circa 200 napoletani che vollero seguirla, tra gli oltre 10.000 patrioti che si erano assiepati sul molo per augurarle buona fortuna.Per qualche mese si respirò aria di libertà ma anche di discordie interne sul proseguimento della lotta. Pochi mesi dopo gli austriaci ritorneranno a Milano e lei, come molti altri, fu costretta all'esilio per salvarsi la vita. Si calcolò che almeno un terzo degli abitanti di Milano espatriò prima dell'arrivo degli austriaci. Passato un anno, si ritrovò in prima linea nel momento dell'insurrezione romana del 1849. Le assegnarono l'organizzazione degli ospedali e lei si distinse ancora prima della famosa Florence Nightingale. Anche a Roma la rivolta è sedata e per di più proprio con l'aiuto dei francesi tanto amati da Cristina. Sfumata anche questa speranza di libertà e tradita dal suo stesso amico Napoleone III salpò su una nave diretta a Malta. Iniziò così un viaggio che la porterà in Grecia per finire in Asia Minore, nella sperduta e desolata valle di Ciaq Maq Oglù, vicino alla odierna Ankara, Turchia. Qui, sola con la figlia Maria e pochi altri esuli italiani, senza soldi e solo a credito, stabilì una azienda agricola. Da qui scrisse articoli e racconti delle sue peripezie orientali riuscendo così a tirar su un po' di soldi e continuare a vivere per quasi cinque anni. Nel 1855, grazie ad una amnistia riottenne i permessi dalla burocrazia austriaca e tornò finalmente a Locate. Nel 1858 morì il suo ancora legale marito Emilio e pochi anni dopo riuscì finalmente a far legittimare sua figlia Maria. Nel 1860, dopo il matrimonio di sua figlia con il buon Ludovico Trotti Bentivoglio , inizia una vita da suocera. Ormai può lasciare la politica serenamente, perché nel 1861 si formava finalmente una Italia unita, da lei tanto desiderata. Da questo momento visse appartata tra Milano, Locate ed il lago di Como. Acquistò una villetta a Blevio dove si trasferì con il suo fedele Budoz, il servo turco che l'aveva seguita ormai da vent'anni e Miss Parker, la governante inglese che aveva vissuto con lei fin dal viaggio del 1839 in inghilterra. Morì a soli 63 anni. Aveva avuto una vita con molte peripezie e aveva sempre sofferto di varie malattie, nonché un tentativo di omicidio che le aveva lasciato diverse ferite. Fu seppellita a Locate, dove la sua tomba si trova tuttora.

 

Dice il Saggio

 Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "SAGGIO: IBINO DiCE il "Impara a cavartela da solo e non dipendere Jamomo coni di mai da nessuno nella vita, perché anche la tua ombra ti abbandonerà, quando sarai al Dothidi bambino Buio!"

Come i nidi di rondine

Nessuna descrizione della foto disponibile.

domenica 27 giugno 2021

Buongiorno !!!!!🌞👍

Potrebbe essere un'immagine raffigurante testo
 
Un saluto è sempre gradito,
specialmente se è mandato con affetto ❤
Lucia 🍀🐞

 

Padre 🙏

 

Un POETA al Giorno Alberto Bevilacqua 📖 🖋

 Storie e antiche leggende della Valpantena: la rondine di Alcenago

Come un albero, come una rondine

 

Saremo un giorno lontani

se ciò che dicono è vero,

saremo un reciproco pensiero

o una cosa dimenticata

dalla nostra reciproca memoria:

io non so, tu mi auguro

al tuo strambo paradiso,

amica mia che salvavi

in ogni orrore innocenze sfuggite

alla distrazione del boia

 

ho esaurito la lista,

non ho che un Dio

da farti salutare

ma se lo incontri per caso, non darti

pena di cercarlo per questo:

che altro? resto

è l’ultima davvero

telefonata fra noi, ma vorrei

lo tenessi presente che l’amore

è il mancato appuntamento e insieme

il momento azzeccato.

 Alberto Bevilacqua

Non ABBANDONIAMOLI!!!!

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "'Amate gli animali: Dio ha donato loro rudimenti del pensiero e una gioia imperturbata. Non siate voi a turbarla, non li maltrattate, non privateli della loro gioia, non contrastate il pensiero divino." Fëdor Dostoevskij"

possa Dio.......

Frasi cristiane per WhatsApp 6274 - BuongiornoConGesu.it

sabato 26 giugno 2021

🍀 Buona domenica 🐞

Potrebbe essere un cartone raffigurante il seguente testo "Guten Morgen Schönen Sonntag"
Proviamo ad accantonare i problemi per un giorno.
Chissà, si smorzeranno via, via con le ore?
o li ritroveremo? Ma con il buon'umore
li risolveremo più facilmente...se
il nostro cuore sarà sorridente.
Lucia 🐞

 

Sette ispirazioni

Potrebbe essere un'immagine raffigurante una o più persone e il seguente testo "Sette ispírazioni per una víta serena... fai la pace con il tuo passato perché questo non rovini il tuo presente. quello che gli altri pensano di te non tí deve ríguardare. tempo guarisce quasi tutto, dai tempo al tempo. nessuno sia il motivo della tua felícítà, tranne tu stesso. non paragonare la tua víta con quella degli altrí, non hai mínima idea di porti il loro viaggio. smetti di pensare troppo, concediti di non conoscere tutte le risposte. sorrídi, non sei il detentore di tuttí problemi del mondo."

Un POETA al Giorno Ercole Ugo D'Andrea 📖 🖋

 

Ercole Ugo D'Andrea. L'uomo dentro il poeta - Enrico Longo - Libro -  Edizioni Univ. Romane - Gli argonauti | IBS
Quale disegno
casto della mente

asseconda il meglio della vita !

O questa da sé s'affranca.

È
una fiamma contrita
che allunga l'ombre

di presenze rare, è lo spirituale,

gli porto pazienza infinita.

Ercole Ugo D'Andrea

La preghiera

 La preghiera del giusto ha efficacia

La preghiera è la vita dell'anima.
La preghiera è necessaria
nelle difficoltà che s'incontrano
nel cammino della vita terrena.
Sovente, in questi frangenti,
ci sentiamo deboli
e la nostra forza vacilla,
la preghiera, come fonte,
ci soccorre e ci disseta.

Web 

Eleanor Parker

 
File:ELEANORParker.jpg - Wikimedia Commons Eleanor Parker • Altezza (altura), Peso, Misure, Età, Biografia, Wiki

(Cedarville, 26 giugno 1922Palm Springs, 9 dicembre 2013)
è stata un'attrice e cantante statunitense.

Durante la sua infanzia, si trasferì con la famiglia a Cleveland (Ohio), dove frequentò la scuola pubblica, terminando poi gli studi alla Shaw High School. Nel 1941, all'età di 19 anni, firmò un contratto con la Warner Bros., ottenendo un piccolo ruolo nel film La storia del generale Custer (1942). Fu lei a rompere la bottiglia di champagne all'inaugurazione della celebre tratta ferroviaria California Zephyr a San Francisco, il 19 marzo 1949. Ottenne la sua prima candidatura al premio Oscar alla miglior attrice grazie al ruolo interpretato nel film Prima colpa (1950), che le valse anche la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile al Festival di Venezia. Seguirono altre candidature, nel 1951 per il film Pietà per i giusti (1951), accanto a Kirk Douglas, e nel 1955 per il film Oltre il destino (1955), in cui interpretò la cantante lirica Marjorie Lawrence. Nell'arco della sua lunga carriera la Parker recitò accanto a celebri divi dello schermo, quali John Garfield in C'è sempre un domani (1946), Humphrey Bogart in Assalto al cielo (1950), Robert Taylor in Il prezzo del dovere (1952), La valle dei re (1954)  e Un napoletano nel Far West (1955), Stewart Granger in Scaramouche (1952), Charlton Heston in Furia bianca (1954), William Holden in L'assedio delle sette frecce (1954), Glenn Ford in Oltre il destino (1955), Frank Sinatra in L'uomo dal braccio d'oro (1955) e Un uomo da vendere (1959), Clark Gable in Un re per quattro regine (1957) e Robert Mitchum in A casa dopo l'uragano (1960). Fra i suoi ruoli più celebri, quello della baronessa Elsa Schroeder nel musical Tutti insieme appassionatamente (1965), al fianco di Julie Andrews e Christopher Plummer. Successivamente recitò, tra gli altri, nei film Panic Button... operazione fisco (1964), Tramonto di un idolo (1966), Il tigre (1967), ove interpretava la moglie di Vittorio Gassman, e Il terrore negli occhi del gatto (1969). La sua ultima apparizione sul grande schermo fu nel film Sunburn - Bruciata dal sole (1979), accanto a Farrah Fawcett. Lavorò anche per la televisione, partecipando a numerosi episodi delle serie Love Boat e Fantasilandia, e fu anche un'apprezzata attrice teatrale: interpretò, tra gli altri, Applause, la versione musical di Eva contro Eva, e La notte dell'iguana. Eleanor Parker si sposò quattro volte. Ebbe quattro figli.Il quarto e ultimo matrimonio con Raymond Hirsch (sposato nell'aprile 1966) durò fino alla morte di lui nel 2001.

Il decalogo dei bambini

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Dieci comandamenti per bambini
scritti sono nella legge del Signore.
Imparateli a mente o frugolini
che siete spesso causa di dolore.:
Non toccate rasoi né temperini.
Guardategli zolfini con timore.
Non vi appressate al foco dei camini.
Non v'accostate all'acqua delle gore.
Pensate che bestiacce sono i gatti.
Non protendete il capo al davanzale.
Badate bene dal fracassare i piatti.
Fate adagino a ruzzolar le scale.
Pensate che nei dolci sta un veleno.
Vi durino i balocchi un giorno almeno
 
A. Caller

diceva mia nonna

Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "26 Giugno Diceva mia nonna: Viaggia e non dirlo a nessuno. Vivi una vera storia d'amore e non dirlo a nessuno. Vivi felice e non dirlo a nessuno. Le persone, con la loro invidia, rovinano tutto. In campagna con ilcuore"

Benedetta la spiga

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "BENEDETTA LA SPIGA Pioggia e sole l'han maturata. Da un granello la spiga è nata. Questa terra ce I'ha donata. La fatica l'ha fecondata. C'è voluta una lunga annata Una mano l'ha seminata, una macchina I'ha sgranata, una falce l'ha coricata, una pietra I'ha macinata. Ed il Signore l'ha santificata. Renzo Pezzani Ocahi bermbino Occhiormbino abino"

LA RONDINELLA E LA STELLA

Potrebbe essere un'immagine raffigurante uccello
Una Rondinella prese per mano un Stella,
voleva portarla lontana da quel cielo scuro in cui abitava da troppo tempo.
Vieni con me Stella!!! Ti mostrerò la Finestrella attraverso la quale ogni cosa brilla.
Ma la Stella nonostante gli sforzi non riusciva a staccarsi da quel Cielo, era come incollata alla volta buia e disse:
Rondinella mi spiace, non riesco a muovermi sono come incollata a questo Cielo, gentilmente potresti guardare cosa mi trattiene? Ed eventualmente liberarmi?
La Rondinella lasciò per un attimo la manina della Stella e andò a vedere cosa la bloccava, e vide che alle sue spalle c’erano due Angeli che la trattenevano alla volta buia. I due angeli scoperti dall’occhio della Rondinella, le fecero segno di tacere e di non dire niente alla Stella e la Rondella ammutolì.
Rondinella hai visto cosa mi trattiene?
Disse la Stella piena di speranza. La Rondinella per nulla al mondo avrebbe tradito la volontà degli Angeli e pertanto tacque. La Stella al silenzio della Rondinella sentì il Cuore rattristarsi.
Hai visto qualcosa di brutto e non vuoi dirmelo? Non volevi portarmi con te alla Finestrella da dove ogni cosa brilla?
Si cara volevo portarti ma tu non devi muoverti da qui. Mi spiace Stella! Davvero sono tanto addolorata.
Disse la Rondinella tristissima e fece per andare via.
Aspetta lo so che non posso muovermi da qui, ma per lo meno dimmi cosa mi trattiene?
La Rondinella andò di nuovo dietro le spalle della Stella, voleva l’autorizzazione degli Angeli a poter parlare, ma di nuovo gli stessi fecero cenno di tacere.
Non posso dirti cosa ti trattiene, sappi solo che c’è una volontà superiore.
La Stella si senti morire nel Cuore, non capitava spesso che una Rondinella passasse di li e che per giunta si fermasse ad aiutare una Stella, anche lei voleva affacciarsi alla finestrella. Desiderava più di ogni altra cosa essere felice, ed invece era come condannata a stare lì ferma in quella statica posizione senza potersi muovere.
La Rondinella salutò la Stella con le lacrime nel cuore, niente aveva potuto per lei, ma quando la Stella si fu addormentata tornò per parlare con gli Angeli:
Allora???
Disse la Rondinella facendo la voce grossa.
E’ possibile che gli Angeli facciano anche i dispetti? La lasciate andare o no questa Stella? E voi sareste la luce, e voi sareste la bontà infinita sono davvero avvilita, neppure vi rendete conto del male che le state facendo!
Disse la Rondinella risentita e uno degli Angeli che aveva occhi tenerissimi la guardò senza parlare, improvvisamente un terremoto d’Amore investì la Rondinella nel commuoverla sino alle lacrime, e fu allora che capì:
Voi Angeli che siete la luce dell’Eterno, non potete essere in errore sono io che non comprendo.
E girando le spalle fece per andare via.
Rondinella!
Disse poi una voce, la Rondinella si girò e vide che i due angeli non erano più lì.
Dove siete non vi vedo più, ma ora vi sento.
Per parlarti siamo dovuti entrarti nel Cuore, noi parliamo Amore e solo i Cuori pronti possono ascoltarci, tratteniamo quella Stella perché ha nel cuore un tesoro e dobbiamo portarla a conoscersi.
La Rondinella ora che sapeva disse:
Ma è tanto infelice!
Non preoccuparti oltre la sua vita sarà Luce, e le sue parole saranno Amore, vola alla tua Finestrella Rondine felice.
La Rondinella ora poteva andare via tranquilla, allargò le ali e volò sino alla sua Finestrella e quando fu lì nell’alzare gli occhi in quel cielo di luce, vi riconobbe la Stella più brillante che mai.
Cosa ci fai li su, come hai fatto ad arrivarci?
Chiese la Rondinella alla Stella.
Prima era notte e poi è arrivato il Sole.
Disse la Stella:
Così come accade nelle vie del mondo,
accade nel Mondo del Cuore,
con un’unica differenza che il Sole sorto nel Cuore non conosce tramonto.
Cleonice Parisi

 

Se vai.......