O, pace, tu sei come Vergine
dalle forme sinuose e riposanti,
tu porti il sorriso sugli ingrugniti volti
tendi la mano carezzevole e tenace.
Ami passeggiare tra il verde
di pIima fioIitura o nei campi
smossi per l'apertura.
Sulla proda del ruscello mormorante
ti addormenti, mentre discosto
il docile gregge intento è l'erbetta
a brucare.
Tu sei dolce incendio dei tramonti
poi che rifuggi dal cemento infuocato
di piombo e d'innocente sangue versato.
Ti vedo, accanto al focolare
dove ai nipoti il nonno racconta
dei bei tempi andati o nella stanza
dove la mamma china sta sulla culla del bambino.
Rosa Staffiere
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