domenica 20 giugno 2021

Rossana Podestà


nome d'arte di Carla Dora Podestà

(Tripoli, 20 giugno 1934Roma, 10 dicembre 2013),
è stata un'attrice italiana, attiva principalmente fra gli anni cinquanta e gli anni settanta.
Appena sedicenne venne scoperta dal regista Léonide Moguy durante l'allestimento del cast per il film Domani è un altro giorno (1951); sarà questo l'inizio di una carriera durante la quale girerà una sessantina di pellicole, sia in Italia che all'estero. In Messico interpretò, alcuni anni dopo, il film La rete (1954) di Emilio Fernández, che la fece conoscere anche in America Latina. Nell'agosto del 1953 sposò l'attore e regista Marco Vicario, dal quale ebbe due figli: Stefano e Francesco. Forte di un fisico da pin-up, divenne una ragazza-copertina degli anni sessanta e, dopo aver preso parte a film del filone del neorealismo rosa (diretta da Valerio Zurlini, Mario Monicelli e Steno), apparve in film storico-mitologici, specializzandosi nel ruolo di "regina del peplum". Interpretò così il ruolo di Nausicaa nel film Ulisse (1954) di Mario Camerini e venne scelta da Robert Wise per il ruolo di protagonista nel kolossal Elena di Troia (1956), superando la concorrenza di Elizabeth Taylor, Lana Turner e Ava Gardner. L'interpretazione le diede notorietà internazionale.Fra le sue altre interpretazioni, quella di "femme fatale" in Sodoma e Gomorra (1961) di Robert Aldrich, in 7 uomini d'oro (1965) e Il grande colpo dei 7 uomini d'oro (1966), due film prodotti e diretti dal marito, il regista Marco Vicario, e nell'intellettualistico Le ore nude (1964). Fu poi la volta delle numerose commedie erotiche degli anni settanta, come Paolo il caldo (1973), Il prete sposato (1970), L'uccello migratore (1972). Nel marzo 1978 posò nuda per l'edizione italiana di Playboy. Il suo ultimo film fu Segreti segreti di Giuseppe Bertolucci, uscito nel 1985. Divorziata da Vicario, si ritirò dalla carriera cinematografica, alla metà degli anni ottanta, col compagno Walter Bonatti, alpinista ed esploratore. Da allora si alternò tra l'appartamento di Roma, la villa all'Argentario e il casale di Dubino (Sondrio). Nel 2011 portò alla ribalta della cronaca il fatto che non le era stato permesso di assistere il compagno morente in quanto non sposati. Il 5 settembre 2012, a un anno di distanza dalla morte del compagno, pubblicò il libro Walter Bonatti. Una vita libera. Morì il 10 dicembre 2013 al Policlinico Umberto I di Roma, dopo un intervento per l'asportazione di un tumore benigno al cervello. Seguendo le sue volontà, i figli autorizzarono la donazione del fegato e delle cornee

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