- A chi un segreto? Ad un bugiardo o a un muto. Questi non parla e quei non è creduto.
- Amore è una bardassa, un monellaccio, che se un dito gli offrite piglia il braccio.
- Aspettare suona sovente il medesimo che sperare.
- Chi non trascura il soldo ed il quattrino, adagio adagio arriva allo zecchino.
- E se in man di due medici è un malato suonate a comunion, quell’uomo è andato.
- I grandi sono come quei mulini eretti sulle montagne che non danno della farina se non si dà loro del vento.
- Il distintivo d’una grand’anima è una facile indulgenza, una generosa disposizione al perdono.
- L’offeso perdona, ma l’offensore non mai.
- La vera carità è senza ostentazione; simile alla rugiada del cielo cade senza rumore nel seno degli infelici.
- Qui giace un Cardinale che fe’ più mal che bene. Il ben lo fece male, il mal lo fece bene.
- Sul dorso ha un mezzo secolo Isabella, e ancor detta esser vuol giovine e bella. Chi è sciocco la condanni: Io dico che ha ragione, e ve lo provo: Mercato nuovo ancor dopo mill’anni sempre si chiamerà Mercato nuovo.
- V’è una gelosia villana che è un diffidare della persona amata, v’è una gelosia delicata che consiste nel diffidare di sé.
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