poeta, insegnante, politico,
(Montafia 1866 - Firenze 21 novembre 1933)
Si laureò in lettere
all’università di Firenze, dove si stabilì definitivamente nel 1897. Fu
scrittore fecondo e tra i promotori delle riviste “ Vita nuova “ e “ Il
Marzocco “.Quello che a noi interessa, della poetica di Diego, è soprattutto un volumetto di poesie intitolato “ Canti di Pietramala “, edito nel 1930 da “ La Cavalcata “ di Firenze.
Diego elesse il territorio di Firenzuola come suo luogo di villeggiatura soggiornandovi tra il 1919 e il 1930. Dapprima alloggiando alla Selva, poi si trasferendosi a Pietramala presso l’albergo Gualtieri. Il poeta scelse questi monti come luogo dove ritirarsi in solitudine dalle fatiche della città. Era solito camminare continuamente soffermandosi ad osservare anche le cose più insignificanti : una sorgente, un albero mosso dal vento o un filo d’erba che cresce. Dopo queste lunghe passeggiate scriveva di una poesia intima e naturalistica. Gli piaceva sdraiarsi sui prati, non per oziare ma per scordarsi “ ciò che al mondo avviene, e per cui solo si combatte e vive in faticose e fratricide arene”. Qui trovò la pace dell’animo, una profonda pace “ in grembo alla natura nella solennità della foresta, tacita come un tempio in cui si adora “. Non mancano le poesie dedicate alla pensione e ai suoi ambienti ( alla sua camera, al camino o al termosifone appena installato ) e a membri della famiglia Gualtieri ( ad Agatina ne dedicherà una molto bella intitolata “ Il monte Canda e la sua reginetta “). La sua lirica è di poeta consumato avvezzo a maneggiare i versi, ma rimane avvolta da un velo incantato e si ammanta di stupore e di meraviglia per le piccole cose.
Anche se si era risposato nel 1898, dopo la morte della prima moglie, con Amelia Foà dalla quale ebbe tre figli, non traspare nei Canti di Pietramala la presenza dei familiari, nei suoi soggiorni montani, come se avesse scelto questi posti quasi come luogo di eremitaggio, nel quale distaccarsi da tutto e da tutti, per riconciliarsi con la natura e col mondo.
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