Porgi soccorso, o Vergine gentile,
a quest'alma tapina,
e non guardar ch'io sia terreno e vile
e tu, del ciel Regina,
o stella mattutina,
o tramontana del mondan viaggio,
porgi il tuo santo raggio
alla mia errante e debil navicella.
Ricevi, o Donna, nel tuo grembo bello
le mie lagrime amare,
tu sai che ti son prossimo a fratello,
e tu non puoi negare.
Vergine, non tardare
chè carità non suol patir dimora;
non aspettar quell'ora
che il lupo mangi la tua pecorella
Amen
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