venerdì 20 novembre 2020

Flora Perini


Svolse la sua carriera in Europa, Sud America e negli Stati Uniti nel corso della prima metà del XX secolo. Ebbe un vasto repertorio che spaziava dal verismo di compositori come Mascagni al bel canto di Rossini e Bellini, alle opere di Verdi, a quelle di Strauss e Wagner per giungere all'opera russa di Rimsky-Korsakov. Ella cantò in numerose prime esecuzioni e creò il ruolo della Principessa in Suor Angelica di PucciniLa Perini studiò canto all'Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma prima di fare il suo debutto professionale al Teatro alla Scala di Milano nel 1908. Il 28 dicembre 1908, scampa miracolosamente al Terremoto di Messina, la sera prima della tragedia era stata tra gli interpreti dell'Aida di Verdi, assieme, tra gli altri, al tenore Angelo Gamba, che invece fu tra le vittime del sisma. Passò poi a cantare in tutto il mondo. Nel 1910 cantò nel ruolo di Xenia in Boris Godunov al Teatro Colón di Buenos Aires. Ella tornò poi in quel teatro innumerevoli volte cantanto come Erodiade in Salomè di Richard Strauss. Ella cantò anche nella prima esecuzione dell'opera Il Sueño d'Alma di Carlos López Buchardo nel 1914. Nel 1915 la Perini fece il suo debutto negli Stati Uniti alla Metropolitan Opera House nel ruolo di Lola nella Cavalleria rusticana . Ella cantò poi in oltre 300 recite al Met nei nove anni successivi interpretando svariati ruoli. Creò poi i ruoli di Konchakovna ne Il principe Igor nel 1915, Pepa in Goyescas di Enrique Granados nel 1916, Smaragdi in Francesca da Rimini di Riccardo Zandonai, la principessa in Suor Angelica di Puccini nel 1918, Pantasilée in La Reine Fiammette di Xavier Leroux nel 1919, "Light" in L'oiseau bleu nel 1919 e Larina in Eugene Onegin nel1920. La Perini tornò al Teatro Colón come artista ospite nel 1923 per cantare nel ruolo di Debora in Debora e Jaele di Ildebrando Pizzetti e poi nuovamente nel 1925 nel ruolo di Comandante in I cavalieri di Ekebù di Riccardo Zandonai. Nel 1924 lasciò il Metropolitan per la Chicago Civic Opera per una intera stagione. Tornò quindi in Italia nel 1925, cantando principalmente al Teatro Costanzi di Roma fino al suo ritiro dalle scene. 

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