Nasce da Romolo (originario di Civitella Alfedena)
e Elena Tarantino, entrambi insegnanti. Frequenta la scuola elementare
di Galatone fino al mese di maggio del 1943 a causa della chiusura
anticipata dovuta al conflitto bellico. Dopo la chiusura di quell'anno
scolastico si trasferì insieme alla madre ed ai fratelli Aurelio e Rita a
Civitella Alfedena dopo che il padre, militare di stanza a Brindisi,
si convinse che la propria città natale, sarebbe stata più sicura e al
riparo dai bombardamenti. Purtroppo tale decisione si rivelò sbagliata,
perché quei luoghi furono maggiormente interessati dall'orrore della
guerra. Per il poeta questi travagliati mesi vissuti tra le
ristrettezze, la fame e l'orrore dell guerra, influirono notevolmente
sul suo sensibile carattere. Rientra a Galatone solo nell'estate del
1944, e dopo aver terminato la scuola Elementare e la Media, ottiene
nell'anno scolastico 1954/1955 la maturità Classica al Liceo di Nardò. Lo stesso anno si iscrive all'Università, e sceglie come indirizzo Giurisprudenza e come sede Roma,
per la gioia del padre. Ma il D'Andrea, che all'epoca era già
affascinato dal mondo della poesia, preferiva alle lezioni di diritto i
convegni e i corsi tenuti da Ungaretti.
A Roma resta per due anni ma con scarsi risultati, anche a causa della
coxite che lo colpisce in quegli anni costringendolo a lunghi periodi
di degenza a Cortina D'Ampezzo. Furono anni difficili nei quali il
poeta fu vittima di una forte depressione e di una crisi esistenziale
che lo portarono ad abbandonare la facoltà capitolina. Tornato a Lecce,
si iscrisse alla facoltà di Lettere Moderne conseguendo la Laurea solo
nel 1969 anche a causa di alti e bassi dovuti all'alternarsi di
entusiasmo per i risultati positivi ottenuti e depressione per gli
esami non superati. In particolare l'ultimo ostacolo prima della
discussione della tesi su Giovanni Verga
fu superato dopo un lungo periodo di depressione che aveva spinto
D'Andrea ad abbandonare gli studi. Le insistenze e l'incitamento del Betocchi
con il quale era in stretta corrispondenza, lo convinsero a proseguire
nello studio.Nei suoi scritti sono presenti i luoghi che hanno fatto
parte della vita del poeta: Lecce e il Salento, l'amata Civitella Alfedena - paese natale del padre - Firenze, città che gli permise di conoscere, oltre a Mario Luzi, altri poeti quali Carlo Betocchi e il critico Silvio Ramat.
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