mercoledì 16 agosto 2017

Lawrence T. d'Arabia




Il tenente colonnello Thomas Edward Lawrence
(Tremadog, 16 agosto 1888[1]Wareham, 19 maggio 1935)
è stato un agente segreto, militare, archeologo e scrittore britannico, nativo del Galles.
Conosciuto con lo pseudonimo di Lawrence T. d'Arabia, ebbe diversi altri alias, tra cui quelli di T. E. Smith, T. E. Shaw e John Hume Ross. È ricordato per essere stato uno dei capi della Rivolta Araba di inizio Novecento. Per la sua attività militare è stato decorato con la Legion d'onore. Il baronetto anglo-irlandese Thomas Chapman è già padre di quattro figlie quando si innamora della sua governante Sarah Junner. Dalla relazione nasceranno ben cinque figli illegittimi che assumeranno il cognome della madre la quale, nel frattempo, lo ha mutato in Lawrence; il secondo di essi, è Thomas Edward. Esuberante, sensibile, amante dell'avventura, sin da piccolo si appassiona soprattutto alla storia, che lo porterà al conseguimento della laurea ad Oxford, per poi dedicarsi in maniera esclusiva all'archeologia. Negli anni che precedono la laurea, dal 1907 al 1909, egli viaggia molto, visitando dapprima la Francia e poi i Paesi Arabi. Dal Medio Oriente rimane letteralmente affascinato al punto da approfondirne la conoscenza della lingua e compenetrarsi nella vita e nei problemi quotidiani della gente. Ispiratore della sua passione, ma anche iniziatore dell'alone di mistero che ancora oggi avvolge Lawrence, è l'archeologo David George Hogarth, che lo introduce negli arcani ambienti della "Tavola Rotonda" (Round Table), un misto di ordine massonico e associazione politica semi-clandestina. Fa ritorno in Medio Oriente nel 1910 per prendere parte agli scavi archeologici che il British Museum di Londra ha avviato a Karkemish, in Siria, ed ancora nel 1914, quando lo scoppio del primo conflitto mondiale lo vede inviato in Egitto prima come addetto al Servizio Cartografico militare e, due anni dopo, come ufficiale nell' "Intelligence Service" britannico. La sua missione è quella di incoraggiare e sostenere la lotta degli arabi contro l'oppressore ottomano, alleatosi con gli Imperi Centrali (tedesco ed austro-ungarico), ma egli va ben oltre il mero assolvimento del servizio perché l'amore istintivo e viscerale che ha ormai sviluppato nei confronti di quei popoli lo porta a sposarne appieno la causa. I tre anni che seguono lo vedono protagonista di ogni sorta di avventura nei panni di combattente, di infiltrato, di prigioniero sottoposto a tortura, di fuggiasco, di capobanda, di condottiero. Convince lo sceriffo della Mecca al Husayn ibn 'Ali a unirsi agli Alleati e nel 1917 si pone alla testa delle forze arabe comandate dal figlio Faysal, futuro re dell'Iraq, conquistando il porto di Aqaba, sul mar Rosso. Il 1° ottobre dell'anno successivo entra in Damasco al seguito del generale Allenby, dopo la battaglia di Megiddo. Alla fine del conflitto il britannico Thomas Edward Lawrence è ormai, per il mondo arabo e per la storia, Lawrence d'Arabia, eroe leggendario del sogno di unificazione delle tribù arabe. Un sogno destinato a rimanere frustrato proprio dalla Gran Bretagna che - insieme agli altri Paesi partecipanti alla Conferenza di pace di Versailles - si rifiuta di concedere l'indipendenza ai territori conquistati. Profondamente amareggiato per tale epilogo che vanifica tutto il suo impegno e le stesse promesse da lui rivolte a quel popolo, abbandona definitivamente la politica iniziando a dare libero sfogo alla sua passione per la scrittura. La sua opera principale, "I sette pilastri della saggezza", pubblicata nel 1926 e poi ancora, in forma ridotta e con il titolo "La rivolta nel deserto", nel 1927, racconta proprio questa esperienza rasentando lo stile del poema epico. Di un certo interesse letterario è anche l'altra sua opera, "L'aviere Ross", pubblicata postuma nel 1955, anch'essa autobiografica e relativa alla fase successiva al conflitto mondiale, quando si arruola nella RAF, in India, come aviere e con il falso cognome di Ross. Ritiratosi apparentemente a vita privata nella contea del Dorset, nel 1935, muore il 19 maggio dello stesso anno, all'età di 47 anni, in seguito ad un misterioso incidente motociclistico a Wareham: fortemente nazionalista, si è detto che stesse per incontrare e pianificare accordi con Adolf Hitler. Altri scritti di maggior interesse sono "Il deserto di Zin", del 1915; una traduzione dell'Odissea, del 1932 e l'epistolario "Lettere di Th. E. Lawrence d'Arabia", del 1938, interessante testimonianza della sua tenace personalità. La sua figura ha ispirato letterati e registi cinematografici.

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