Giorgio IV di Hannover (Giorgio Augusto Federico)
(Londra, 12 agosto 1762 – Windsor, 26 giugno 1830)
è stato re del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda e di Hannover dal 29 gennaio 1820. Figlio di Giorgio III e di Carlotta di Meclemburgo-Strelitz, aveva precedentemente esercitato le funzioni di principe reggente a causa dell'infermità mentale del padre.
(Londra, 12 agosto 1762 – Windsor, 26 giugno 1830)
è stato re del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda e di Hannover dal 29 gennaio 1820. Figlio di Giorgio III e di Carlotta di Meclemburgo-Strelitz, aveva precedentemente esercitato le funzioni di principe reggente a causa dell'infermità mentale del padre.
Giorgio era un monarca ostinato, che spesso interferì negli affari politici (soprattutto riguardo alla questione dell'emancipazione cattolica), sebbene in misura inferiore rispetto al padre. Per la maggior parte della sua reggenza e del suo regno fu Lord Liverpool, il Primo Ministro, ad avere il governo effettivo del Regno. Gli anni della Reggenza di Giorgio IV (1811-1820) furono segnati dalla vittoria nelle guerre napoleoniche in Europa e da un clima culturale particolarmente vivace in patria. Durante il suo regno vennero abrogati i Combination Acts che proibivano la libera associazione dei lavoratori. Nel 1829 Sir Robert Peel creò la Civilian Metropolitan Force, i cui componenti sono più noti come bobbies. Giorgio IV è spesso ricordato come un principe e re liberale e stravagante: per questo si guadagnò l'appellativo di First Gentleman. Ebbe pessimi rapporti tanto con il padre che con la moglie, Carolina di Brunswick. Fu patrono delle arti e della letteratura, e visse un'intensa vita mondana, legandosi con i dandy
più alla moda di Londra. Il 15 dicembre 1785 sposa in segreto, contro
la volontà paterna e suscitando clamore e scandalo, la vedova cattolica
Maria Anne Fitzherbert, ponendo a serio rischio il diritto alla
successione, ma il matrimonio è volutamente ritenuto nullo. Alle prime
manifestazioni di squilibrio mentale del padre, nel 1788, incalzato dal
ministro Fox (partito Wigh) a pretendere la reggenza egli lo
asseconda, ma non gli riesce se non durante gli ultimi anni di vita del
re - il 5 gennaio 1811, ventitré anni dopo - quando la malattia
mentale è ormai conclamata tanto da indurre il Parlamento a dichiararlo
incapace di intendere. Durante la reggenza prende le distanze dal
partito di Fox - che tante volte lo ha salvato dalle incresciose
situazioni, anche economiche, nelle quale si è andato a cacciare - e
lascia il governo nelle mani dell'altro partito, quello dei "Tories"
che, a differenza dei Wigh, crede fermamente nell'autorità del monarca
rispetto a quella del Parlamento. Da reggente prosegue con la politica
di contrasto verso la Francia e l'impero di Napoleone, fino alla sua sconfitta del 1814 e a quella, definitiva e storica, di Waterloo, ad opera del duca di Wellington Arthur Wellesley, nel 1815. Morto Giorgio III,
sale al trono il 29 gennaio 1820, col nome di Giorgio IV e col titolo
di re di Gran Bretagna, Irlanda e Hannover. Verso la fine del suo breve
regno non può esimersi dal concedere l'emancipazione ai cattolici,
anche grazie alle insistenze del primo ministro, il duca di Wellington, andando indirettamente a coronare la battaglia di una vita del cattolico irlandese Daniel O'Connell.
Per la dissolutezza della vita privata ed i suoi spropositati e
continui indebitamenti, per l'indolenza e per lo stile dispotico del
suo regno suscita continue dicerie ed è molto criticato dai suoi
sudditi. Il processo cui sottopone la regina Carolina di Brunswick, la
sua consorte "ufficiale", sposata nel 1795, e la sua morte per
avvelenamento nell'agosto del 1821, della quale il marito è fortemente
sospettato, acuisce il pubblico disprezzo nei suoi confronti. Né valgono a riabilitarlo alcuni atti di stampo liberale molto apprezzati dall'opinione pubblica. Re
Giorgio IV del Regno Unito muore nel castello di Windsor all'età di 67
anni. Alla sua morte la reputazione della monarchia inglese risulta,
tanto all'interno quanto all'estero, ai minimi storici.
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