Figlio di Carmelina e Giosafatte (che fu a sua volta poeta e per primo tradusse in rima I fiori del male di Charles Baudelaire, nel 1930), compì gli studi a Oppido Mamertina, poi a Locri e a Messina. Fu presidente dell'Ospedale Maria Pia di Savoia negli anni '50 e, ancora prima, durante la seconda guerra mondiale, Podestà di Oppido Mamertina. Aderì negli anni '30 al movimento futurista di Filippo Tommaso Marinetti, del quale fu intimo amico. Marinetti firmò le prefazioni di Corti Circuiti (1938) e Gli adorabili della patria (1941) e si prodigò per fargli ottenere una sovvenzione fissa dal governo fascista. Nel 1938 lanciò il Manifesto Futurista sulla Poesia Sottomarina che con i suoi dieci assiomi lo suggella poeta di rilievo, raggiungendo un'importanza e notorietà a livello nazionale.Giuseppe Lipparini, nella prefazione alle brevi Liriche Epigrafiche
così lo descrisse: "Futurista era, non tanto per ragioni teoriche
quanto per l'impeto spontaneo della sua indole meridionale...".Ottenne
prestigiosi riconoscimenti e titoli, tra questi: Premio Reale Accademia D'Italia del 1938, in quell'anno era Presidente Gabriele D'Annunzio; Premio Assisi del 1953; ex aequo Carducci del 1954; premio Dante Alighieri del 1959; Premio Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri e della Pubblica Istruzione del 1966; nel 1959 conseguì a Parigi la medaglia d'argento dall'accademia di Arts, Sciences, Lettre e si aggiudicò la cattedra di Letteratura Classica all'Accademia Parigina dei Classici; Consigliere d'Onore della Legion d'Oro
di Roma; Grande Ufficiale della Repubblica Italiana per meriti
letterari.Dopo gli anni '50 si trasferì da Oppido a Roma; aderì, come
artista superstite del futurismo, al manifesto lanciato da Enzo Benedetto che preluse all'uscita della rivista Futurismo oggi;
curò un'antologia poetica del Futurismo; e la sua produzione
letteraria, che lo ha consegnato agli annali, continuò fino alla sua
dipartita. Le sue liriche figurano in antologie e alcune sono state
tradotte in inglese, tedesco, francese, spagnolo, portoghese e
giapponese. Francesco Flora lo incluse nella sua Storia della Letteratura Italiana.Nel 2009, è stata istituita in Oppido Mamertina l'Associazione Culturale "Geppo Tedeschi".
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