(Milano, 11 agosto 1802 – 1892)
è stata una ballerina italiana,oltre che mima e prima ballerina, ricordata come l'iniziatrice della danza sulle punte eseguita per la prima volta a Vienna.
Figlia di due "primi grotteschi" i ballerini Paolo e Giuseppa Brugnoli, tra i primi diplomati alla Scuola di Balletto del Teatro alla Scala, nel 1813 si iscrisse e si diplomò nello stesso teatro sotto la guida di Carlo Blasis.
Come tutti gli allievi e le allieve, sin dalle origini della Scuola,
dette sempre un valido apporto agli spettacoli del Teatro alla Scala,
partecipando a opere e balletti. Sotto la guida del Maestro Louis Henry
diventò prima ballerina seria al Teatro Sant'Agostino di Genova.
Attiva in Italia e all'estero, tra le migliori ballerine dell'epoca,
fra le allieve più celebri che hanno portato nel mondo l'arte della
Scuola di ballo scaligera. Nel 1823 sotto l'insegnamento del maestro Augusto Vestris e di suo figlio Armando danzò a Vienna nel balletto La Fée et le Chevalier
di Armando Vestris, in cui per la prima volta si esibì con brio e
velocità utilizzando la tecnica di danza sulle punte, per lo più per due
o tre passaggi. A danzare per prima sulle punte un intero balletto sarà
invece Maria Taglioni nel 1832 in La Sylphide. Tornata in Italia, Amalia ballò con Blasis e nel 1828, dopo un soggiorno a Napoli, si sposò col primo ballerino e coreografo del Regio Teatro San Carlo, Paolo Samengo. Nel 1832 i Samengo apparvero insieme al King's Theatre di Londra,
dove i critici applaudirono la precisione "infallibile" della sua danza
sulle punte. Amalia Brugnoli e Paolo Samengo in quegli anni sono stati
una coppia che viaggiò e si esibì in tutta Italia ed Europa. Nella
stagione 1837-38 danzò alla Fenice La Sylphide
nella versione di Antonio Cortesi. La Brugnoli prese parte a quasi
tutti i balli del repertorio del marito ed emerse particolarmente nel
Conte Pini, lodatissimo lavoro del suo consorte, che può dirsi abbia
fatto il giro dei teatri di tutta Italia. Terminati i loro impegni con
quella direzione si ritirarono dalle scene nel 1837, anno di nascita del loro primogenito Federico a cui seguì un secondo figlio, Giuseppe, nel 1844.
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