Uguale ad una finestra che non esiste
come l'ombra di una mano su uno strumento fantasma
uguale a quella vena e al ricordo intenso del suo sangue
con la stessa identicità con la continuità preziosa che ho
ad assicurare idealmente la tua esistenza
a una distanza
a pesare la distanza
con la tua fronte il tuo volto
e tutta la presenza senza chiudere occhio
e al passaggio che germoglia in tua presenza quando la città non
era e non poteva essere altrimenti che il riflesso inutile del tuo aspetto da ecatombe
per meglio intingere le piume degli uccelli
quando cade la pioggia dagli strapiombi
e dentro di te da solo
dentro e fuori di te
come un sentiero che si perde in un altro continente
César Moro
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