Henry Charles "Hank" Bukowski Jr., nato Heinrich Karl Bukowski
noto anche con lo pseudonimo Henry Chinaski, suo alter ego letterario
(Andernach, 16 agosto 1920 – San Pedro, 9 marzo 1994)
è stato un poeta e scrittore statunitense di origine tedesca.
noto anche con lo pseudonimo Henry Chinaski, suo alter ego letterario
(Andernach, 16 agosto 1920 – San Pedro, 9 marzo 1994)
è stato un poeta e scrittore statunitense di origine tedesca.
Figlio di
un ex artigliere delle truppe americane, Charles ha solo tre anni
quando la famiglia si trasferisce a Los Angeles, negli Stati Uniti. Qui
trascorre l'infanzia costretto dai genitori a un quasi totale
isolamento dal mondo esterno. Già si notano i primi segni della sua
vena ribellistica e di una fragile, confusa vocazione alla scrittura. A
sei anni, era un bambino con un carattere già ben formato: schivo e
impaurito, escluso dalle partite di baseball giocate sotto casa, irriso
per il suo tenue accento teutonico, manifesta difficoltà di
inserimento. A tredici anni inizia a bere e a frequentare una chiassosa
banda di teppisti. Nel 1938 Charles Bukowski si diploma senza troppi
entusiasmi alla "L.A. High School" e a vent'anni abbandona la casa
paterna. Inizia così un periodo di vagabondaggio segnato dall'alcol e da
una sequenza infinita di lavori saltuari. Bukowski è a New Orleans, a
San Francisco, a St. Louis, soggiorna in una pensione-bordello di
tagliagole filippini, fa il lavapiatti, il posteggiatore, il facchino,
si sveglia sulle panchine dei parchi pubblici, per qualche tempo finisce
perfino in galera. E continua a scrivere. I suoi racconti e le sue
poesie trovano spazio su giornali come "Story" ma soprattutto sulle
pagine delle riviste underground. Non è infatti una fugace o "poetica"
linfa creativa che lo induce a scrivere, ma la rabbia verso la vita,
l'amarezza perenne del giusto di fronte ai torti e all'insensibilità
degli altri uomini. Le storie di Charles Bukowski sono
imperniate su un autobiografismo quasi ossessivo. Il sesso, l'alcol, le
corse dei cavalli, lo squallore delle vite marginali, l'ipocrisia del
"sogno americano" sono i temi sui quali vengono intessute infinite
variazioni grazie a una scrittura veloce, semplice ma estremamente
feroce e corrosiva. Assunto dal Postal Office di Los Angeles e
inaugurato un burrascoso rapporto sentimentale con Jane Baker, Bukowski
attraversa gli anni '50 e '60 continuando a pubblicare
semiclandestinamente, soffocato dalla monotonia della vita d'ufficio e
minato da eccessi di ogni genere. Nel settembre dei 1964 diviene padre
di Marina, nata dalla fugace unione con Frances Smith, giovane poetessa.
Comincia l'importante collaborazione con il settimanale alternativo
"Open City": le sue velenose colonne verranno raccolte nel volume
"Taccuino di un vecchio sporcaccione", che gli regalerà ampi consensi
fra gli ambienti della protesta giovanile. La speranza di poter
divenire uno scrittore full time gli diede il coraggio di licenziarsi
dall'insopportabile ufficio postale all'età di 49 anni. Comincia il
periodo dei readings poetici, vissuti come vero e proprio
tormento. Nel 1969, dopo la tragica morte di Jane stroncata dall'alcol,
Bukowski conosce l'uomo destinato a cambiargli la vita: John Martin.
Manager di professione e appassionato di letteratura per vocazione,
Martin era rimasto fortemente impressionato dalle poesie di Bukowski
tanto da proporgli di lasciare l'impiego all'ufficio postale per
dedicarsi completamente alla scrittura. Lui si sarebbe occupato della
fase organizzativa di tutta l'operazione, provvedendo a versare a
Bukowski un assegno periodico quale anticipo sui diritti d'autore e
impegnandosi a promuovere e a commercializzare le sue opere. Bukowski
accetta la proposta. Incoraggiato dai buoni risultati ottenuti dalle
prime plaquette stampate in poche centinaia di copie, John Martin fonda
la "Black Sparrow Press", ripromettendosi di pubblicare tutte le opere
di Charles Bukowski. In pochi anni è il successo. Inizialmente i
consensi sembrano essere limitati all'Europa, poi la leggenda di "Hank"
Bukowski, ultimo scrittore maledetto, sbarca negli Stati Uniti. Inizia
il periodo dei reading poetici, vissuti da Bukowski come un vero e
proprio incubo e documentati magnificamente in molti dei suoi racconti.
Proprio durante una di queste letture, nel 1976, Bukowski conosce
Linda Lee, unica tra le sue molte compagne a mitigarne la vena
autodistruttiva, l'unica tra le sue bizzose compagne capace di mettere
freno alla pericolosa imprevedibilità di Hank. Gli stenti del vagabondo
paiono d'altronde ormai terminati: Hank è ricco e universalmente
conosciuto come il bizzarro scrittore di "Storie di ordinaria follia".
Linda gli fa cambiare regime alimentare, gli riduce l'alcol, lo
incoraggia a non alzarsi mai prima di mezzogiorno. Il periodo degli
stenti e del vagabondaggio si chiude definitivamente. Gli ultimi anni
sono vissuti in grande serenità e agiatezza. Ma la vena creativa non
viene meno. Si ammala di tubercolosi nel 1988, tuttavia, in condizioni
fisiche via via più precarie, Charles Bukowski continua
a scrivere e a pubblicare. Alle sue opere si ispirano i due registi
Marco Ferreri e Barbet Schroeder per altrettante riduzioni
cinematografiche. Documentata dalle ormai celeberrime sue ultime
parole:
Ti ho dato tante di quelle occasioni che avresti dovuto portarmi via parecchio tempo fa. Vorrei essere sepolto vicino all'ippodromo... per sentire la volata sulla dirittura d'arrivo.
Ti ho dato tante di quelle occasioni che avresti dovuto portarmi via parecchio tempo fa. Vorrei essere sepolto vicino all'ippodromo... per sentire la volata sulla dirittura d'arrivo.
La morte lo colpisce a 73 anni.
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