Alba indimenticabile.
Nel mattino che s'inargenta
di luce nitida e radente, le pie
donne, stupendamente meste,
vanno al Sepolcro,
mischiando parole e sospiri.
Portano vasi di balsamo e spigo.
Sul loro volto c'è un languore
e una passione mortale; nel loro corpo
si proteso l'ansia di arrivare presto.
E giungono al giardino dov'è la tomba,
tra gli alberi dei peschi freschi e
odorosi di gemme giovani.
Ma, con spavento, vedono che
la pietra è rimossa, il Sepolcro vuoto,
il sudario per terra; e sopra la pietra
è seduto un giovinetto,
e il cui aspetto è come quello del lampo
e il cui vestito è bianco come la neve.
E' risorto.
Non è qui. Andate a dire ai discepoli
che lo precedano in Galilea.
Là incontreranno il Maestro.
Cesare Angelini
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