giovedì 24 agosto 2017

Tina Merlin




Clementina Merlin detta Tina
(Trichiana, 19 agosto 1926Belluno, 22 dicembre 1991)
è stata una giornalista, scrittrice e partigiana italiana.
Figlia di Cesare Merlin e di Rosa Dal Magro. La madre aveva avuto due figli dal precedente matrimonio con Benvenuto Tacca, e, dopo essere rimasta vedova, si era risposata con Merlin nel 1910. Prima di Tina, l'ultimogenita, vennero alla luce Ida, Giuseppe Benvenuto, Remo, Antonio ("Toni") e Giuseppina. Antonio sarebbe diventato poi partigiano, organizzatore e comandante del battaglione "Manara", successivamente assorbito nella brigata partigiana autonoma "7º Alpini". Come lui, morto in combattimento, anche Tina fu coinvolta nella resistenza partecipandovi dal luglio 1944 come staffetta. Nel 1949 sposò il partigiano Aldo Sirena, tra i primi organizzatori del CLN Belluno da cui ebbe il figlio Antonio. La sua carriera di giornalista cominciò con la pubblicazione di racconti nella Pagina della donna de l'Unità. Dal 1951 al 1982 fu corrispondente a Belluno, Milano, Vicenza e Venezia sempre per lo stesso quotidiano. Nel frattempo partecipava anche alla vita politica come consigliere provinciale del PCI (1964-1970). Nel 1965 fu tra i soci fondatori dell'Istituto Storico Bellunese della Resistenza, l'attuale ISBREC (Istituto Storico Bellunese della Resistenza e dell'Età Contemporanea). In seguito ha collaborato con altre riviste e ha pubblicato numerosi saggi dedicati soprattutto al ruolo delle donne nella resistenza. Tina Merlin viene ricordata, più che per la sua pur ricca produzione letteraria, per avere aiutato, con caparbietà e ostinazione, a mettere in luce la verità sulla costruzione della diga del Vajont. Dando voce alle denunce degli abitanti di Erto e Casso, Tina Merlin riuscì a denunciare i pericoli che avrebbero corso i due paesi se la diga fosse stata effettivamente messa in funzione. Inascoltata dalle istituzioni, la giornalista fu denunciata per "diffusione di notizie false e tendenziose atte a turbare l'ordine pubblico" tramite i suoi articoli, processata e assolta dal Tribunale di Milano. In seguito al disastro del Vajont, consumato il 9 ottobre 1963, la Merlin tentò di pubblicare un libro sulla vicenda, Sulla Pelle viva. Come si costruisce una catastrofe. Il caso del Vajont, che tuttavia trovò un editore solo nel 1983. Morì  dopo un anno di malattia a 65 anni d'età.

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