(Leeuwarden, 7 agosto 1876 – Vincennes, 15 ottobre 1917),
Il 7 agosto 1876 nasceva a Leeuwarden, nei Paesi Bassi, Margaretha Geertruida Zelle, meglio conosciuta come Mata Hari, danzatrice ma soprattutto agente segreto.
Affascinante e misteriosa, fu una delle spie più famose della Storia, condannata a morte per la sua attività di spionaggio durante la Prima Guerra Mondiale. Figlia di un cappellaio, la sua famiglia era benestante e viveva in un maestoso palazzo nel centro della sua cittadina. Bellissima e conturbante, dagli occhi e capelli scuri, il Times
di lei disse «un’avvenenza che sconfina nell’incredibile, con una
figura dal fascino strano e dalle movenze di una belva divina che si
conduca in una foresta incantata».Nel
1896 sposa un ufficiale di vent’anni più vecchio conosciuto attraverso
un’inserzione matrimoniale, e a causa del lavoro del marito, si
trasferiscono in Indonesia dove avranno due figli, un maschio e una
femmina. Il primo morì a due anni avvelenato da una medicina
somministrata dalla domestica. In questo luogo esotico, tra Giava e Sumatra, apprende la danza locale e fa suo lo pseudonimo Mata Hari, in malese Luce del giorno o Occhio dell’alba.
Tornata in Olanda nel 1902, si separa dal marito e si trasferisce
l’anno dopo a Parigi, dove dopo un primo periodo di stenti, inizia ad
esibirsi in spettacoli di danza, portando nelle case dei ricchi quel
ballo esotico e malizioso, a tratti erotico.
Margaretha viene travolta dal successo: si esibisce nei locali più
prestigiosi d’Europa, in Francia, Spagna, Germania e perfino alla Scala
di Milano ed è corteggiata e desiderata dagli uomini più ricchi e in
vista dell’epoca.Allo scoppio della Grande Guerra
si intensificano i suoi rapporti con diplomatici e militari, tanto da
affiliarsi sia ai servizi segreti tedeschi che a quelli francesi. Questo
doppio gioco viene inevitabilmente scoperto: viene arrestata nel 1917,
negando però ad oltranza di aver mai trasmesso informazioni alla
Germania. Nonostante molti ufficiali francesi, suoi amanti, tentarono di
difenderla, nonostante non furono trovate prove schiaccianti contro di
lei, fu condannata a morte.
L’esecuzione avvenne nei pressi di Parigi tramite fucilazione il 15 ottobre 1917 dopo che il Presidente della Repubblica, Henri Poincaré, rigettò la domanda di grazia.
Nel 2001 i Paesi Bassi hanno chiesto ufficialmente al governo francese
la riabilitazione della spia, nella convinzione che fu giudicata
sommariamente e condannata senza prove. Leggenda vuole che fosse bellissima e civettuola anche al momento della fucilazione, e che rifiutò la benda sugli occhi, fredda e sprezzante del pericolo, consegnando alla storia il mito di Mata Hari.
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