giovedì 17 agosto 2017

David Crockett





David Crockett o Davy Crockett
(Contea di Greene, 17 agosto 1786Alamo, 6 marzo 1836)
è stato un militare, politico, cacciatore, avventuriero ed eroe popolare del Far West statunitense.
Nasce da una famiglia in difficili condizioni economiche: i genitori, infatti, a causa dell'esondazione del fiume Nalichucky hanno perso tutti i loro beni e la casa, e devono quindi fare i conti con una notevole carenza di mezzi. Cresciuto dal padre (titolare di una locanda), che lo considera un buono a nulla, a nerbate, Davy se ne va di casa per fare il mandriano e l'aiutante dei carovanieri. Cresciuto senza un'istruzione vera e propria (imparerà a leggere e a scrivere solo poco tempo prima di sposarsi), lavora anche a Boston, e nel frattempo coltiva la passione per la caccia, soprattutto a opossum e tassi, la cui pelle è molto pregiata e quindi può essere venduta con guadagni più consistenti. Con il passare del tempo, la caccia diventa il suo solo lavoro: abbandonati gli opossum, diventa famoso come cacciatore di orsi in tutto il Tennessee. Dopo essersi sposato, nel settembre del 1813 lascia moglie e figli quando viene a sapere che i coloni stanno per essere attaccati dagli indiani, e si aggrega all'esercito comandato dal generale Andrew Jackson. Impegnato come esploratore contro gli indiani Creek, riesce grazie al suo coraggio a sconfiggere i nemici dopo il fallimento del piano organizzato da Jackson; così, tornato alla vita civile, viene sommerso di riconoscimenti dai suoi concittadini, che lo eleggono giudice di pace e quindi colonnello del reggimento locale. Mentre riprende la caccia agli orsi, entra a far parte dell'Assemblea legislativa del Tennessee; quindi, si candida come deputato e viene eletto, nel 1828, al Congresso degli Stati Uniti. Nel frattempo, Jackson è diventato presidente della nazione come rappresentante del partito democratico, e appare intenzionato a violare il trattato di pace che aveva firmato con i Creek anni prima. Davy Crockett, invece, sceglie di essere leale al patto, e pertanto si oppone con rigore al progetto di legge presidenziale. A quindici anni di distanza dalla battaglia di cui si era reso protagonista, insomma, si rende conto che gli indiani non erano altro che pacifici contadini con gli stessi diritti dei coloni. Alle nuove elezioni, però, Davy non guadagna il consenso sperato, e viene battuto dai jacksoniani. Ciò non gli impedisce di continuare a opporsi, al punto che, vista la sua fama aumentare, viene eletto per una terza legislatura al Congresso. Si tratta, però, della sua ultima esperienza politica: dopo la terza legislatura, in virtù dell'opposizione a Jackson non viene rieletto. Dopo essersi recato in numerosi villaggi dell'Est, ormai disgustato e deluso dalla vita politica, per pubblicizzare il libro da lui scritto "A narrative of the life of David Crockett", decide di abbandonare Washington in maniera definitiva, non prima di aver pronunciato una frase destinata a entrare nella storia: "Io me ne torno in Texas, voi potete tutti andare all'inferno". Prende parte, così, alla guerra combattuta dal Texas per ottenere l'indipendenza dal Messico del dittatore Antonio Lopez de Santa Anna. Partito con sedici patrioti (che costituiscono, appunto, la "compagnia di Crockett"), Davy giunge a Fort Alamo dopo aver aderito alla rivoluzione. I comandanti del forte si dimostrano decisamente contenti dell'arrivo di Crockett, al punto di chiedergli di prendere il comando delle operazioni come colonnello: egli, però, rifiuta, pur ringraziando, spiegando di essere giunto per combattere come un patriota, e non per comandare. Alla fine di febbraio, Fort Alamo subisce l'attacco dei nemici: a presidiarlo ci sono meno di duecento texani, che tuttavia riescono a provocare gravi perdite tra gli avversari. La sera del 5 marzo 1836, però, Alamo viene accerchiato da 5mila messicani, che lo colpiscono a cannonate e lo distruggono senza incontrare resistenza: il generale Sam Houston, chiamato per formare una milizia di duemila texani, non riesce a fermare l'assalto. Davy Crockett muore insieme ai suoi compagni di battaglia, nella lotta per conquistare l'indipendenza e la libertà del Texas. Una morte coraggiosa e umana, un sacrificio da vero americano: pochi giorni dopo, nell'aprile del 1836, la battaglia di San Jacinto consegnerà la vittoria ai texani, che dichiareranno il proprio Stato indipendente e eleggeranno capo del governo il generale Sam Houston. Alla figura di Davy Crockett sono stati dedicati ben quattordici film: tra gli altri, vale la pena di citare "Alamo - Gli ultimi eroi",  e "La battaglia di Alamo"  con il protagonista interpretato da John Wayne nel 1960. Spesso rappresentato con giacche in pelle di camoscio o daino e pantaloni di cuoio, Crockett viene raffigurato sempre con un grosso cinturone in vita e l'inseparabile fucile nella mano sinistra: si tratta, per altro, di un equipaggiamento frutto dell'invenzione degli storiografi e della drammaturgia più moderna, che il vero Crockett non ha mai indossato nella realtà.

Nessun commento:

Posta un commento

Vorrei essere un mago

  Vorrei essere un mago, aver poteri soprannaturali per bruciare i giornali che di diffamazion fanno uno svago. Vorrei essere un mago, un ma...