Frida Kahlo
all'anagrafe Magdalena Carmen Frieda Kahlo y Calderón
(Coyoacán, 6 luglio 1907 – Coyoacán, 13 luglio 1954),
è stata una pittrice messicana.
all'anagrafe Magdalena Carmen Frieda Kahlo y Calderón
(Coyoacán, 6 luglio 1907 – Coyoacán, 13 luglio 1954),
è stata una pittrice messicana.
Era figlia di Guillermo Kahlo, un fotografo tedesco nato a Pforzheim (nell'odierno Baden-Württemberg) da una famiglia ebraica di origine ungherese, e di Matilde Calderón y González, una benestante messicana di origini spagnole ed amerinde. Frida fu una pittrice dalla vita travagliata. Si sentiva profondamente figlia della rivoluzione messicana del Messico moderno. La sua attività artistica ha avuto di recente una rivalutazione, in particolare in Europa, con l'allestimento di numerose mostre. Affetta da spina bifida, che i genitori e le persone intorno a lei scambiarono per poliomielite,
fin dall'adolescenza manifestò una personalità molto forte, unita a un
singolare talento artistico e uno spirito indipendente e passionale,
riluttante verso ogni convenzione sociale.Studiò inizialmente al
Colegio Alemán, una scuola tedesca, e nel 1922, aspirando a diventare
medico, s'iscrisse alla Escuela Nacional preparatoria. Qui si legò ai
Cachuchas, un gruppo di studenti con un berretto come segno distintivo,
sostenitori del socialismo nazionale,
e iniziò a dipingere per divertimento i ritratti dei compagni di
studio. Molte attenzioni erano riservate soprattutto a Alejandro Gómez
Arias, studente di diritto e giornalista, capo spirituale e ispiratore
dei Cachuchas e di cui Frida si innamorò. Un evento terribile, il 17
settembre 1925, all'età di 18 anni, cambiò drasticamente la sua vita e
la rinchiuse in una profonda solitudine che ebbe solo l'arte come unica
finestra sul mondo. Frida all'uscita di scuola salì su un autobus
con Alejandro per tornare a casa e pochi minuti dopo rimase vittima di
un incidente causato dal veicolo su cui viaggiava ed un tram. L'autobus
finì schiacciato contro un muro. Le conseguenze dell'incidente furono
gravissime per Frida: la colonna vertebrale le si spezzò in tre punti
nella regione lombare; si frantumò il collo del femore e le costole; la
gamba sinistra riportò 11 fratture; il piede destro rimase slogato e
schiacciato; la spalla sinistra restò lussata e l'osso pelvico spezzato
in tre punti. Inoltre, un corrimano dell'autobus le entrò nel fianco e
le uscì dalla vagina. Nel corso della sua vita dovette subire ben 32
operazioni chirurgiche. Dimessa dall'ospedale, fu costretta ad anni di
riposo nel letto di casa, col busto ingessato. Questa situazione la
spinse a leggere libri e a dipingere. Il suo primo lavoro fu un
autoritratto, che donò al ragazzo di cui era innamorata. Da ciò la
scelta dei genitori di regalarle un letto a baldacchino con uno
specchio sul soffitto, in modo che potesse vedersi, e dei colori.
Iniziò così la serie di autoritratti. "Dipingo me stessa perché passo
molto tempo da sola e sono il soggetto che conosco meglio" affermò.
Dopo che le fu rimosso il gesso riuscì a camminare, con dolori che
sopportò per tutta la vita. Fatta dell'arte la sua ragion d'essere, per
contribuire finanziariamente alla sua famiglia, un giorno decise di
sottoporre i suoi dipinti a Diego Rivera,
illustre pittore dell'epoca, per avere una sua critica. Rivera rimase
assai colpito dallo stile moderno di Frida, tanto che la prese sotto la
propria ala e la inserì nella scena politica e culturale messicana.
Divenne un'attivista del Partito Comunista Messicano a cui si iscrisse nel 1928. Partecipò a numerose manifestazioni e nel frattempo si innamorò di Diego Rivera. Nel 1929
lo sposò (lui era al terzo matrimonio), pur sapendo dei continui
tradimenti a cui sarebbe andata incontro. Conseguentemente alle
sofferenze sentimentali ebbe anche lei numerosi rapporti extraconiugali.
In quegli anni al marito Rivera furono commissionati alcuni lavori
negli USA. Nello stesso periodo di soggiorno a New York, Frida rimase incinta, per poi avere un aborto spontaneo
a causa dell'inadeguatezza del suo fisico: ciò la scosse molto e decise
di tornare in Messico col marito. I due decisero di vivere in due case
separate, collegate da un ponte, in modo da avere ognuno i propri
spazi "da artista". Nel 1939
divorziarono a causa del tradimento di Rivera con Cristina Kahlo, la
sorella di Frida. Rivera tornò da Frida un anno dopo: malgrado i
tradimenti non aveva smesso di amarla. Le fece una nuova proposta di
matrimonio che lei accettò con riserve, in quanto era rimasta
pesantemente delusa dall'infedeltà del coniuge. Si risposarono nel 1940 a San Francisco. Da lui aveva assimilato uno stile naïf, che la portò a dipingere piccoli autoritratti ispirati all'arte popolare ed alle tradizioni precolombiane.
Il suo dispiacere maggiore fu quello di non aver avuto figli. La sua
appassionata storia d'amore con Rivera è raccontata in un suo diario.
Ebbe numerosi amanti, con nomi che nemmeno all'epoca potevano passare
inosservati. In Messico, durante il periodo post-rivoluzionario, le
donne della generazione di Frida Kahlo arrivavano all'emancipazione
principalmente per il tramite della politica; probabilmente anche per
la stessa ragione la pittrice si iscrisse al Partito Comunista
Messicano. Inoltre, come Sarah M. Lowe afferma, “il partito presentava
anche un'altra attrattiva: la presenza e la militanza di numerose donne
dinamiche la cui indipendenza e autodeterminazione possono aver
incoraggiato la pittrice a unirsi a loro”. Nel 1953 Frida Kahlo fu tra i firmatari (con Bertolt Brecht, Dashiell Hammett, Pablo Picasso, Diego Rivera, Jean Paul Sartre, Simone de Beauvoir e papa Pio XII) della richiesta di grazia per i coniugi Rosenberg, comunisti americani condannati a morte e poi giustiziati a New York per presunto spionaggio a favore dell'URSS. Pochi anni prima della sua morte le venne amputata la gamba destra. Morì di embolia polmonare a 47 anni. Fu cremata e le sue ceneri sono conservate nella sua Casa Azul, oggi sede del Museo Frida Kahlo. Le ultime parole che scrisse nel diario furono: "Spero che la fine sia gioiosa e spero di non tornare mai più."
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