Jacob Abraham Camille Pissarro
è stato un pittore francese, tra i maggiori esponenti dell'Impressionismo.
Nasce
nelle Isole Antille, allora note come Indie Occidentali, dove la sua
famiglia di piccoli commercianti si era trasferita in cerca di fortuna. La
sua formazione scolastica avviene comunque in Francia e dal 1855 si
stabilisce definitivamente a Parigi, dove per un certo periodo frequenta
– in verità senza grande convinzione – la prestigiosa Ecole des
Beaux-Arts. Negli ambienti
artistici antiaccademici della capitale francese ha ben presto modo di
conoscere il giovanissimo Monet e insieme frequentano, agli inizi degli
anni Sessanta, la Brasserie des Martyrs, dove l’eccentrico Courbet
andava predicando la supremazia della pittura realista. A quel periodo risale anche l’amicizia con Cézanne, sul quale Pissarro esercitò un’influenza assolutamente determinante. Assillato
dalle continue ristrettezze economiche Pissarro si ritira in campagna,
a Pontoise, mentre nel 1870, per sfuggire alla guerra
franco-prussiana, si rifugia a Londra, presso dei parenti. Nel
1874 è tra i più convinti ed entusiasti organizzatori della prima
esposizione impressionista, presso lo studio di Nadar, e anche negli
anni successivi sarà l’unico a partecipare a tutte le esposizioni che
si svolgeranno fino al 1886, aderendo per qualche tempo anche alle
esasperate ricerche del divisionismo neoimpressionista del giovane
Seurat. Insieme a Monet, comunque, Pissarro è da tutti considerato il più “irriducibile” degli Impressionisti. L’arte
del maestro, infatti, trae proprio dai paesaggi campestri en plein
air, la sua ispirazione più vera. I colori della sua tavolozza, freschi
e vivissimi, sanno comunque andare sempre al di là della semplice
impressione transitoria, riuscendo a concretizzarsi in spazi e volumi di
grande solidità.
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