San Federico di Utrecht
Vescovo
nacque nel 781 in Frisia o in Inghilterra.
Etimologia: Federico = potente in pace, dal tedesco
Emblema: Bastone pastorale
Vescovo
nacque nel 781 in Frisia o in Inghilterra.
Etimologia: Federico = potente in pace, dal tedesco
Emblema: Bastone pastorale
La Vita,
scritta da Otberto nel sec. XI, circa due secoli, cioè, dopo la sua
morte, è priva di valore: "Fide minime digna", la giudicano i
Bollandisti nel Commento al Martirologio Romano. Di certo si sa che
intervenne al concilio di Magonza dell'829. Fu ricordato poi in una
carta del 26 dicembre 833, e nella Vita di s. Odulfo, da lui mandato ad
evangelizzare i Frisoni. Rabano Mauro gli dedicò, nell'834, il suo
commento al libro di Giosuè e scrisse un carme in suo onore. Stando
alla Vita, sarebbe nato verso il 781 da famiglia probabilmente di
origine inglese, non è chiaro se in Inghilterra o in Frisia. Eletto
vescovo di Utrecht dopo la morte di Ricfredo, tra l'825 e l'828, grazie
anche all'appoggio dell'imperatore Lotario, lottò contro il
paganesimo, risorto in Frisia dopo l'invasione Normanna, e contro
l'uso dei matrimoni incestuosi. Avendo rimproverato l'imperatore
Ludovico il Pio per aver sposato, vivente ancora la prima moglie
Irmingarda, Giuditta, sarebbe stato da questa fatto assassinare il 18
luglio 838. Altri però attribuiscono l'assassinio del santo ad un
nobile dell'isola di Walcheren da lui rimproverato. Sepolto nella
cripta della chiesa del S.mo Salvatore ad Utrecht, fu venerato come
martire in diverse località dei Paesi Bassi e a Fulda. Nel
1362 il cranio del santo, separato dal corpo dal vescovo Folkert, fu
racchiuso in un reliquiario d'oro e d'argento ed esposto alla
venerazione. Durante la Riforma fu salvato in una casa privata dove,
secondo il bollandista G. Cuypers, era ancora conservato al principio
del sec. XVIII. Del resto del corpo, invece, già al suo tempo non si
sapeva più niente.
Tramite il Molano il nome di Federico fu iscritto nel Martirologio Romano al 18 luglio.
Tramite il Molano il nome di Federico fu iscritto nel Martirologio Romano al 18 luglio.
Autore: Willibrord Lampen
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