San Tommaso Apostolo
Palestina-primo secolo dell’èra cristiana
Patronato: Architetti
Etimologia: Tommaso = gemello, dall'ebraico
Emblema: Lancia
Patronato: Architetti
Etimologia: Tommaso = gemello, dall'ebraico
Emblema: Lancia
Lo
incontriamo tra gli Apostoli, senza nulla sapere della sua storia
precedente. Ci sono ignoti luogo di nascita e mestiere. Il Vangelo di
Giovanni, al ci fa sentire subito la sua voce, non proprio entusiasta.
Gesù ha lasciato la Giudea, diventata pericolosa: ma all’improvviso
decide di ritornarci, andando a Betania, dove è morto il suo amico
Lazzaro. I discepoli trovano che è rischioso, ma Gesù ha deciso: si va.
E qui si fa sentire la voce di Tommaso, obbediente e pessimistica:
"Andiamo anche noi a morire con lui". E’ sicuro che la cosa finirà
male; tuttavia non abbandona Gesù: preferisce condividere la sua
disgrazia, anche brontolando. Facciamo
torto a Tommaso ricordando solo il suo momento famoso di incredulità
dopo la risurrezione. Lui è ben altro che un seguace tiepido. Ma
credere non gli è facile, e non vuol fingere che lo sia. Dice le sue
difficoltà, si mostra com’è, ci somiglia, ci aiuta. Eccolo all’ultima
Cena, stavolta come interrogante un po’ disorientato. Gesù sta per
andare al Getsemani e dice che va a preparare per tutti un posto nella
casa del Padre, soggiungendo: "E del luogo dove io vado voi conoscete
la via". Obietta subito Tommaso, candido e confuso: "Signore, non
sappiamo dove vai, e come possiamo conoscere la via?". Scolaro un po’
duro di testa, ma sempre schietto, quando non capisce una cosa lo dice.
E Gesù riassume per lui tutto l’insegnamento: "Io sono la via, la
verità e la vita". Ora arriviamo alla sua uscita più clamorosa, che gli
resterà appiccicata per sempre, e troppo severamente. Giovanni,
capitolo 20: Gesù è risorto; è apparso ai discepoli, tra i quali non
c’era Tommaso. E lui, sentendo parlare di risurrezione “solo da loro”,
esige di toccare con mano. E’ a loro che parla, non a Gesù. E Gesù
viene, otto giorni dopo, lo invita a “controllare”... Ed ecco che
Tommaso, il pignolo, vola fulmineo ed entusiasta alla conclusione,
chiamando Gesù: “Mio Signore e mio Dio!”, come nessuno finora aveva mai
fatto. E quasi gli suggerisce quella promessa per tutti, in tutti i
tempi: "Beati quelli che, pur non avendo visto, crederanno". Ignoriamo
quando e dove sia morto. Alcuni testi attribuiti a lui (anche un
“Vangelo”). A metà del VI secolo, il mercante egiziano Cosma
Indicopleuste scrive di aver trovato nell’India meridionale gruppi
inaspettati di cristiani; e di aver saputo che il Vangelo fu portato ai
loro avi da Tommaso apostolo. Sono i “Tommaso-cristiani”, comunità
sempre vive nel XX secolo, ma di differenti appartenenze: al
cattolicesimo, a Chiese protestanti e a riti cristiano-orientali.
Autore: Domenico Agasso
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