Sant' Ireneo di Lione
Vescovo e martire
c. 130 - c. 202
Etimologia: Ireneo = pace, pacifico, dal greco
Emblema: Bastone pastorale, Palma
Ireneo,
discepolo di san Policarpo e, attraverso di lui, dell'apostolo san
Giovanni, è una figura di primaria importanza nella storia della
Chiesa. Originario dell'Asia, nato con molta probabilità a Smirne,
approdò in Gallia e nel 177 succedette nella sede episcopale di Lione
al novantenne vescovo san Potino, morto in seguito alle percosse
ricevute durante la persecuzione contro i cristiani. Pochi giorni prima
delle sommosse anticristiane, Ireneo era stato inviato a Roma dal suo
vescovo per chiarire alcune questioni dottrinali. Tornato a Lione,
appena sedata la bufera, fu chiamato a succedere al vescovo martire, in
una Chiesa decimata dei suoi preti e di gran parte dei suoi fedeli.
Si trovò a governare come unico vescovo la Chiesa dell'intera Gallia.
Lui, greco, imparò le lingue dei barbari per evangelizzare le
popolazioni celtiche e germaniche. E dove non arrivò la sua voce giunse
la parola scritta. Nei suoi cinque libri Contro le eresie traspare
non solo il grande apologista, ma anche il buon pastore preoccupato di
qualche pecorella allo sbando che cerca di condurre all'ovile.Succedendo
al vescovo san Potino, si tramanda che come lui sia stato coronato da
glorioso martirio. Molto disputò al riguardo della tradizione
apostolica e pubblicò una celebre opera contro le eresie a difesa
della fede cattolica.
Martirologio Romano
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