Paul Gauguin, Autoritratto del 1893, Musée d'Orsay, Parigi
Paul Gauguin
(Parigi, 7 giugno1848 – Hiva Oa, 8 maggio 1903)è uno dei più grandi pittori francesi. Impressionista, post-impressionista, simbolista, espressionista: pare che nel suo percorso artistico Gauguin sia stato accostato a più correnti, anche se in realtà non ha mai aderito del tutto a nessun gruppo. La sua vita è indissolubilmente legata al viaggio e all’avventura fin dalla più tenera età: quando Paul ha appena un anno di vita, il sig. Clovis Gauguin decide di lasciare Parigi per trasferirsi con la famiglia a Lima, in Perù. L’uomo muore durante il viaggio e Paul trascorre l’infanzia con la famiglia materna in Sud America fino al 1855 quando torna con la madre in Francia. Vi rimarrà dieci anni, quando compie diciassette anni infatti prende la via del mare e si imbarca come marinaio su un mercantile diretto in Brasile. A ventitré anni Gauguin pare riesca a trovare una certa stabilità. Lascia la marina, si trasferisce a Parigi, diventa agente di cambio e nel 1873 sposa la danese Mette Sophie Gad da cui avrà cinque figli. È in questi anni che comincia a dedicarsi all’arte, dipingendo da autodidatta Paul Gauguin, verso il 1875 fa amicizia con il pittore impressionista Camille Pissarro. Grazie a lui si avvicina al gruppo degli impressionisti, pur non condividendone lo stile: le sue opere infatti non avranno mai quel dinamismo cromatico che caratterizza le opere impressioniste. Ciò nonostante parteciperà a numerose mostre del gruppo. Il crollo della borsa di Parigi del 1883 segnerà una svolta nella vita di Gauguin. Rimasto senza lavoro, inizia a girare la Francia e l’Inghilterra in compagnia del figlio Clovis, in cerca di fortuna, ma con scarso successo. Così lascia il figlio e la famiglia e si imbarca alla volta di Panama per andare a lavorare alla costruzione del canale, dopodiché parte ancora, questa volta per la Martinica. I colori decisi, le linee nette, lo stile personale e primitivo di Gauguin convincono nel 1888 il mercante d’arte Theo van Gogh (fratello di Vincent) ad offrirgli uno stipendio 150 franchi in cambio di un quadro al mese. Inoltre Theo lo invita ad andare a vivere con il fratello Vincent ad Arles, in Provenza, pagandogli l’affitto. Paul accetta ma questa non si rivelerà una scelta felice. Irrequieto, polemico e sanguigno, Gauguin pare non amasse la diplomazia. In segno di sdegno verso una società incapace di valorizzare le sue capacità artistiche, nel 1891 decide di partire per Taithi, deciso a non tornare mai più. A questo periodo appartengono alcune dei suoi quadri più celebri come Manao tupapau (1892) e la Orana Maria (1891). Due anni dopo, senza un soldo e oppresso dai debiti, è costretto a farsi inviare dalla moglie il denaro per tornare a casa. A Taithi lascia una compagna poco più che tredicenne e un figlio nato un mese prima. Torna in Europa ma non vi rimane a lungo, saluta per l’ultima volta la famiglia nel dicembre del 1893, organizza una vendita delle sue opere e con gli esigui ricavi si imbarca per la Polinesia nel 1895. In quest’isola lontana l’artista Gauguin pare trovare quell’anima primitiva che aveva sempre cercato senza successo nei suoi viaggi e questo lo si percepisce dalle sue opere, quantomai vive e potenti. Per quanto riguarda l’uomo, Gauguin continuerà ad essere quello di sempre: sanguigno, irrequieto e spesso triste. Morirà di sifilide nel 1903, a 56 anni.
(Parigi, 7 giugno1848 – Hiva Oa, 8 maggio 1903)è uno dei più grandi pittori francesi. Impressionista, post-impressionista, simbolista, espressionista: pare che nel suo percorso artistico Gauguin sia stato accostato a più correnti, anche se in realtà non ha mai aderito del tutto a nessun gruppo. La sua vita è indissolubilmente legata al viaggio e all’avventura fin dalla più tenera età: quando Paul ha appena un anno di vita, il sig. Clovis Gauguin decide di lasciare Parigi per trasferirsi con la famiglia a Lima, in Perù. L’uomo muore durante il viaggio e Paul trascorre l’infanzia con la famiglia materna in Sud America fino al 1855 quando torna con la madre in Francia. Vi rimarrà dieci anni, quando compie diciassette anni infatti prende la via del mare e si imbarca come marinaio su un mercantile diretto in Brasile. A ventitré anni Gauguin pare riesca a trovare una certa stabilità. Lascia la marina, si trasferisce a Parigi, diventa agente di cambio e nel 1873 sposa la danese Mette Sophie Gad da cui avrà cinque figli. È in questi anni che comincia a dedicarsi all’arte, dipingendo da autodidatta Paul Gauguin, verso il 1875 fa amicizia con il pittore impressionista Camille Pissarro. Grazie a lui si avvicina al gruppo degli impressionisti, pur non condividendone lo stile: le sue opere infatti non avranno mai quel dinamismo cromatico che caratterizza le opere impressioniste. Ciò nonostante parteciperà a numerose mostre del gruppo. Il crollo della borsa di Parigi del 1883 segnerà una svolta nella vita di Gauguin. Rimasto senza lavoro, inizia a girare la Francia e l’Inghilterra in compagnia del figlio Clovis, in cerca di fortuna, ma con scarso successo. Così lascia il figlio e la famiglia e si imbarca alla volta di Panama per andare a lavorare alla costruzione del canale, dopodiché parte ancora, questa volta per la Martinica. I colori decisi, le linee nette, lo stile personale e primitivo di Gauguin convincono nel 1888 il mercante d’arte Theo van Gogh (fratello di Vincent) ad offrirgli uno stipendio 150 franchi in cambio di un quadro al mese. Inoltre Theo lo invita ad andare a vivere con il fratello Vincent ad Arles, in Provenza, pagandogli l’affitto. Paul accetta ma questa non si rivelerà una scelta felice. Irrequieto, polemico e sanguigno, Gauguin pare non amasse la diplomazia. In segno di sdegno verso una società incapace di valorizzare le sue capacità artistiche, nel 1891 decide di partire per Taithi, deciso a non tornare mai più. A questo periodo appartengono alcune dei suoi quadri più celebri come Manao tupapau (1892) e la Orana Maria (1891). Due anni dopo, senza un soldo e oppresso dai debiti, è costretto a farsi inviare dalla moglie il denaro per tornare a casa. A Taithi lascia una compagna poco più che tredicenne e un figlio nato un mese prima. Torna in Europa ma non vi rimane a lungo, saluta per l’ultima volta la famiglia nel dicembre del 1893, organizza una vendita delle sue opere e con gli esigui ricavi si imbarca per la Polinesia nel 1895. In quest’isola lontana l’artista Gauguin pare trovare quell’anima primitiva che aveva sempre cercato senza successo nei suoi viaggi e questo lo si percepisce dalle sue opere, quantomai vive e potenti. Per quanto riguarda l’uomo, Gauguin continuerà ad essere quello di sempre: sanguigno, irrequieto e spesso triste. Morirà di sifilide nel 1903, a 56 anni.
Paul
Gauguin, Chi siamo? D dove veniamo? Dove andiamo?, 1897-1898, olio su
tela 139 x 374,5 cm, 1897, Museum of Fine Arts, Boston.
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