Gustavo Adolfo Rol
(Torino, 20 giugno 1903 – Torino, 22 settembre 1994)
è stato un sensitivo italiano.
(Torino, 20 giugno 1903 – Torino, 22 settembre 1994)
è stato un sensitivo italiano.
Le sue dimostrazioni, avvenute in presenza di ospiti da lui selezionati, sono interpretate dai suoi estimatori come autentici fenomeni paranormali e dagli scettici come illusioni prodotte con tecniche di prestidigitazione e in particolare di mentalismo. Durante la sua vita non venne eseguita alcuna verifica sotto controllo scientifico per l'opposizione dello stesso Rol, che affermava che i suoi "prodigi" non fossero fenomeni ripetibili o eseguibili a comando.
Rol nacque in famiglia agiata: il padre, Vittorio, è un avvocato che nel 1909 è incaricato di aprire e dirigere la sede di Torino della Banca Commerciale Italiana, la madre è Martha Peruglia, figlia del Presidente del Tribunale di Saluzzo.
Rol cresce in un ambiente ricco e colto, frequenta sin da giovane le
famiglie più in vista della città, si interessa alle arti, entrando in
relazione con vari artisti ed iniziando presto a cimentarsi nella pittura e nella musica. Nel 1923 si iscrive alla facoltà di giurisprudenza dell'Università di Torino, dove si laureerà nel 1933.
Più tardi conseguirà la laurea in economia a Londra e in biologia
medica a Parigi. Sia la scelta del corso universitario in legge, sia la
carriera bancaria che intraprende nel 1925 avvengono per adeguamento
alle tradizioni familiari. Rol fa pratica presso le filiali della Comit in giro per l'Europa: Marsiglia, Parigi, Londra, Edimburgo e successivamente Casablanca e Genova, sono le città in cui vive e lavora. Racconterà in seguito di avere incontrato durante il soggiorno a Marsiglia (1925-1926) un personaggio, originario della Polonia, che gli mostra alcuni giochi con le carte e che, inizialmente scettico sull'esistenza di Dio, si convertirà e si ritirerà in un convento dopo aver assistito con lo stesso Rol a una guarigione a Lourdes, che in un primo tempo aveva ritenuto una grande mistificazione. In seguito a questo incontro Rol approfondisce i suoi studi spirituali ed elabora una teoria di carattere metafisico sull'associazione tra suoni, colori e altri elementi. Nel 1927, a Parigi, scrive: «Ho scoperto una tremenda legge che lega il colore verde, la quinta musicale ed il calore.
Ho perduto la gioia di vivere. La potenza mi fa paura. Non scriverò
più nulla!». Da questo momento attraversa una crisi esistenziale, fino
al punto di ritirarsi in un convento. Aiutato dalla madre, ritorna alla
vita laica, e inizia a compiere le proprie dimostrazioni. A partire
dagli anni trenta la sua fama si diffonde nei circoli dell'aristocrazia, della cultura e della politica. Gli si attribuiscono incontri con personaggi del mondo della politica tra cui Benito Mussolini,
dello spettacolo, dell'arte e della scienza, in alcuni casi non
documentati. Sono invece accertate, tra le altre, l'amicizia con Federico Fellini, Franco Zeffirelli, Cesare Romiti e la frequentazione della famiglia Agnelli. Tuttavia Rol mantiene sempre un profilo riservato e appare raramente in pubblico. Partecipa alla seconda guerra mondiale come capitano degli alpini. Rol è ricordato nella seconda guerra mondiale per aver salvato molte persone durante i rastrellamenti nazisti subito dopo l'8 settembre. Nel comune di San Secondo di Pinerolo, dove i Rol possedevano una casa di campagna, oltre al ringraziamento scritto da parte del sindaco nel 1945, nel 2005
gli è stata intitolata una piazzetta a titolo di riconoscenza, dopo che
una via era stata già intitolata alla sua famiglia. Rol riferisce che
salvò da sicura fucilazione alcuni partigiani, barattando la loro
grazia in cambio della riuscita di alcuni esperimenti, come lui li
definiva, di telepatia.
Secondo quanto ebbe occasione di raccontare, doveva per esempio
indovinare cosa c'era scritto in una lettera, chiusa in un cassetto di
un comodino, a casa di un generale tedesco. Dopo la guerra si dedica al
commercio di oggetti antichi. A metà degli anni Cinquanta lascia questa
attività per intraprendere a tempo pieno quella di pittore. La sua
fama acquisisce ulteriore risonanza grazie a una serie di articoli e
pubblicazioni, prima fra tutte quella di Pitigrilli (Gusto per il mistero) e di Buzzati (I misteri d'Italia),
che lo riguardano. I fenomeni cui dà vita attirano l'attenzione di
autorevoli studiosi e gente comune. Nel 1990 muore la moglie per una
complicazione polmonare susseguente a un'influenza. Gustavo Rol ne
risente a livello psico-fisico. Nel 1993 si ammala di una bronchite
asmatica che gli impedisce di uscire e dipingere. Nell'agosto 1994 le
sue condizioni peggiorano a causa di una broncopolmonite accompagnata
da un forte attacco di ansia cardiaca. Muore all'ospedale San Giovanni Battista "Molinette" di Torino. Le sue ceneri riposano nella tomba di famiglia a San Secondo di Pinerolo, suo paese d'origine.
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