domenica 5 maggio 2019

"una morte lenta"


"una morte lenta", tradotta in italiano col titolo Lentamente muore) è stato per lungo tempo erroneamente attribuito dai più (principalmente sul web) a Pablo Neruda

Lentamente muore chi diventa
schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.


Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i" piuttosto
che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.


Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza,
per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.


Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge, chi non ascolta la musica,
chi non trova grazia in se stesso.


Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare,
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante.


Lentamente muore chi abbandona
un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli
argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono
qualcosa che conosce.


Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.

Soltanto l'ardente pazienza porterà
al raggiungimento di una splendida felicità.


Martha Medeiros

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