Che
dire di me che tutti non sanno già, che dire se non che amo il mondo
intero e vorrei che fosse migliore, che noi fossimo migliori. Mi sento
paladina dei più deboli, di quelle persone che fanno solo da
tappezzeria, perché sono stata una di loro (forse lo sono tutt'ora).
Vorrei consolare tutti, dare coraggio, dire fatevi valere, siete
speciali, io capisco la vostra sofferenza, non tenetela dentro come ho
fatto io, ingigantisce. Per questa mia sensibilità sono arrivata a
capire ogni specie di sofferenza. OHHHHH! Lucia come sei
esagerata!!!!!!Non lo sono purtroppo e non sono nemmeno immodesta
perché aver sofferto non è un vanto. Ho sofferto sin da quando ho avuto
la cognizione della sofferenza e forse anche prima si percepisce il
dolore. Non dobbiamo aver pietà dei diversi, ma dobbiamo farli sentire
importantissimi per noi, perché lo sono. Ci insegnano tante cose,
l'umiltà, per esempio, la spontaneità. Essere umili è una cosa molto
bella della vita, buoni e umili. E io so cos'è l'umiltà, so cos'è
sentirsi diversa, so cos'è voler dimostrare di essere come tutti. Ma so
cos'è la rinuncia a pretendere quello che ci dovrebbe essere dato come
viene dato a tutti. Noi diversi abbiamo il doppio del bisogno di
essere rassicurati, di sentirci importanti per qualcuno, sentirselo
dire con le parole e i fatti, non immaginarselo. Purtroppo la testa va
sempre lì, anche se la mandi da un'altra parte, c'è sempre un qualcosa
che la rimanda lì. Devo essere come tutti, anzi, più brava e più buona,
devo riuscire ad essere simpatica a tutti. Quel ragazzo mi piace...ma
non può guardare una come me, con tanta scelta che c'è e tutte
migliori. Questo dice la testa di un diverso. Non c'è psicologo e
nessuno al mondo che può smentirti, possono solo aiutarti a convivere
col tuo handicap. Ma la forza devi averla ricevuta fin da piccola, non
vedere che tutti soffrono per te. Che nessuno è felice! Anche se non ne
hai colpa tu sei la causa della loro infelicità. A volte pensi, ma se
ero morta? Forse una volta pianto il problema era risolto per tutti,
almeno per quelli che soffrivano per me, avrebbero sofferto una volta
per tutte poi il dolore si attenua, ce ne facciamo una ragione dicendo,
meglio così, non soffre più. Invece no! Ragazzi, non pensatelo, tutto
serve nella vita, anche le nostre sofferenze servono agli altri,
abbiamo la facoltà di far gioire i nostri cari con cose da niente,
mentre per gli altri è facile dimostrare che sono, bravi e belli, o
intelligentissimi, i nostri traguardi sono più in salita ma dobbiamo
far vedere che ce la facciamo e le conquiste facili non sanno di niente,
sono scontate.... e allora "gli altri" vogliono di più, ancora di più,
mentre noi ci accontentiamo dei nostri piccoli passi. Sono diventata
grande e mi sono sposata , finito l'incubo per i miei genitori, avevano
una figlia come tutte. Ma Lucia cosa aveva nel cuore?????? Chi se lo
chiedeva? Nessuno! Tutti pensavano alla felicità che dimostravo di avere
e forse una parvenza c'era. Ma essendo bisognosa d'affetto mi sarei
innamorata di chiunque mi avesse dimostrato un minimo di interesse. Ti
hanno chiesto a te se quel ragazzo ti piaceva veramente, se ne eri
innamorata? A me non l'ha chiesto nessuno, era scontato forse? Forse
Lucia si aspettava che la facessero riflettere, che la consigliassero di
non affogarsi.......Tranquilla ne troverai altri, invece silenzio
assoluto, solo paure sul sesso. succede questo, succede quello. Allora
cosa c'è nella vita per me? Niente? E sono andata avanti. Mi sono
sposata, facendo l'errore più grosso che si possa fare, tornare in
famiglia. Non è la tua vita , è la vita di sempre, solo che non vai più a
letto da sola ma con una persona che pretende qualcosa perché gli è
dovuto. E devi fare buon viso di fronte alla famiglia devi far vedere
che tutto va bene, non puoi dire che non è questo che sognavi. Allora
vuoi la luna???? Mi doveva capitare anche di non avere subito bambini
come volevo, sette anni sono passati. Dottori, dottoresse, analisi,
tutto sempre tutto bene. Ma la felicità è arrivata finalmente. Un
gioiello di kg 3,800 bruttissimo tutto pieghe, ma è diventato pochi
giorni dopo il bambino più bello del mondo. La gioia della famiglia.
Sono passati con alti e bassi altri 5 anni, ed è nata una perla rara. Ma
che voglio di più dalla vita......un Lucano????? Non voglio niente mi
porterò alla tomba i graffi che ho nel cuore e ringrazio Dio di avermi
fatto nascere come ha creduto che fosse giusto. I miei genitori non ci
sono più, se ne sono andati in pace dopo molte sofferenze. Mio marito è
diventato il mio migliore amico, e anche un po' mio figlio. I miei
figli sono tutt'ora speciali e per adesso ho 4 nipotini meravigliosi
che se non c'eravamo io o mio marito, forse nascevano ma in un'altro
modo. Tutto questo per dire che adesso sono quasi felice, mi spiace
solo che non so stare zitta e non accetto le ingiustizie su gli altri e
ci soffro. Però ringrazio Dio di avermi fatto soffrire perché la
sofferenza mi ha forgiata e non vorrei essere in un'altro modo. Chi mi
conosce mi vuole subito bene, si affeziona a me, mentre vedo tanta
cattiveria e dispetti, intorno a me c'è solo amicizia, affetto e
rispetto. Quanto ho scritto! E quanto scriverei se non avessi altro da
fare. Se rinascessi vorrei nascere Topo di biblioteca perché mi perdo
nei libri e il sapere non mi basta mai. Il giorno che morirò ho detto
ai miei figli che facciano una festa perché finalmente sono in pace col
mondo e con me stessa. Lucia.
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