domenica 26 maggio 2019

Non sentitevi mai diversi..............


Che dire di me che tutti non sanno già, che dire se non che amo il mondo intero e vorrei che fosse migliore, che noi fossimo migliori. Mi sento paladina dei più deboli, di quelle persone che fanno solo da tappezzeria, perché sono stata una di loro (forse lo sono tutt'ora). Vorrei consolare tutti, dare coraggio, dire fatevi valere, siete speciali, io capisco la vostra sofferenza, non tenetela dentro come ho fatto io, ingigantisce. Per questa mia sensibilità sono arrivata a capire ogni specie di sofferenza. OHHHHH! Lucia come sei esagerata!!!!!!Non lo sono purtroppo e non sono nemmeno immodesta perché aver sofferto non è un vanto. Ho sofferto sin da quando ho avuto la cognizione della sofferenza e forse anche prima si percepisce il dolore. Non dobbiamo aver pietà dei diversi, ma dobbiamo farli sentire importantissimi per noi, perché lo sono. Ci insegnano tante cose, l'umiltà, per esempio, la spontaneità. Essere umili è una cosa molto bella della vita, buoni e umili. E io so cos'è l'umiltà, so cos'è sentirsi diversa, so cos'è voler dimostrare di essere come tutti. Ma so cos'è la rinuncia a pretendere quello che ci dovrebbe essere dato come viene dato a tutti. Noi diversi abbiamo il doppio del bisogno di essere rassicurati, di sentirci importanti per qualcuno, sentirselo dire con le parole e i fatti, non immaginarselo. Purtroppo la testa va sempre lì, anche se la mandi da un'altra parte, c'è sempre un qualcosa che la rimanda lì. Devo essere come tutti, anzi, più brava e più buona, devo riuscire ad essere simpatica a tutti. Quel ragazzo mi piace...ma non può guardare una come me, con tanta scelta che c'è e tutte migliori. Questo dice la testa di un diverso. Non c'è psicologo e nessuno al mondo che può smentirti, possono solo aiutarti a convivere col tuo handicap. Ma la forza devi averla ricevuta fin da piccola, non vedere che tutti soffrono per te. Che nessuno è felice! Anche se non ne hai colpa tu sei la causa della loro infelicità. A volte pensi, ma se ero morta? Forse una volta pianto il problema era risolto per tutti, almeno per quelli che soffrivano per me, avrebbero sofferto una volta per tutte poi il dolore si attenua, ce ne facciamo una ragione dicendo, meglio così, non soffre più. Invece no! Ragazzi, non pensatelo, tutto serve nella vita, anche le nostre sofferenze servono agli altri, abbiamo la facoltà di far gioire i nostri cari con cose da niente, mentre per gli altri è facile dimostrare che sono, bravi e belli, o intelligentissimi, i nostri traguardi sono più in salita ma dobbiamo far vedere che ce la facciamo e le conquiste facili non sanno di niente, sono scontate.... e allora "gli altri" vogliono di più, ancora di più, mentre noi ci accontentiamo dei nostri piccoli passi. Sono diventata grande e mi sono sposata , finito l'incubo per i miei genitori, avevano una figlia come tutte. Ma Lucia cosa aveva nel cuore?????? Chi se lo chiedeva? Nessuno! Tutti pensavano alla felicità che dimostravo di avere e forse una parvenza c'era. Ma essendo bisognosa d'affetto mi sarei innamorata di chiunque mi avesse dimostrato un minimo di interesse. Ti hanno chiesto a te se quel ragazzo ti piaceva veramente, se ne eri innamorata? A me non l'ha chiesto nessuno, era scontato forse? Forse Lucia si aspettava che la facessero riflettere, che la consigliassero di non affogarsi.......Tranquilla ne troverai altri, invece silenzio assoluto, solo paure sul sesso. succede questo, succede quello. Allora cosa c'è nella vita per me? Niente? E sono andata avanti. Mi sono sposata, facendo l'errore più grosso che si possa fare, tornare in famiglia. Non è la tua vita , è la vita di sempre, solo che non vai più a letto da sola ma con una persona che pretende qualcosa perché gli è dovuto. E devi fare buon viso di fronte alla famiglia devi far vedere che tutto va bene, non puoi dire che non è questo che sognavi. Allora vuoi la luna???? Mi doveva capitare anche di non avere subito bambini come volevo, sette anni sono passati. Dottori, dottoresse, analisi, tutto sempre tutto bene. Ma la felicità è arrivata finalmente. Un gioiello di kg 3,800 bruttissimo tutto pieghe, ma è diventato pochi giorni dopo il bambino più bello del mondo. La gioia della famiglia. Sono passati con alti e bassi altri 5 anni, ed è nata una perla rara. Ma che voglio di più dalla vita......un Lucano????? Non voglio niente mi porterò alla tomba i graffi che ho nel cuore e ringrazio Dio di avermi fatto nascere come ha creduto che fosse giusto. I miei genitori non ci sono più, se ne sono andati in pace dopo molte sofferenze. Mio marito è diventato il mio migliore amico, e anche un po' mio figlio. I miei figli sono tutt'ora speciali e per adesso ho 4 nipotini meravigliosi che se non c'eravamo io o mio marito, forse nascevano ma in un'altro modo. Tutto questo per dire che adesso sono quasi felice, mi spiace solo che non so stare zitta e non accetto le ingiustizie su gli altri e ci soffro. Però ringrazio Dio di avermi fatto soffrire perché la sofferenza mi ha forgiata e non vorrei essere in un'altro modo. Chi mi conosce mi vuole subito bene, si affeziona a me, mentre vedo tanta cattiveria e dispetti, intorno a me c'è solo amicizia, affetto e rispetto. Quanto ho scritto! E quanto scriverei se non avessi altro da fare. Se rinascessi vorrei nascere Topo di biblioteca perché mi perdo nei libri e il sapere non mi basta mai. Il giorno che morirò ho detto ai miei figli che facciano una festa perché finalmente sono in pace col mondo e con me stessa. Lucia.

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