Santo Francesco, un triste parmi udire
fischiar di serpi sotto gli arboscelli.
«Io non odo che il placido stormire
della pineta e l'inno degli uccelli».
Santo Francesco, vien per la silvestre
via, dallo stagno, un alito che pute.
«Io sento odor di timo e di ginestre;
io bevo aria di gioia e di salute».
Santo Francesco, qui si affonda, e ormai
vien la sera e siam lunge da le celle.
«Leva gli occhi dal fango, uomo, e vedrai
fiorire nei celesti orti le stelle».
Aganor Pompilj Vittoria
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