giovedì 30 maggio 2019

Una barchetta in riva al mare.


C'era una volta una barchetta aveva sempre vissuto abbandonata a se stessa in riva al mare. Nessuno la curava, ma tutti la usavano per i loro bisogni e per anni e anni aveva resistito a tutte le ondate, cercando di mantenere al meglio il suo legno, non rifiutando mai di far salire chi aveva bisogno, anche se dopo si sentiva maltrattata. Era rassegnata al suo destino....il suo cuore non era legnoso e conteneva un sogno. Un giorno qualcuno si sarebbe avvicinato e l'avrebbe un po' aggiustata per darle coraggio. Aveva un trascorso di navigazione con anziani, poi finalmente ci salivano due bellissimi bambini,  il suo cuore era al top, si sentiva orgogliosa di poterli tresportare sani e salvi a riva ogni giorno della loro vita. Si sa il tempo passa in fretta e i bimbi oramai adulti, avevano trovato (come deve essere) altre barche perchè quella  barchetta gli era diventata stretta. Lei era felice ugualmente vedendoli salire su  barche nuove e fare piccoli viaggi e girare il mondo. Inesorabilmente scorre il tempo, sulla barchetta mezza distrutta ora ci salgono quattro  bellissimi cuccioli d'uomo, vispi e belli. Lei ne è ultrafelice, i suoi legni non sono molto robusti per quei "diavoletti" ma è felice lostesso anche se ogni viaggio le pesa un po' di più. Un giorno alla barchetta si avvicinò un pescatore. La guardò e benchè gli sembrasse un po' malconcia la giudicò ancora navigabile. Prese a dipingerla con colori tenui, e la barchetta che oramai aveva perduto ogni speranza si sentì felicissima. Non chiedeva niente al pescatore che ogni tanto veniva a trovarla dando una mano quà e là di vernice calda e colorata. Gli era grata e gli si era affezionata tantissimo....oramai viveva nell'attesa per poter  navigare in acque calme e tranquille. Un giorno mentre finiva di dipingerla diede anche un nome alla barca, la chiamò... "AMORE". Lei incredula si rimirava felice. Tutto andò liscio, chiedeva solo di fare dei giretti, sapeva di non essere l'unica barca della sua vita e dal canto suo anche Amore era servita tanti anni ad una famiglia che non avrebbe mai e poi mai fatto un torto, anche se avessero continuato a trattarla male, oramai era normale per lei l'affetto e la dedizione verso di loro. Arrivarono le vacanze, la lontananza, come è giusto la barchetta fu un po' abbandonata, il pescatore aveva altro da pensare e le visite si erano diradate. Amorei ci rimase, molto male, perchè dal canto suo, anche lei aveva il suo da fare, faceva scorribande con i suoi cuccioli che le massacravano i legni o la riempivano di sabbia, ma la sua mente e il suo cuore appena potevano, ripensavano sempre ai bei gesti e alle belle uscite in mare che aveva fatto con quell'uomo, anzi le mancavano tanto quelle uscite piene di parole e sogni. Passò del tempo e mettendo da parte l'ogoglio, riprese a navigare e sognare con lui. Ogni tanto veniva ferita con delle parole. Lei sapeva che aveva una barca più bella e sicura, e mai si sarebbe proposta di diventare lei la più importante. Era  Amato,aspettato, bramato, adorato, ma cera un'altro nucleo di persone da servire e non pensava nemmeno per un'attimo di abbandonare o trascurare nessuno, quell'uomo serviva solo a darle forza e coraggio in se stessa per andare avanti e non voleva niente di più. Il mare era stato burrascoso più di una volta e la barchetta aveva ogni volta detto a se stessa di non pensarci più di non illudersi più di fare da sola di andare avanti facendosi coraggio da sola. Ma ogni volta alle richieste del pescatore, non sapeva dire di no e la storia andava avanti. Un giorno la Barca che era stata male veramente, si era confidata co l'uomo, pensando di poter essere consolata un po', anche se le cose si sarebbero risolte, sono state ben gravi e al suo posto si sarebbe preoccupata moltissimo e avrebbe usato ogni mezzo per sapere come andavano le cose. Invece lei vedeva quell'uomo pensare a nuove  barche e non avvicinarsi  a lei per infonderle coraggio anche solo con una buona parola. Era logico non poteva perdere 5 minuti con la barchetta, tanto la conosceva e prima o poi sarebbe tornato il sereno tra loro, meglio costudire le nuove barche. Quella barchetta avrebbe sopportato tutto, ma non l'indifferenza. Chiedeva solo di non essere messa a confronto con la sua bella barca, perchè anche lei voleva bene all'atra barca, si era affezionata e le era grata perchè quando non era con lei si prendeva cura dell'uomo nel migliore dei modi e per questo non avrebbe mai fatto niente contro la bella e tranquilla barca. Ma l'indifferenza no! non poteva  sopportarla!!! Allora perchè aveva scritto Amore su di lei e non Bisogno? No  la barchetta a questo non ci sarebbe stata, vecchia, malmessa, ma con un cuore di legno lucido e trasparente. Non poteva prendere a bordo un uomo che si era dimostrato in un modo e poi l'aveva trattata come da tanti anni aveva fatto e faceva l'uomo che ne è il vero "padrone". Un padrone è già troppo ...e la barchetta ha decisedi navigare  da sola scorrazzando i suoi cuccioli che piano piano cresceranno e la lasceranno riposare sempre di più. E se il legno reggerà ancora li vedrà crescere belli e sani e tutto questo deve bastarle.
 
Buona vita Amore...senza di me. 
 Lucia

Inviato: 22/06/2017 12:41

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