lunedì 27 maggio 2019

La donna inventa l'agricoltura



Sulle terrazze dell'Altopiano iranico dove sono attestate le più antiche tracce di attività agricola a partire dal 10.000 a.C la donna divenne la pioneria dell'agricoltura. Fra il ruolo dell'uomo e quello dellla donna si creò uno squilibrio che potrebbe essere all'origine di certe società primitive a predominio femminile dette matriarcali. In esse pare che la donna potesse avere più mariti contemporaneamente  e che fosse lei a guidare la vita della tribù. Anche la successione avveniva per linea femminile in quanto si riteneva che la donna trasmettesse nel modo più diretto il sangue alla tribù.L’affermazione dell’agricoltura e diede impulso ad altre attività, quali la lavorazione della ceramica. Infatti, per contenere, conservare e cuocere il cibo ricavato dalla coltivazione della terra e dall’allevamento, era indispensabile avere dei recipienti adatti. Peraltro, l’agricoltura non fu solamente una tecnica di sfruttamento della natura. La nascita dell’agricoltura portò con sé, si può dire, la nascita della storia: la città, lo stato, ogni forma della vita sociale.  Il primo lavoro al mondo, bensì il mestiere di agricoltore, scoperto dalle donne del Neolitico.Le donne, portatrici di vita come del resto la terra; inoltre la loro conoscenza della natura e dell'agricoltura era cresciuta a tal punto da farle considerare delle maghe che esercitavano servendosi di filtri ottenuti dalle erbe.  

Nessun commento:

Posta un commento

Carlo Lajolo

(Vinchio, 29 novembre 1922 – Imperia, 3 febbraio 2009) è stato uno scrittore e partigiano italiano, deportato e sopravvissuto a Mauthausen...