Sulle
terrazze dell'Altopiano iranico dove sono attestate le più antiche
tracce di attività agricola a partire dal 10.000 a.C la donna divenne la
pioneria dell'agricoltura. Fra il ruolo dell'uomo e quello dellla donna
si creò uno squilibrio che potrebbe essere all'origine di certe società
primitive a predominio femminile dette matriarcali. In esse pare che la
donna potesse avere più mariti contemporaneamente e che fosse lei a
guidare la vita della tribù. Anche la successione avveniva per linea
femminile in quanto si riteneva che la donna trasmettesse nel modo più
diretto il sangue alla tribù.L’affermazione dell’agricoltura e diede
impulso ad altre attività, quali la lavorazione della ceramica. Infatti,
per contenere, conservare e cuocere il cibo ricavato dalla coltivazione
della terra e dall’allevamento, era indispensabile avere dei recipienti
adatti. Peraltro, l’agricoltura non fu solamente una tecnica di
sfruttamento della natura. La nascita dell’agricoltura portò con sé, si
può dire, la nascita della storia: la città, lo stato, ogni forma della
vita sociale. Il primo lavoro al mondo, bensì il mestiere di
agricoltore, scoperto dalle donne del Neolitico.Le donne, portatrici di
vita come del resto la terra; inoltre la loro conoscenza della natura e
dell'agricoltura era cresciuta a tal punto da farle considerare delle
maghe che esercitavano servendosi di filtri ottenuti dalle erbe.
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