(S. Prospero Parmense, 18 /11/ 1911 – Roma, 14/ 06/ 2000)
è stato un poeta italiano, padre dei registi
Bernardo Bertolucci e Giuseppe Bertolucci.
Nato
a pochi chilometri a est di Parma, in una famiglia della media
borghesia agraria, Bertolucci trascorre l'infanzia prima nel podere di
Antognano, a sud ovest della città, poi dal 1921 in quello di
Baccanelli, sempre nella immediata periferia di Parma. La famiglia del
padre Bernardo proviene dall'Appennino parmense, quella della madre,
Maria Rossetti, ha origini piacentine. Attilio è il quintogenito ma tra i
fratelli l'unico sopravvissuto è Ugo. Frequenta
le scuole elementari cominciando a scrivere poesie già a sette anni.
Frequenta la classe ginnasiale presso il Convitto Nazionale "Maria
Luigia" di Parma, dove si appassiona alla musica di Verdi e stringe
amicizia con Cesare Zavattini e Pietro Bianchi, i quali lo
coinvolgeranno nel loro amore per il cinema. Compiuti gli studi
superiori, si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di
Parma sostenendo però solo due esami. Nel
1935 si trasferisce a Bologna passando alla Facoltà di Lettere. Si
laurea nel 1938 e nello stesso anno si sposa con una compagna di liceo,
Ninetta Giovanardi, con la quale l'amore era sbocciato qualche anno
prima durante le vacanze a Forte dei Marmi, la spiaggia più elegante del
momento. Comincia
ad insegnare italiano e storia dell'arte presso il Convitto Nazionale
"Maria Luigia", ma nel frattempo ha già pubblicato due raccolte di
poesie: "Sirio" (1929) e "Fuochi in novembre" (1934). In quegli anni
Parma è città intellettualmente vivace: nei suoi caffè Attilio incontra
letterati e uomini di cultura. Intanto collabora a varie riviste e
dirige la collezione di poeti stranieri "La Fenice". Bertolucci va ad
abitare in città con la moglie, alternandovi soggiorni nel podere di
Baccanelli e continuando la sua attività di poeta. Dopo
l'armistizio dell'8 settembre 1943 la famiglia Bertolucci, che è stata
arricchita dalla nascita del primogenito Bernardo, trova rifugio a
Casarola, salvandosi da un rastrellamento tedesco nell'estate dell'anno
successivo.Nel
1945 riprende intensa la collaborazione con la Gazzetta di Parma,
iniziata fin dal 1928, per la quale si occupa soprattutto di cinema ed
arte. Nel 1947 nasce il secondogenito Giuseppe. Il 1951 è un anno
significativo: si trasferisce a Roma, seguito a distanza di qualche mese
dalla moglie e pubblica la terza raccolta di liriche, "La capanna
indiana", entra in contatto con il mondo del cinema della radio e della
nascente televisione, collaborando a programmi Rai e sceneggiature
televisive. Ma prosegue anche la sua attività di giornalista per le
riviste "Paragone", "Nuovi Argomenti", "La Fiera Letteraria", "L'Approdo
letterario" e, fino al 1954, il mestiere di insegnante di storia
dell'arte a Roma. Nel 1957 Bertolucci contribuisce alla rinascita, a
Parma, della rivista di lettere e arti "Palatina" di importanza
nazionale, ma con un comitato di redazione composto unicamente da
intellettuali parmigiani. Tre anni prima, nel 1954 fu chiamato dal primo
presidente dell'Eni, Enrico Mattei a dirigere la rivista aziendale "Il
gatto selvatico" (1955-1964) alla quale chiamò a collaborare, accanto a
grandi firme del giornalismo, anche poeti e scrittori. Bertolucci ne
mantiene la direzione fino al 1965. Anche a causa di problemi di salute,
la residenza nella Capitale si alterna con i soggiorni estivi a Parma,
soprattutto a Casarola, e le vacanze nella casa di Tellaro, in Liguria.
Nel 1971 esce la raccolta "Viaggio d'inverno", nel 1984 il primo libro
del poema narrativo "La camera da letto", a cui si è dedicato fin dal
1955, e nel 1988 il secondo. Nel 1990 Bertolucci unisce in un solo
volume, "Le poesie", tutti i testi delle raccolte precedenti e l'anno
successivo una scelta di saggi critici, "Aritmie". Nel 1993 compone una nuova raccolta, "Alle sorgenti del Cinghio", e nel 1997 l'ultima, "La lucertola di Casarola". Attilio
Bertolucci muore nella sua casa di via Carini a Roma assistito dalla
moglie e dai due figli. È sepolto a Parma, nella Cappella di famiglia
del cimitero cittadino della Villetta.
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