domenica 24 novembre 2019

Il conteToulouse-Lautrec



Henri-Marie-Raymond de Toulouse-Lautrec-Montfa
(Albi, 24 novembre 1864
Saint-André-du-Bois, 9 settembre 1901)

è stato un pittore francese, tra le figure più significative dell'arte del tardo Ottocento.
Proviene da una famiglia nobile: il padre è il conte Alphonse de Toulouse-Lautrec e la madre è Adèle de Toulouse-Lautrec. La sua famiglia possiede numerose proprietà nell'area della Gironde e nel Midi, in Francia. A Parigi i Toulouse-Lautrec hanno vari possedimenti e appartamenti. All'età di quattro anni Henri vive il divorzio dei genitori. In giovinezza soffre di varie malattie genetiche dovute al matrimonio consanguineo tra i genitori. In quegli anni anche uno dei suoi fratelli muore dopo un anno dalla nascita. Trasferitosi a Parigi con la madre, frequenta il Lycée Fontanes dove riporta un ottimo risultato scolastico e si caratterizza per la sua vivacità. Presto è costretto a ritirarsi da scuola, poiché inizia a manifestarsi la malattia che lo affliggerà per il resto della sua vita: il nanismo. Nel 1878 un tragico evento lo segna profondamente: inciampa sul parquet della sua casa rompendosi il femore sinistro. L'anno dopo, mentre si trova a Barèges, cade in un fossato, riportando la rottura dell'altra gamba. Toulouse-Lautrec ha anche un'altra malattia, la picnodisostosi, che non gli permette di guarire dalle fratture che ha riportato in quei determinati frangenti. I suoi arti inferiori smettono così di crescere e la sua altezza in età adulta è di un metro e cinquantadue centimetri. In questa circostanza, durante i suoi lunghi periodi di convalescenza, trova conforto nella pittura che diventa la sua grande passione; inizia anche a seguire delle lezioni di pittura che gli vengono impartite da René Princeteau, un pittore sordomuto che lo inizia alla carriera artistica. Nel 1881 continua a eseguire vari disegni in un taccuino che chiama "Cahier Zig Zags". I soggetti delle opere che realizza in questo periodo sono la sua famiglia, il mare, le battute di caccia, i cavalli. Nello stesso anno ottiene il diploma di maturità, decidendo di dedicarsi esclusivamente all'arte. L'anno successivo inizia a frequentare lo studio d'arte del celebre maestro francese Léon Bonnat. Dopo tre mesi Bonnat intraprende la carriera di docente presso l'École des Beaux-Arts, decidendo quindi di chiudere il suo studio d'arte. Toulose-Lautrec quindi inizia a frequentare l'atelier di Fernand Cormon sito nel quartiere parigino di Montmartre. Qui ha modo di conoscere vari artisti dell'epoca, tra cui si ricordano: Vincent Van Gogh, Louis Anquetin, Emile Bernard. Nel 1883 espone l'opera "Un petit accident" a Pau presso la Société des Amis des Arts, firmandola con lo pseudonimo di Mofà. L'anno seguente apre con Albert Grenier uno studio, lavorando spesso all'aperto e frequentando i locali e i cafés più celebri di Parigi (Le Moulin de La Galette, le Chat Noit, Le Mirliton). I dipinti che realizza in questo periodo ritraggono clienti ai tavoli, le ballerine, le cantanti dei locali e vengono da lui firmati con lo pseudonimo "Tréclau". Inoltre si avvicina sempre più al gruppo di artisti noti come Les Artistes Inchoérents, chiamati in questo modo perché rappresentano nelle loro tele dei temi trattati in modo umoristico e anticonformista. Con questo gruppo espone, nel 1886, il celebre dipinto "Les Batignolles trois ans et demie avant Jésus-Christ". Sempre nello stesso anno prende in affitto un nuovo studio, in cui continua in modo assiduo a dipingere. Nei suoi lavori inizia anche a trarre spunto dallo stile pittorico di Edgar Dégas e da quello degli amici Van Gogh e Bernard. Nel 1889 con il gruppo Les Artistes Inchoérents espone un nuovo lavoro, "Portrait d'une malhereuse famille atteinte de la petite grelure" e sempre nello stesso periodo espone due quadri ("Bal du Moulin de la Galette" e "Il Ritratto di Forcaud") presso le Salon des Indépendents. Queste due opere non ottengono però un giudizio positivo da parte della critica francese. Sul finire degli anni Ottanta dell'Ottocento inoltre espone con il gruppo di artisti "Les XX" le seguenti tele: "Au Cirque: dans les coulisses", "M.me Adéle de Toulouse-Lautrec", "François Gauzi" e "La contessa Adéle de Tolouse-Lautrec nel salone del Chateau de Malromé". L'artista in seguito inizia a interessarsi anche alla litografia venendo commissionato da Charles Ziedler, proprietario del Moulin Rouge, per la realizzazione di un manifesto pubblicitario che riscuoterà un buon successo. Dopo il successo riportato in seguito alla realizzazione del manifesto realizzato per il Moulin Rouge, nel biennio 1892-1893 realizza per altri locali francesi altri manifesti. Negli anni successivi viaggia molto toccando paesi quali Olanda, Spagna, Russia, Inghilterra e Belgio. Inoltre la sua produzione artistica è molto ricca; espone molte opere inoltre in vari luoghi come il Salon des Cent, il Royal Aquarium di Londra, Goupil-Boussod-Valadon. Numerose riviste francesi si rivolgono a Toulouse-Lautrec per la realizzazione di manifesti e litografie. Se dal punto di vista artistico ottiene grande successo, vive una difficile situazione a livello personale dettata dalla sua condizione fisica. In questi anni affoga i suoi dispiaceri nell'alcool e vive numerose crisi depressive.  Sul finire degli anni Novanta dell'Ottocento le sue condizioni di salute peggiorano, ripercuotendosi anche nella sua produzione artistica. Nel 1900 espone alcuni suoi manifesti a Bordeaux e a Budapest e partecipa all'Esposizione universale di Parigi.  Henri de Toulouse-Lautrec muore il 9 settembre 1901 a causa di un'emorragia celebrale.

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