mercoledì 20 novembre 2019

Nazin Hikmet


Nasce a Salonicco ( nella Grecia del nord che allora faceva parte dell'impero turco ) nel 1902 da una famiglia di alti funzionari dell’impero ottomano.
A 18 anni fugge dalla'Accademia della Marina per unirsi  all’esercito di liberazione  guidato da Kemal Ataturk (che e’ considerato il padre della Turchia moderna).  Scopre  il  suo  popolo  e gli dedica poesia e vita dopo il tradimento che Ataturk vittorioso ha  perpetrato  verso i  contadini e i Curdi. Avuta notizia, nonostante la severa censura, della rivoluzione russa, si reca  clandestinamente a  Mosca, dove in quegli anni lavorano, fra gli altri, poeti Majakowski e  Esenin,  il  pittore  Chagall, il regista  Eisenstein. Pubblica varii  scritti, esprimendosi sempre in turco, come fara’ per tutta la vita. Fra il 1924 e il 1929 soggiorna ora in  Unione Sovietica ora in Turchia, dove, tuttavia, deve  nascondersi  perche’  condannato in contumacia come  pericoloso  sovversivo. Scoperto nel 1929, fa sette mesi di carcere. Nuovi arresti nel 1931 (assolto) e nel  1932 ( amnistiato e in liberta’vigilata dal 1933). Accusato di aver istigato i militari alla  rivolta  per  il poemetto sulla guerra di Spagna “ Alle  porte di Madrid”, e’ condannato a  32 anni di carcere. Ne sconta 13; nel 1950 e’ rilasciato in liberta’ vigilata a seguito di una campagna internazionale a suo favore, promossa  dalla  madre e da alcuni amici che  riescono a portar fuori dal carcere e a far conoscere  in molti  Paesi esteri  le sue poesie. Sentendosi  minacciato,  Nazim Hikmet, si reca clandestinamente in  Unione Sovietica.  Il Governo turco gli toglie la cittadinanza, inasprisce il divieto di  circolazione  delle  sue  opere. Il poeta vivra’ a Mosca non risparmiando critiche al Governo sovietico che, dopo aver represso ogni sperimentazione artistica, e spinto al suicidio o alla fuga molti artisti amici di Nazim Hikmet negli anni venti, ha imposto il realismo  piu’ conformista. Tuttavia egli viene  rispettato ed e’ libero di recarsi all’estero piu’ volte. Un ennesimo infarto (ne aveva superati tre durante l’ultima detenzione) lo folgora, a  61 anni, mentre sta uscendo per una passeggiata a Mosca .

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