venerdì 29 novembre 2019

Giuseppe Colli




(Lu Monferrato, 29 novembre 1924Torino, 7 febbraio 2017)
è stato uno scrittore e poeta italiano.

Nel secondo dopoguerra fu uno dei più intraprendenti artefici della ricostruzione culturale torinese, partecipando alla fondazione di alcune associazioni, collaborando a vari giornali con articoli di argomento letterario, artistico, storico, e fondando (1952) il periodico letterario Il Solitario (a significare la solitudine creativa dello scrittore) che sotto la sua direzione si meritò la collaborazione e il plauso dei più importanti scrittori dell'epoca. Negli stessi anni esordì come poeta e scrittore con vari volumi di poesia e prosa. Contemporaneamente alla sua attività di scrittore diresse l'ufficio stampa della casa editrice S.E.I., della quale più tardi assunse l'incarico di redattore capo. Per tale editrice il Colli diresse alcune enciclopedie di cultura e un dizionario italiano e varie collane di narratori italiani per le scuole, Giuseppe Colli ha sinora pubblicato cinque raccolte di poesie e diciotto libri in prosa. La sua attività letteraria è ancor oggi impegnata a testimoniare la vitalità della sua vocazione di scrittore, che ha dato un importante contributo alla letteratura italiana, alla cultura e alla editoria regionale piemontese. Al Monferrato, sua indimenticata terra di origine, il Colli dedicò un libro storico-artistico e descrittivo che riscosse larghi consensi critici. Per tale volume, nel 1970, gli venne concesso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri un Premio della Cultura. Le sue opere di poesia comprendono: Il cielo dell'isola (edizioni Momenti, 1950); La voce muta (Ed. La cittadella, 1968); L'età breve (Ed. Rattero, 1950); Poesia a due voci (Società editrice internazionale, 1951); Ricerca d'approdo (Ed.Vallecchi, 1965). La sua nota Storia di Torino, nel 1981, gli meritò un secondo Premio della Cultura dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Nessun commento:

Posta un commento

Purtroppo🥹