(Lu Monferrato, 29 novembre 1924 – Torino, 7 febbraio 2017)
è stato uno scrittore e poeta italiano.
Nel
secondo dopoguerra fu uno dei più intraprendenti artefici della
ricostruzione culturale torinese, partecipando alla fondazione di
alcune associazioni, collaborando a vari giornali con articoli di
argomento letterario, artistico, storico, e fondando (1952) il periodico
letterario Il Solitario (a significare la solitudine creativa dello
scrittore) che sotto la sua direzione si meritò la collaborazione e il
plauso dei più importanti scrittori dell'epoca. Negli stessi anni esordì
come poeta e scrittore con vari volumi di poesia e prosa.
Contemporaneamente alla sua attività di scrittore diresse l'ufficio
stampa della casa editrice S.E.I.,
della quale più tardi assunse l'incarico di redattore capo. Per tale
editrice il Colli diresse alcune enciclopedie di cultura e un dizionario
italiano e varie collane di narratori italiani per le scuole, Giuseppe
Colli ha sinora pubblicato cinque raccolte di poesie e diciotto libri
in prosa. La sua attività letteraria è ancor oggi impegnata a
testimoniare la vitalità della sua vocazione di scrittore, che ha dato
un importante contributo alla letteratura italiana, alla cultura e alla
editoria regionale piemontese. Al Monferrato,
sua indimenticata terra di origine, il Colli dedicò un libro
storico-artistico e descrittivo che riscosse larghi consensi critici.
Per tale volume, nel 1970, gli venne concesso dalla Presidenza del
Consiglio dei Ministri un Premio della Cultura. Le sue opere di poesia
comprendono: Il cielo dell'isola (edizioni Momenti, 1950); La voce muta
(Ed. La cittadella, 1968); L'età breve (Ed. Rattero, 1950); Poesia a
due voci (Società editrice internazionale, 1951); Ricerca d'approdo
(Ed.Vallecchi, 1965). La sua nota Storia di Torino, nel 1981, gli meritò
un secondo Premio della Cultura dalla Presidenza del Consiglio dei
Ministri.
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