mercoledì 27 settembre 2017

Significato dei fiori Digitale


Nel linguaggio dei fiori e delle piante, per via della sua bellezza e delle sue proprietà estremamente salutari ma allo stesso tempo letali, la digitale simboleggia la sensualità proibita, ovvero, ciò che non deve esser fatto.
Oltre che come fiore ornamentale la digitale è nota e apprezzata per le sue proprietà erboristiche contiene infatti dei glucosidi che vengono adoperati sia in erboristeria che in farmacia per la cura dell’insufficienza cardiaca, è importante ricordare, però, che alte dosi o dosaggi non saputi utilizzare delle medesime sostanze risultano mortali. La digitale, digitalis, appartiene alla famiglia delle scrophulariaceae, è una pianta di origine europea ma nel corso dei secoli tramite ibridazione si è diffusa in America, Africa e Asia. Il suo nome, digitalis, è dovuto alla forma dei fiori che sono simili a dei ditali. La qualità più conosciuta è la digitalis purpurea che cresce spontanea nell’Europa centro-meridionale, è caratterizzata da fiori a campanula di colore rosso che fioriscono da giugno a settembre. Un’altra qualità molto nota in Europa è la digitalis lanata, caratterizzata da fiori di colore bianco con l’interno giallo. Per quanto riguarda l’Italia le qualità più diffuse sono la digitalis ferruginea e la digitalis micrantha, entrambe le specie crescono nell’Appennino centro meridionale e sono caratterizzate da fiori di piccole dimensioni di colore bianco.

Tutte le qualità di digitale sono biennali ciò vuol dire che non producono fiori durante il loro primo anno di vita ma che iniziano a fiorire solo l’anno successivo, durante il loro secondo anno di vita, al centro della pianta, nel mese di giugno, si sviluppa un lungo stelo coperto da fiori che potranno essere di diverso colore, a seconda la qualità della pianta. Essendoci molte qualità di digitale ibrida i fiori posso essere di colore bianco, rosa, viola, giallo e alcune con screziature al loro interno. Il periodo di fioritura dura circa un mese solitamente il mese di giugno, ma se lo stelo fioriero viene reciso esse ne produrranno un altro e rifioriranno durante il mese di settembre.

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